Economia
Sabato 25 Maggio 2024
Gli italiani faticano alla fine del mese, pesa l’incertezza
L’ANALISI. In difficoltà per le bollette, l’affitto e le rate del mutuo, rinunciano a cure, controlli o interventi dentistici.
La situazione economica delle famiglie italiane nell’ultimo anno ha registrato un lieve miglioramento. Ma oltre la metà della popolazione, circa il 57%, ha ancora difficoltà a far quadrare i conti alla fine del mese. Tanto che bollette (33,1%), affitto (45,5%) e rate del mutuo (32,1%) rappresentano i maggiori problemi per molti nuclei. E mentre cresce la fiducia verso le istituzioni, quella relativa a condizioni economiche e sociali future rimane ancora bassa.
Anche se il 40,9% dei cittadini afferma che la situazione economica personale e familiare negli ultimi 12 mesi è rimasta stabile, circa un italiano su tre per arrivare alla fine del mese si vede costretto ad attingere ai risparmi (il 36,8%) o a chiedere aiuto alla famiglia di origine (32,1%). Quattro su 10 (il 42,7%), poi, deve pagare in rate e quasi 3 su 10 (il 28,3%) a rinunciare a cure, interventi dentistici o controlli medici.
Toccati i risparmi
È un quadro complesso quello che emerge dalle indagini campionarie del Rapporto Italia 2024 dell’Eurispes, presentato a Roma. Un quadro in cui «incertezza e instabilità sono diventate la norma in grado di condizionare ogni nostra possibilità di ulteriore sviluppo» ha commentato il presidente dell’istituto di ricerca, Gian Maria Fara. Anche se il 40,9% dei cittadini afferma che la situazione economica personale e familiare negli ultimi 12 mesi è rimasta stabile, circa un italiano su tre per arrivare alla fine del mese si vede costretto ad attingere ai risparmi (il 36,8%) o a chiedere aiuto alla famiglia di origine (32,1%). Quattro su 10 (il 42,7%), poi, deve pagare in rate e quasi 3 su 10 (il 28,3%) a rinunciare a cure, interventi dentistici o controlli medici.
Solo il 10,8% dei cittadini prospetta un periodo di crescita economica, mentre la precarietà lavorativa rappresenta la maggiore preoccupazione (13,8%). Una precarietà, questa, che si riflette anche sulla salute psicologica: nel corso dell’ultimo anno gli sbalzi d’umore hanno rappresentato uno stato emotivo condiviso dal 60% degli italiani, che quasi con la stessa percentuale (58,9%) dichiara di sentirsi depresso.
Paura per le guerre
A destare paura anche i conflitti. Quasi il 40% degli italiani pensa che, anche se non è ancora il caso di parlare di una Terza guerra mondiale, il rischio di un nuovo conflitto globale sia concreto.
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