Fondo Ubi-Popolare, dopo 34 anni è calato il sipario

L’operazione. Quattromila i soci attivi nella Bergamasca. Le posizioni trasferite al Fondo pensione d’Intesa S. Paolo. In beneficenza il residuo di bilancio di 160mila euro.

Cala il sipario sul Fondo pensione Ubi-Bpb. La chiusura dell’attività è stata siglata il 29 novembre nello studio del notaio Armando Santus, in via Divisione Julia, a Bergamo. L’ultimo atto deliberativo ha riguardato la destinazione dei residui di bilancio del Fondo, circa 160mila euro, che il consiglio d’amministrazione in carica ha deciso all’unanimità di devolvere, in parti uguali, ad alcune associazioni di volontariato presenti sui territori dove Ubi e la Banca Popolare di Bergamo erano tradizionalmente presenti: non solo Bergamo, ma anche Varese, Milano e Brescia. Una parte della somma, invece, è stata destinata alla Fondazione Intesa Sanpaolo per sostenere il progetto «Dopo di Noi», già presente in Ubi attraverso Clematis onlus.

La chiusura dell’attività siglata il 29 novembre nello studio del notaio Armando Santus

«Proprio per evitare di disperdere questa esperienza - spiega Paolo Citterio, coordinatore nazionale Fabi Intesa Sanpaolo e consigliere d’amministrazione del Fondo pensione Ubi-Bpb - già nell’accordo sindacale di incorporazione di Ubi in Intesa Sanpaolo del 14 aprile 2021 si era prevista la possibilità di iniziative di solidarietà per tutto il personale del Gruppo Intesa che si rifacessero al «Dopo di Noi» di Clematis. Possiamo dire, quindi, che la storia del Fondo non termina del tutto: ora il consigliere Davide Chirico siede nel cda del Fondo Intesa Sanpaolo: un bel segno di riconoscimento professionale». L’alfa e l’omega del Fondo hanno lo stesso indirizzo.

Sempre in via Divisione Julia, ma davanti al notaio Antonio Parimbelli, il 18 novembre 1988 fu sottoscritto l’atto costitutivo del Fondo pensione dell’allora Banca Popolare di Bergamo, che ha seguito le vicende societarie dell’istituto di credito, prima con la nascita del gruppo Banche popolari unite (Bpu) a seguito del matrimonio fra Banca Popolare di Bergamo e Banca Popolare Commercio e Industria nel 2003, poi con la fusione fra la stessa Bpu e la Banca Lombarda e Piemontese, che nel 2007 diede vita a Ubi Banca.

Costituito nel 1988

L’atto costitutivo del 1988 dava vita a un’associazione «con la denominazione Cassa di previdenza e assistenza del personale della Banca popolare di Bergamo». Lo Statuto allegato stabiliva poi che la qualità di socio venisse meno «alla cessazione del rapporto di lavoro con la Banca Popolare di Bergamo, salvo il caso di collocamento in quiescenza» e che non fosse consentito il recesso dalla Cassa.

Ora il consigliere Davide Chirico siede nel cda del Fondo di Ca’ de Sass

«Dobbiamo riconoscere che i padri fondatori del Fondo pensione furono dei pionieri - sottolinea Davide Allegrini, responsabile del Fondo pensione Ubi-Bpb -. In un’epoca in cui ancora non si parlava di welfare, se non a livello nazionale, a Bergamo si pensò di creare una cassa di previdenza vicina al territorio nel quale la banca operava e alle persone che vi lavoravano, evidente espressione di una capacità di attenzione e di una lungimiranza non comune. Anche la composizione del consiglio d’amministrazione del Fondo è significativa, perché si decise che i suoi dieci membri fossero per metà nominati dalla banca e per l’altra metà scelti fra i dipendenti».

Trentaquattro anni dopo, a scrivere la parola «fine» sulla storia del Fondo pensione Ubi-Bpb è stata la fusione per incorporazione di Ubi nel gruppo Intesa Sanpaolo. Le singole posizioni dei soci, circa 10.000 fra attivi, pensionati e familiari a carico, 4.000 dei quali nella Bergamasca, sono state trasferite nel Fondo pensione del gruppo bancario guidato da Carlo Messina. Ma la decisione dell’ultimo cda (formato da Alberto Castoldi, Marco Cortinovis, Claudio Graziano, Marco Palazzolo e Severino Papini per la banca e da Paolo Citterio, Davide Chirico, Gianpaolo Crotti, Fabio Rastelli e Antonio Rovelli fra i dipendenti) di donare quei 160 mila euro residui ad onlus del territorio perpetua quel legame da cui tutto ebbe inizio.

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