I ricavi Brembo oltre i due miliardi: «Focus su Asia e Cina»

SEMESTRE. Il presidente Tiraboschi: risultato importante in un contesto difficile, la crescita quest’anno continuerà. «Auto elettrica, dall’Ue ci aspettiamo meno demagogia»

Brembo chiude il semestre superando, per la prima volta, i due miliardi di euro di ricavi (+2,8%, +3,3% a parità di cambi). Come già nel primo trimestre, il gruppo bergamasco leader mondiale nella produzione di sistemi frenati, vince la sfida sui mercati malgrado le criticità che sta attraversando il settore dell’automotive, in particolare in Europa,come dimostrano i report semestrali dei principali produttori del Vecchio Continente. Il titolo Brembo ieri ha chiuso la giornata di contrattazioni a Piazza Affari, dopo la diffusione dei risultati semestrali, in rialzo del 2,78% a 10,27 euro per azione, dopo aver toccato i massimi di giornata a 10,62.

«Nel contesto complicato in cui ci troviamo ad operare, i nostri risultati che confermano la crescita non solo di fatturato ma anche di profittabilità, sono di grandi soddisfazione» commenta il presidente esecutivo Matteo Tiraboschi. « Siamo così riusciti a controbilanciare - prosegue - i risultati dell’Europa con una buona performance dei mercati asiatici e nel settore dell’aftermarket. Cosa che ci aspettiamo continui anche nella seconda parte dell’anno». Le previsioni? «L’indicazione che abbiamo è di una crescita, seppur moderata, dei ricavi per tutto il 2024, mantenendo i margini percentuali in linea con quelli del 2023».

Attenzione puntata sull’Asia

Con il Nord America (Stati Uniti, Messico e Canada) che si conferma primo mercato per Brembo, l’attenzione è ora puntata sull’Asia, Cina in primis, dove la presenza di Brembo si consolida potendo contare oggi su 5 siti produttivi, un centro di distribuzione e un centro di ricerca e sviluppo dedicato ad applicazioni specifiche per l mercato cinese tra le città di Nanchino, Langfang, Jiaxing, Qingdao e Jinan. Nei primi sei mesi i ricavi sono cresciuti del 7,2%. «Oggi quello cinese è indubbiamente il mercato principale per l’automotive ed è il mercato che cresce più di tutti. Da qui il nostro impegno a sostenere il business con gli investimenti». Bene anche l’India (+ 21,1% ), segno più anche per il Giappone e gli altri paesi asiatici.

Per quanto riguarda il mercato «domestico», le vendite calano in Italia dell’1,7%, mentre crescono in Germania dell’1,7% malgrado l’economia tedesca da mesi mostri il fiato corto con prospettive ancora cupe. Bene anche Francia dove Brembo ha registrato un fatturato in crescita del 7,3% e nel Regno Unito (+20,5%).

Utile in calo

A trainare il settore auto (che rappresenta il 73,1% del fatturato) in crescita del 4,3%, in positivo anche le applicazioni per motocicli dell’1,0%, le competizioni del 3,8% rispetto al primo semestre 2023. I veicoli commerciali calano, invece, del 6,1%.

Guardando al dettaglio dei numeri del semestre, il margine operativo lordo (Ebitda) ammonta a 351,4 milioni di euro (17,5% dei ricavi) e si confronta con 344 milioni del primo semestre 2023 (17,6% dei ricavi). Gli oneri finanziari netti ammontano a 18 milioni di euro (6,6 milioni nel primo semestre in 2023). L’utile netto di 156,3 milioni di euro è in calo del 6,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (167,8 milioni).

«Il nostro focus sul territorio è costante, Brembo continua a mantenere la “testa” a Bergamo, qui c’è il quartier generale del Gruppo, oltre alle produzioni avanzate c’è anche il cuore del settore ricerca e sviluppo»

Tiraboschi conferma i piani di sviluppo globale del Gruppo che oggi conta 16.191 addetti totali. oltre 4 mila in Bergamasca sostenuto dagli investimenti che nei primi sei mesi del 2024 hanno superato i 186 milioni di cui oltre 54 milioni in provincia.

«Il nostro focus sul territorio è costante, Brembo continua a mantenere la “testa” a Bergamo, qui c’è il quartier generale del Gruppo, oltre alle produzioni avanzate c’è anche il cuore del settore ricerca e sviluppo». E l’innovazione tecnologica, sottolinea Tiraboschi, continuerà ad essere «elemento chiave del successo di Brembo». L’operazione fatta nelle scorse settimane con la startup statunitense Spoke Safety, specializzata in soluzioni per la mobilità connessa, va in questa direzione.

Malgrado la sfida della mobilità elettrica sia stata raccolta da tempo da Brembo, Tiraboschi si attende da Bruxelles un parziale aggiustamento di rotta, alla luce dei risultati delle recenti elezioni. «Ci aspettiamo una visione più realistica su quello che è necessario e doveroso fare, evitando la pura demagogia che implica soltanto costi che ricadono sulle imprese e sui cittadini ma non genera benefici».

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