Economia / Bergamo Città
Giovedì 20 Gennaio 2022
Il boom del delivery con le quarantene: una crescita a due cifre
Con migliaia di bergamaschi obbligati a casa è in forte aumento la richiesta di spesa a domicilio. E le aziende si attrezzano per potenziare il servizio.
Cresce a doppia cifra la richiesta di spesa a domicilio, complice anche l’aumento di contagi e quarantene, che obbligano a casa migliaia di bergamaschi. Se in occasione della prima ondata pandemica di inizio 2020 il servizio vedeva impegnati in maniera strutturata un numero ridotto di player della Gdo, come Esselunga, nei mesi successivi l’esigenza della consegna a casa di generi alimentari ha coinvolto anche i singoli negozi e suscitato l’interesse di grandi gruppi e piattaforme che parlano apertamente in queste ultime settimane di «crescita a due cifre».
La catena di supermercati Esselunga ha lanciato il primo sito di spesa on line nel 2001, registrando numeri in continua crescita. Un trend che è proseguito, a maggior ragione, nelle ultime settimane, a causa dell’aumento delle famiglie costrette all’isolamento domiciliare. «Purtroppo, lo straordinario numero di richieste per effetto della particolare situazione pandemica – comunica Esselunga - sta causando un rapido esaurimento delle fasce di consegna disponibili. Assicuriamo comunque che stiamo già provvedendo a potenziare il servizio, mettendo in campo azioni per rispondere alla domanda dei clienti». Ogni mattina l’azienda aumenta del 20% la capacità di consegna, compatibilmente con le risorse a disposizione, con una particolare attenzione a disabili e anziani, che mantengono la priorità.
È decisamente in crescita il numero di operatori interessati al servizio, tenuto conto che il mercato della spesa on line supera i 3 miliardi di euro a livello nazionale. Una ricerca commissionata da Ascom Confcommercio Bergamo ha evidenziato come, durante la pandemia, oltre il 56% di consumatori bergamaschi ha acquistato on line generi alimentari e più del 78% prodotti per l’igiene personale e per la pulizia della casa.
Le catene della Gdo (52,2%) e Amazon Prime (48,4%) sono risultati i canali digitali più utilizzati, mentre il 31,1% dei consumatori si è rivolto anche ai negozi che si erano organizzati con le consegne a domicilio. Sul mercato sono disponibili diverse piattaforme, da Deliveroo a Glovo, da Everli a Cortilia, ma anche il colosso Amazon consegna la spesa in giornata, grazie ad un accordo con i supermercati U2. Non mancano le start-up made in Bergamo, come «TvbEat», il servizio di food delivery attraverso il quale si può ordinare tramite app.
Miglior servizio, minor tempo
Everli mette invece a disposizione veri e propri shopper che fanno la spesa e la consegnano al cliente finale. «È un servizio molto richiesto, utile e indispensabile, soprattutto durante i picchi della pandemia, come quello che stiamo vivendo negli ultimi giorni -. conferma Mario Caione, socio imprenditore che gestisce il supermercato Conad di Curno -. Nel 2021 abbiamo consegnato 2 mila spese tramite il partner tecnico Everli. Fra i clienti abbiamo tante famiglie giovani, molte donne, ma anche numerosi figli che ordinano generi alimentari da recapitare ai genitori anziani». Oggi la sfida per tutti gli operatori consiste nell’offrire il miglior servizio nel minor tempo possibile.
Gorillas, che ha debuttato a Bergamo nel settembre 2021, garantisce la consegna della spesa entro 10 minuti dall’ordine via app, grazie ad un sistema di dark store, veri e propri supermercati che sono chiusi al pubblico, dai quali partono le borse in carta che vengono consegnate tramite biker, tutti dotati di biciclette elettriche.
In città l’azienda si è strutturata con due magazzini, in via Corridoni e in via dei Caniana, che servono i cittadini in un raggio di 3 chilometri, dalle 8 alle 24. «Stiamo incrementando molto l’attività sull’area di Bergamo – commentano da Gorillas -. Puntiamo a crescere in breve tempo coniugando servizio e sostenibilità. Nelle ultime settimane abbiamo notato un incremento delle richieste, dovute anche all’alto numero di quarantene, con diversi clienti che ci segnalano di lasciare la spesa davanti alla porta di casa».
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