Economia / Bergamo Città
Domenica 03 Marzo 2024
Il caro mutui fa lievitare anche gli affitti, fino al 30% in più e poche case disponibili
LA TENDENZA. I rincari hanno rallentato le compravendite e aumentato la domanda di locazioni. Per un bilocale 700 euro al mese, 1.200 per un trilocale. E il turismo sottrae alloggi ai residenti.
Sono le due facce di una stessa medaglia, quella del caro-casa. Quando i mutui si sono fatti insostenibili e comprare casa è diventato più salato a causa dell’escalation dei tassi d’interesse, allora gli aspiranti acquirenti si sono spostati sull’affitto. E, giocoforza, anche gli affitti sono aumentati. È la vecchia legge della domanda e dell’offerta. Succede anche a Bergamo, ed è la tendenza immortalata praticamente da tutti gli operatori di mercato. Secondo Immobiliare.it, in città a febbraio 2024 il prezzo medio dell’affitto s’è attestato a 10,99 euro al metro quadro/mese (per un appartamento da 80 mq, in sostanza, la domanda è di circa 880 euro/mese), in crescita dell’8% rispetto a febbraio 2023; per l’Osservatorio di Tecnocasa, solo negli ultimi sei mesi la crescita è stata attorno al 4%.
In città a febbraio 2024 il prezzo medio dell’affitto s’è attestato a 10,99 euro al metro quadro/mese, in crescita dell’8% rispetto al mese di febbraio di un anno fa
Insomma: una certa forbice di valutazione c’è, ma tutti concordano sul rialzo. Vicino alle due cifre, con picchi superiori nelle aree più gettonate. «Ci sono varie concause – specifica Gianfederico Belotti, agente immobiliare e direttore del borsino Valore Casa&Terreni – che fanno sì che in certi casi gli affitti siano aumentati addirittura del 20% o del 30% nel giro di circa un anno, a seconda delle zone della città. La principale dinamica è legata all’aumento dei tassi d’interesse, arrivati a sfiorare il 5%, mentre parallelamente i valori degli immobili continuavano ad aumentare, soprattutto quelli nuovi, anche per via dell’incremento del costo delle materie prime. Tutto ciò ha portato molte persone a ragionare diversamente, privilegiando l’affitto in attesa che migliorasse la situazione per comprare casa». Il rallentamento delle compravendite è peraltro confermato anche dai dati dell’Agenzia delle Entrate diffusi proprio nei giorni scorsi e riferiti ai primi nove mesi del 2023, con un calo del 10% a Bergamo rispetto allo stesso periodo del 2022. La «febbre» dei tassi d’interesse sembra essersi ora attenuata, i prossimi mesi potrebbero nuovamente cambiare lo scenario. Intanto, «mediamente per un bilocale in buona posizione si chiedono 700 euro al mese, per un trilocale si può arrivare anche a 1.000-1.200 euro al mese, e per un quadrilocale con box anche a 1.500 euro al mese: le zone di pregio sono le consuete, le stesse delle compravendite – sono le stime di Belotti –. Un punto di fondo è che la disponibilità di appartamenti in affitto è ridotta, e anche questo contribuisce ad aumentare i costi».
La disponibilità di appartamenti in affitto in città è ridotta. Per un bilocale in buona posizione si chiedono 700 euro al mese, mentre per un trilocale si può arrivare anche a 1.000-1.200 euro al mese
Facile intuirne le cause: «Incide sicuramente la forte crescita del turismo, che ha orientato molti proprietari di casa, specie nelle zone più di pregio come Città Alta, Borgo Santa Caterina e San Leonardo, ad adibire gli appartamenti a case vacanze anziché affittarli per scopi residenziali – rileva Belotti –: il turismo è sicuramente un’opportunità molto redditizia, che porta a una certa vocazione imprenditoriale, ma dall’altro lato ha riflessi importanti dal punto di vista sociale. Anche uscendo dalla città, ormai poco cambia: in tutta la “grande Bergamo” la situazione è simile, c’è carenza di appartamenti in affitto e ci sono famiglie che impiegano anche un anno per trovare la casa giusta, perché è molto difficile trovarla». Anche la clientela è decisamente variegata: «Accanto alle famiglie – spiega Belotti –, si affianca sempre più una forte mobilità legata al lavoro, con arrivi da fuori provincia analogamente a quello che si osserva nella Bassa, mentre una componente ormai considerevole è legata agli studenti fuorisede che necessitano di trovare un appartamento vicino alle sedi dell’Università».
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