Il Kilometro Rosso formato maxi: «Pensiamo a un ulteriore sviluppo»

LA VISITA. Investimento da 18 milioni per il nuovo BiG Technology Center che ospita laboratori di prototipazione e spazi per le lavorazioni industriali. Bombassei: «A 15 anni dall’inaugurazione del campus successo che si consolida».

«Quindici anni fa quando abbiamo inaugurato il Kilometro Rosso, speravamo, naturalmente, in un successo. Oggi possiamo dire che il Kilometro Rosso è un successo che si sta progressivamente consolidando, e questo ci fa pensare a un ulteriore sviluppo».

Alberto Bombassei, fondatore di Brembo e presidente del Kilometro Rosso, già immagina il futuro del campus alle porte di Bergamo inaugurato il 28 settembre del 2009 dall’allora ministro dell’Università e della Ricerca Mariastella Gelmini, mentre ci accompagna nella visita del nuovo BiG Technology Center terminato da poco.

Investimento? «Circa 18 milioni - spiega Bombassei -. Un bell’investimento in molti sensi, ha rappresentato anche un segnale fiducia nel futuro perché fatto in uno dei momenti più difficili della storia recente». La data fissata per la firma dell’appalto, nel febbraio 2020, ha coinciso con l’inizio della pandemia che ha travolto Bergamo e il mondo. «In quel momento abbiamo fermato tutto in attesa di capire cosa sarebbe successo - ricorda il presidente -. Finita la prima fase, cogliendo la voglia di ripartenza, abbiamo dato il via ai lavori». Il BiG Tech è composto da tre edifici «industriali», 13.000 mq in totale, con uno stile architettonico coerente con quelli sorti negli anni all’interno del campus dove oggi operano 82 realtà piccole e grandi. Dalla Brembo alle startup, dalle società di servizi ai centri di ricerca come il «Mario Negri».

Gli spazi del nuovo «blocco»rispondono alle richieste di aziende che utilizzano macchinari di grandi dimensioni e che hanno necessità di movimentare materiali ingombranti. Anche il corpo centrale, più piccolo e dotato di grandi vetrate, è in linea con la mission: hall comune, sale riunioni, spogliatoi e un grande co-working industriale di oltre 1.100mq. «Da fine marzo le prime aziende hanno cominciato ad insediarsi e, ad oggi, oltre l’80% di BiG è già occupato, testimoniando il forte interesse da parte del nostro sistema imprenditoriale verso approcci operativi incentrati all’open innovation e al technology transfert» sottolinea Roberto Marelli, direttore dello sviluppo di Kilometro Rosso.

Accanto a nomi già di casa nel campus come Fae Technology, che dopo la quotazione di novembre 2022 necessitava di nuovi spazi per le sue attività di R&D, una new entry come il Gruppo Gaser di Caravaggio, realtà internazionale specializzata in soluzioni di coating che ha deciso di aprire nel campus un polo di ricerca e prototipazione dedicato ai trattamenti superficiali. Già al lavoro anche i giovani ricercatori di Prometheus, il progetto di Ground Control Holding, in collaborazione con il Politecnico di Milano e l’Università Bicocca. L’obiettivo: mettere a punto un piccolo reattore in grado di sviluppare energia verde (idrogeno) ad alta efficienza.

Un blocco di oltre 2mila mq sono invece occupati dalle produzioni di freni carboceramici di Bsccb, la joint venture tra Brembo e la tedesca Sgl Carbon. La società nel 2023 ha annunciato un piano d’investimenti da 150 milioni fino al 2027 per espandere di oltre il 70% le attività produttive. L’investimento prevede anche la realizzazione di due nuovi stabilimenti presso la sede di Sgl Carbon a Meitingen.

«La formula scelta, quella del parco scientifico “generalista” per favorire la contaminazione tra le aziende e il mondo della ricerca, si è rivelata vincente e ci ha permesso di essere sempre al passo».

Opera nell’ambito farmaceutico, invece, la BioPharmaSpecs: società inglese fondata dal professor Howard Morris dell’Imperial College di Londra, che offre servizi di caratterizzazione strutturale, fisico-chimica e biofisica di prodotti biofarmaceutici. BioPharmaSpecs conta già due sedi, in Inghilterra e Pennsylvania. «Nella ricerca di una sede “europea” - spiega Marelli - la selezione era focalizzata su un parco scientifico e, tra i molti che sono stati visitati a livello internazionale, hanno scelto il Kilometro Rosso».

Quindici anni fa, alla cerimonia d’inaugurazione del «Centro delle professioni e per l’innovazione», primi nucleo del campus, l’obiettivo dichiarato era quello di volerlo far diventare «uno stimolo al territorio a fare sistema e avere fiducia nella ricerca». Obiettivo raggiunto? «Il percorso non sempre è stato semplice - ammette Bombassei - ma la formula scelta, quella del parco scientifico “generalista” per favorire la contaminazione tra le aziende e il mondo della ricerca, si è rivelata vincente e ci ha permesso di essere sempre al passo. Pensiamo all’informatica, alla robotica. Chi immaginava quindici anni fa che avrebbero avuto un’applicazione su così larga scala nella nostra vita?. La nostra bravura , me lo lasci dire, è stata quella di avere immaginato come si sarebbe sviluppato il sistema industriale, portando di volta in volta dentro il Kilometro Rosso le competenze giuste» conclude Bombassei.

© RIPRODUZIONE RISERVATA