Il caldo anticipa la vendemmia per i bianchi: «Previsto calo del 10%»

Buona qualità. In tutta la provincia la raccolta sta iniziando a macchia di leopardo: partita ad Astino, nelle altre zone si attende.

Pronti via e con qualche giorno di anticipo è iniziata la vendemmia anche in terra bergamasca. Tra i filari si raccolgono i primi grappoli per le basi spumante e, se in termini quantitativi si stima un calo del 10% a causa della siccità, le prime uve risultano decisamente di buona qualità. L’estate torrida e il clima secco hanno messo al riparo le viti dalle malattie, di conseguenza gli acini sono più piccoli degli anni scorsi, ma veramente sani. La pioggia degli ultimi giorni ha dato un contributo fondamentale in vigna, prima della raccolta dei bianchi, ma soprattutto per le ultime settimane di maturazione dei rossi.

«Quest’anno è mancata l’acqua e la resa risulta inferiore, anche se la pioggia caduta e i millimetri previsti per settimana prossima sono manna dal cielo per i rossi»

«Ogni stagionalità porta con sé criticità ma anche elementi positivi – commenta Emanuele Medolago Albani, presidente del Consorzio di Tutela del Valcalepio -. Quest’anno è mancata l’acqua e la resa risulta inferiore, anche se la pioggia caduta e i millimetri previsti per settimana prossima sono manna dal cielo per i rossi. Sui bianchi la vendemmia è anticipata di circa una settimana – conclude Emanuele Medolago Albani –, l’acidità è buona, mentre per la quantità siamo in linea con il dato nazionale che riscontra un calo del 10%».

In tutta la provincia sta iniziando a macchia di leopardo la raccolta dei bianchi e le aziende intendono mettere al sicuro le uve in cantina a cavallo del Ferragosto. «Anche in Bergamasca siamo entrati nel vivo della vendemmia – fa presente Sergio Cantoni, direttore della Cantina Sociale Bergamasca -. Sono partite per prime con i bianchi le aziende che non potevano irrigare e hanno di conseguenza preferito raccogliere le uve, ma giorno dopo giorno tutte le realtà vitivinicole stanno iniziando. C’è da sottolineare che i vigneti vecchi non hanno patito caldo e siccità, pur determinando un calo della produzione, ma un distinguo va fatto anche in base alla posizione e al terreno. Per quanto riguarda i nostri rossi Merlot e Cabernet, che verranno raccolti prossimamente, si preannuncia una buona annata»

«Nei prossimi giorni valuteremo il beneficio che hanno sortito le ultime piogge e proseguiamo con la raccolta dello Chardonnay, al quale seguiranno le uve Incrocio Manzoni»

In città la raccolta dell’uva è iniziata tra i vigneti di Astino. «La vendemmia sta restituendo risultati importanti sia a livello quantitativo che qualitativo – rileva Angelo Divittini, enologo di Oikos e della Cantina Val San Martino di Pontida -. I primi dati indicano un equilibrio interessante per le basi spumante sia Metodo Classico che Charmat. Nel caso di Astino, si tratta di una valle molto fresca e con risorse idriche profonde. Nei prossimi giorni valuteremo il beneficio che hanno sortito le ultime piogge e proseguiamo con la raccolta dello Chardonnay, al quale seguiranno le uve Incrocio Manzoni».

Ci spostiamo a Castelli Calepio, dove la raccolta delle uve partirà a brevissimo. «Iniziamo martedì prossimo – conferma Franco Plebani de Il Calepino -. Alcune piante erano indietro con la maturazione e l’obiettivo consiste nel riequilibrare e aumentare la resa per non pigiare uva secca. Sul terreno morenico abbiamo sofferto molto e serviva più acqua, ma ora godiamo delle ultime piogge prima della vendemmia».

Tra gli storici produttori di «bollicine» c’è anche la Tenuta degli Angeli di Carobbio. «Vendemmiamo il 16 e 17 agosto – fa presente Manuela Ghidini -. Nonostante la siccità, l’uva è matura, molto bella e senza malattie, anche grazie al terreno roccioso e calcareo dove le radici della vite riescono a trovare umidità, mentre la pioggia di questi giorni ha aiutato gli acini».

«La settimana prossima è prevista acqua e per i rossi rappresenta sicuramente un elemento positivo, mentre sui bianchi l’apporto idrico arriva in extremis»

Sui terreni di Scanzorosciate «l’uva è quasi tutta invaiata e pensiamo di iniziare con i bianchi fermi intorno a fine mese – commentano Angelica Cuni e Alfonso Esposito dell’azienda Il Cipresso di Scanzorosciate -. Probabilmente raccoglieremo prima l’Incrocio Manzoni, seguiranno i rossi e concluderemo ai primi di ottobre con il nostro Moscato di Scanzo, il vitigno che ha sofferto meno grazie anche alle viti più vecchie e resistenti».

Marco Locatelli dell’azienda agricola Tosca di Pontida guarda le previsioni meteo per poter cominciare la raccolta. «Stiamo valutando giorno per giorno se iniziare con la base spumante – commenta -. Settimana prossima danno acqua e per i rossi rappresenta sicuramente un elemento positivo, mentre sui bianchi l’apporto idrico arriva in extremis».

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