
Economia / Bergamo Città
Domenica 06 Aprile 2025
Il mercato delle biciclette torna in equilibrio dopo il tracollo 2023
LO SCENARIO. I picchi del post-lockdown avevano illuso, ma dal 2024 numeri riallineati al periodo pre Covid. Le ambizioni export di Santini che festeggia 60 anni.
Il mercato delle biciclette ritrova il suo equilibrio: secondo i dati Ancma, l’Associazione Ciclo Motociclo che fa capo a Confindustria, nel 2024 in Italia sono state vendute 1,3 milioni di biciclette, in linea (-0,7%) con quanto registrato nel 2023, quando invece il mercato aveva subito un vero e proprio tracollo (-23%) rispetto al 2022.
Il boom dopo il lockdown
Dopo il boom di acquisti registrato nel biennio successivo al lockdown, quando non si trovavano più bici da comprare, e l’inevitabile successiva caduta della domanda, «siamo tornati – spiega Anna Maria Mora, titolare del negozio di famiglia di Dalmine, attivo da più di quaranta anni – ad una situazione di normalità. Nei picchi registrati dopo il Covid non c’erano biciclette, non si trovavano pezzi di ricambio, non si sapeva quando la merce ci sarebbe stata consegnata e i magazzini erano vuoti: nel 2023 e nel 2024 siamo invece tornati a livelli consueti, e infatti non sono preoccupata per il calo delle vendite in quanto ci siamo riallineati ai numeri pre-pandemia potendo finalmente tornare a offrire quei servizi di assistenza e manutenzione che i ciclisti cercano oltre al prodotto nuovo».
E-bike 20% del mercato
Guardando alla composizione del mercato, l’80% delle biciclette vendute in Italia nel 2024 sono di tipo tradizionale, o «muscolari», di cui il 33% mountain bike, un altro 33% city bike o biciclette per il trekking, mentre il 14% bici da corsa. L’offerta si completa con la tipologia delle bici elettriche, che rappresentano l’altro 20% del venduto: più della metà sono mountain bike dotate di motore e batteria. Proprio le e-bike sono in leggera controtendenza rispetto al calo complessivo delle vendite: ne erano state vendute 273 mila nel 2023, lo scorso anno 274 mila. Alle bici elettriche guarda con attenzione la Ciocc di Curno, azienda specializzata nella produzione e assemblaggio (circa 800 all’anno) di due ruote di alta gamma : «Siamo gli unici al mondo – racconta Stefano Bonati, che guida la Ciocc insieme a Giulio Guidetti – a produrre un tandem gravel con doppia batteria e doppio motore elettrico, per il quale da sette anni collaboriamo con la Polini di Alzano Lombardo nello sviluppare un sistema destinato alla pedalata assistita. Come rivelano i dati Ancma, anche noi osserviamo che questo segmento di mercato, pur con numeri minori rispetto alla bici tradizionale, è in costante espansione tanto che parteciperemo con il team Toyota al “Giro-E 2025” il Giro d’Italia in bici elettrica tra il 13 maggio e l’1 giugno: rappresenta per noi una manifestazione durante la quale promuovere le nostre bici, il mezzo più ecologico e sostenibile per spostarsi».
Biciclette su misura
Tornando alle bici tradizionali, per contrastare i grandi marchi che dopo il Covid hanno saturato il mercato puntando anche su significativi ribassi di prezzo, la Ciocc punta sulla personalizzazione della bici, con telai costruiti su misura e componenti scelti pezzo per pezzo insieme al cliente: «Grazie al servizio “tailor-made” siamo molto apprezzati in Francia, Olanda, Belgio, Inghilterra e Svizzera».
I 60 anni di Santini
Punta sull’export, con una quota di mercato estero dell’85%, anche Santini Cycling, l’azienda di Bergamo leader mondiale nella produzione di abbigliamento da ciclismo che nel 2025 festeggerà con i suoi 150 dipendenti i primi 60 anni di attività: «Il Made in Italy che noi proponiamo – sottolinea l’a.d., Monica Santini – è di alta gamma e intercetta il gusto che nel settore bici si è affermato da diversi anni: i ciclisti non cercano più soltanto la qualità tecnica dei filati, vogliono maglie che siano anche belle e di stile. Resta fondamentale innovare continuamente i nostri prodotti, anche per affrontare un mercato che si è fatto più lento rispetto all’ingordigia degli anni post Covid. Nonostante questo, già lo scorso anno noi, in controtendenza rispetto alla parte “meccanica” del mercato bici, avevamo chiuso con una crescita del fatturato del 7% arrivando a 26 milioni di euro».
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