Gli imballaggi eco-sostenibili trainano i numeri 2021 di Grifal

Il bilancio I ricavi per la società di Cologno al Serio hanno raggiunto i 26,1 milioni di euro, in crescita del 55% rispetto al 2020. Portafoglio ordini positivo.

Gli imballaggi eco-sostenibili della Grifal trainano al rialzo tutti i numeri del bilancio 2021. In particolare i ricavi per la società di Cologno al Serio quotata su Aim, il mercato alternativo dei capitali di Borsa Italiana, hanno raggiunto i 26,1 milioni di euro, in crescita del 55% rispetto al 2020, ma anche il margine operativo lordo ha raggiunto i 2,1 milioni (+ 121%), mentre il valore della produzione ha superato i 30 milioni (erano meno di 20 nel 2020). Accanto a queste performance si è consolidato lo shopping verso altre realtà, con le acquisizioni della Cornelli Bpe e di Tieng.

Consolidate le acquisizioni

A margine del Cda che ha approvato il bilancio, il presidente e a. d. di Grifal Fabio Gritti ha riassunto alcuni passaggi importanti della società: «Abbiamo dato avvio alla produzione di “cArtù” in Romania con Grifal Europe , iniziando inoltre le attività di promozione e formazione nel Grifal Group Innovation Hub al Kilometro Rosso. Contemporaneamente abbiamo dato il via alla realizzazione di oltre 6mila nuovi metri quadrati di area produttiva in adiacenza al nostro stabilimento di Cologno al Serio con l’acquisizione dell’area e l’inizio delle opere». Nel contempo è proseguito lo sviluppo della nuova linea di produzione «cArtù 4.0».

Buone prospettive sugli ordini

Anche sul fronte ordini ci sono buone prospettive: «Gli ordinativi registrati nel primo trimestre 2022 sono pari al 41% dei ricavi 2021 del gruppo con un incremento del 55% rispetto agli ordini del primo trimestre del 2021 - puntualizza Gritti -. Siamo fiduciosi di poter realizzare i nostri piani che prevedono nel corso del 2022 una significativa crescita del margine operativo lordo ed il ritorno all’utile».

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