Economia / Bergamo Città
Giovedì 14 Luglio 2022
Il Kilometro Rosso si amplia: tre edifici per il nuovo «Technology center»
Innovazione In costruzione il «Technology center», 13 mila metri quadri di laboratori destinati a ospitare macchinari di grandi dimensioni per la ricerca di base per l’industria. Previsto uno spazio per il co-working dedicato alle start up.
Il Kilometro Rosso fa un ulteriore passo avanti. Dimensionale ma non solo. Avviato, infatti, il cantiere per la costruzione del nuovo «Technology center», complesso composto da 3 edifici per un totale di 13 mila mq di superfice, destinato ad ospitare le attività di ricerca industriale che richiedono ampi spazi e dotazioni tecnologiche d’avanguardia. Tra gli obiettivi, intercettare le richieste delle aziende bergamasche e nel contempo riuscire a insediare al Km Rosso realtà internazionali per rafforzare l’offerta di scambio di tecnologie avanzate. L’attività del nuovo centro ricerca andrà ad integrarsi con tutte le attività impegnate sul fronte dell’innovazione tecnologica già presenti nel campus: Joiint Lab, Intellimech, i due laboratori Enea a cui si affiancano quelli dell’Università di Bergamo. Termine dei lavori, entro l’estate 2023.
«Uno spazio dedicato alla ricerca di base legata al manifatturiero del territorio, è il tassello che ancora ci mancava»
Il Tech center sorgerà alle spalle dell’Istituto Mario Negri, nella parte del campus che sorge nel territorio di Stezzano, previsto un accesso dedicato per permettere anche l’ingresso dei mezzi pesanti. Valore dell’operazione? «Importante» si limita a dire il direttore sviluppo del Kilometro Rosso, Roberto Marelli, rinviando al rientro della pausa estiva il lancio in grande stile dell’operazione fortemente voluta da Alberto Bombassei, patron di Brembo e presidente del Kilometro Rosso. «Uno spazio dedicato alla ricerca di base legata al manifatturiero del territorio, è il tassello che ancora ci mancava» spiega Marelli. «Il Tech center è infatti destinato a quelle attività che utilizzano macchinari di grandi dimensioni, che richiedono movimentazione e stoccaggio di materiali speciali,l’utilizzo di gas e fluidi tecnologici, aria compressa o forni ad alta temperatura». Prevista anche attività produttiva? «No gli spazi sono pensati per ospitare solo prototipazione, ricerca e sviluppo» precisa il direttore.
Pavimenti rinforzati e grandi altezze
I due edifici industriali principali, di oltre 4 mila mq ciascuno in linea con la filosofia architettonica del campus, avranno, oltre a pavimenti rinforzati, altezze interne importanti ( 9 metri) così da poter ospitare, ad esempio, maxi bracci robotici o stampanti 3d industriali. «Proprio per queste caratteristiche - sottolinea Marelli - il Tech center rappresenta un unicum a livello mondiale per degli edifici ”multi tenant”, che ospitano cioè differenti attività aziendali». Tra le due strutture principali verrà realizzato anche un terzo edificio, di 1.500 mq, per promuovere ed animare un «co-working industriale» per start-up e nuovi progetti che richiedono spazi più contenuti.
«Si tratta di un intervento programmato da tempo, rinviato giocoforza a causa del Covid, che però in questi ultimi due anni ha ripreso vigore»
Per il Kilometro Rosso, si tratta di un ampliamento significativo della parte edificata, che attualmente occupa circa 96 mila metri quadri. «Si tratta di un intervento programmato da tempo, rinviato giocoforza a causa del Covid, che però in questi ultimi due anni ha ripreso vigore» spiega il direttore. «Da tempo avevamo intercettato richieste specifiche, non solo di realtà del territorio, di spazi adeguati per approfondire le attività ricerca e sviluppo di tipo industriale, dopo due anni di pandemia la voglia delle aziende di incontrarsi, di scambiare esperienze e di lavorare insieme si è amplificata».
Nuovi ingressi
Tra gli ultimi ingressi al Km Rosso, la Mazzoleni di Cologno al Serio, specializzata nella produzione di mangimi per animali e fertilizzanti per l’agricoltura, che ha trasferito al campus gli uffici corporate. «Un’azienda molto diversa da quelle che si erano insediate finora nel campus, ma oggi anche il mondo dell’agricoltura è coinvolto un grandi processi di cambiamento e di innovazione». «Anche in questo caso - conclude Marelli - abbiamo aggiunto un tassello che mancava».
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