I lasciti solidali in costante aumento: donne più generose

I DATI. Circa 500 mila italiani scelgono di destinare somme al non profit: importo medio sotto i 20 mila euro. Oltre al denaro anche pezzi d’arte, gioielli e mobili.

Il lascito solidale è un atto che permette a chiunque, attraverso il testamento, di destinare parte dei propri beni a un’organizzazione benefica o a un ente non profit. Questa scelta può coinvolgere una porzione del patrimonio, piccola o grande che sia, a sostegno di cause importanti: dalla ricerca medica all’istruzione, fino alla tutela dell’ambiente e all’aiuto a persone in difficoltà.

I dati del focus

In Italia il lascito solidale rappresenta una forma di generosità in costante aumento. Secondo una recente indagine condotta da Walden Lab-Eumetra per il Comitato Testamento Solidale, circa mezzo milione di italiani ha previsto nel proprio testamento un lascito solidale e il 22% degli over 50 - quasi sei milioni di persone - si dichiara interessato a predisporlo. È un incremento di rilievo rispetto ai dati del 2023, quando a prendere in considerazione questa scelta era il 19%. Inoltre, quasi nove milioni di italiani conoscono il concetto di lascito solidale, dimostrando una consapevolezza maggiore rispetto al passato. Un risultato frutto anche di un’importante campagna di sensibilizzazione da parte di associazioni e fondazioni.

Le donne più generose

Le donne sono le più generose come certifica un’indagine recentemente promossa tra le 27 organizzazioni aderenti al Comitato: per quasi il 70% di esse a donare un lascito testamentario sono donne, mentre per il 30% il testamento solidale viene scelto in uguale misura da uomini e donne.

Come fare per donare

Molte organizzazioni in Italia, riunite sotto il Comitato Testamento Solidale, offrono consulenze gratuite per chi desidera informazioni su come predisporre un lascito

Il lascito solidale può essere integrato facilmente nel testamento, con il supporto di un notaio, senza necessità di rivedere completamente le disposizioni già presenti. Inoltre, la legge italiana protegge gli eredi legittimi, garantendo che una parte del patrimonio venga comunque destinata a loro, mentre solo la quota disponibile potrà andare in beneficenza. Molte organizzazioni in Italia, riunite sotto il Comitato Testamento Solidale, offrono consulenze gratuite per chi desidera informazioni su come predisporre un lascito.

Chiunque può destinare un lascito solidale, indipendentemente dal valore del patrimonio. Un errore comune è pensare che solo le persone molto facoltose possano fare questa scelta, mentre in realtà, anche una piccola somma o un bene specifico (come un immobile o un’opera d’arte) possono fare la differenza per molti enti benefici. I dati che emergono dallo studio effettuato pochi mesi fa dal Comitato con il Consiglio nazionale del notariato confermano come un lascito solidale non sia appannaggio di persone particolarmente abbienti. Sebbene per il 45% dei notai intervistati chi predispone un lascito solidale è detentore di un patrimonio piuttosto consistente, per la maggioranza del campione chi decide di lasciare parte della propria eredità a una causa benefica dispone di un patrimonio nella media, frutto di una normale vita lavorativa. Il valore medio dei lasciti si aggira infatti intorno a cifre inferiori ai 20 mila euro, stando al 30% degli intervistati e tra i 21 e i 50 mila per il 36%, numeri che indicano che chi opta per questo tipo di azione non è necessariamente un milionario. Solo il 10% dei notai intervistati dichiara infatti un valore del lascito medio superiore ai 100 mila euro.

Un errore comune è pensare che solo le persone molto facoltose possano fare questa scelta, mentre in realtà, anche una piccola somma o un bene specifico (come un immobile o un’opera d’arte) possono fare la differenza per molti enti benefici

Tra le donazioni arte, gioielli e mobilio

Rispetto alla tipologia delle donazioni, per il 74% dei notai intervistati si tratta di somme di denaro seguite a lunga distanza (circa il 25% del campione) dai beni immobili. Per quanto riguarda le donazioni di beni mobili diversi dal denaro, circa il 26,4% è costituito da pezzi d’arte, a seguire gioielli (24%) e mobili di pregio (13%).

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