Fisco, è partita la corsa al «730». Caf già sotto pressione

LA NOVITA’. Dichiarazioni dei redditi per 400mila bergamaschi. La Cisl: circa 40mila i prenotati. Da martedì 1° aprile il ricalcolo Isee con l’esclusione di titoli e buoni postali. Scaglioni Irpef, atteso il correttivo.

L’appuntamento è un classico di primavera: la campagna fiscale, la corsa al «730». Sperando che non sia una corsa a ostacoli, viste le novità recentissime: da un lato il «secondo tempo» degli Isee e dall’altro lato le novità sugli acconti Irpef, le due variabili che accrescono la pressione sui Caf. Come noto, infatti, da aprile scatta la possibilità di ricalcolare l’Isee tenendo conto delle nuove regole che permettono di escludere i titoli di Stato, i buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio postale, per un importo massimo di 50mila euro per nucleo familiare; altro aspetto, ancor più di attualità, sono le modifiche al vaglio del governo dopo la riforma degli scaglioni Irpef, con un correttivo normativo – atteso entro il 10 aprile, dunque non ancora ufficiale seppur già annunciato dal ministero dell’Economia – volto a evitare i maxi-acconti Irpef su dipendenti e pensionati dopo il passaggio da quattro a tre aliquote. In sostanza, è in via di definizione un meccanismo di «salvaguardia» a fronte di alcune simulazioni che hanno evidenziato delle possibili penalizzazioni in alcune fasce di reddito dovute alla rimodulazione delle aliquote Irpef.

«Relativamente alla questione degli acconti Irpef – aggiunge Sonzogni –, che interessa il 7% delle nostre dichiarazioni, siamo in attesa che il governo intervenga normativamente per definire le aliquote da applicarsi nel calcolo, che saranno le medesime applicate nel 2024, quindi in linea con le aliquote definitive 2025»

Già 40mila appuntamenti

Intanto, la macchina dei Caf scalda già i motori. Agli sportelli della Cisl bergamasca sono «circa 40.000 le persone che hanno già preso l’appuntamento per il modello 730 – spiega Candida Sonzogni, della segreteria provinciale della Cisl –, ed è una buona cosa anche in termini programmatori. Con le sue 57 sedi e ultimati corsi di formazione che hanno interessato oltre 200 operatori, il nostro Caf è pronto a gestire la campagna anche con le richieste che arriveranno dalle famiglie che, alla luce delle novità in materia di Isee, dovranno ricalcolare l’indicatore a proprio favore». Materia sempre complessa, quella fiscale: «Relativamente alla questione degli acconti Irpef – aggiunge Sonzogni –, che interessa il 7% delle nostre dichiarazioni, siamo in attesa che il governo intervenga normativamente per definire le aliquote da applicarsi nel calcolo, che saranno le medesime applicate nel 2024, quindi in linea con le aliquote definitive 2025: sembra che ci vorrà ancora qualche tempo e questo, evidentemente, non snellisce l’attività e, soprattutto, impegna maggiormente i contribuenti in termini di tempo agli sportelli. Come Cisl abbiamo deciso anche quest’anno di mantenere invariate le tariffe di accesso al servizio, in particolare quello per gli iscritti che è fermo ormai da 7 anni: è un piccolo segno di attenzione che vogliamo dare a lavoratori, lavoratrici, pensionate e pensionati». Lo scorso anno i Caf della Cisl bergamasca hanno elaborato i «730» di circa 122mila persone.

Il ricalcolo dell’Isee

«Dalla prossima settimana si potranno presentare le nuove attestazioni, stiamo riprogrammando gli appuntamenti. Sui modelli 730 c’è già una buona risposta, fino a metà maggio le agende si stanno saturando»

Sono quasi 60mila i «730» elaborati ogni anno dai Caf della Cgil di Bergamo, obiettivo in linea anche per la campagna fiscale al via, che in queste settimane si sovrappone con la coda degli Isee e il possibile bis di chi deve ricalcolare la propria dichiarazione escludendo i titoli di Stato: «I nostri sportelli stanno ricontattando chi ha già fatto l’Isee e aveva una quota di titoli – spiega Orazio Amboni, del Dipartimento Welfare della Cgil Bergamo –. La risposta in realtà è minima, o perché vogliono prima sapere con certezza cosa cambia, ma per saperlo bisogna prima rifare la pratica, o perché non hanno importi rilevanti. Rispetto a quello che si poteva immaginare, non si segnala un picco di richieste». «Dal 24 marzo abbiamo avviato la nostra campagna fiscale per le dichiarazioni dei redditi – spiega Catia Ravasio, responsabile dei Caf della Uil Bergamo, che nel 2024 hanno elaborato circa 13mila modelli 730 –. C’è l’incognita degli Isee, per cui abbiamo creato una corsia dedicata: dalla prossima settimana si potranno presentare le nuove attestazioni, stiamo riprogrammando gli appuntamenti. Sui modelli 730 c’è già una buona risposta, fino a metà maggio le agende si stanno saturando».

Gli sportelli delle Acli

In campo anche gli sportelli delle Acli: «Siamo partiti all’inizio della scorsa settimana con la campagna fiscale, poi tra aprile e maggio si entra nel vivo – rileva Simone Caccia, responsabile dei Caf Acli, che nel 2024 hanno elaborato 39.300 dichiarazioni dei redditi –. Abbiamo attive 25 sedi con un personale di 75 persone: quella fiscale è una materia complessa, sempre dinamica, soggetta a costanti modifiche». Considerando tutti gli altri canali (altri Caf più piccoli e commercialisti) e sulla base dei numeri del 2024, sono circa 400mila i bergamaschi attesi dalla compilazione del «730».

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