Energia a RadiciGroup: investiti 15 milioni per la centrale a Novara

L’ANNIVERSARIO. Restyling dell’impianto della Novel, joint-venture tra Alpiq e GeoGreen, che compie 20 anni. Maurizio Radici: «Qui tecnologie top per la sostenibilità».

Ha vent’anni, ma non li dimostra. La centrale termoelettrica Novel di Novara, joint-venture tra il gruppo Alpiq (51%) e GeoGreen (49%), società della famiglia Radici che fornisce energia elettrica a tutti i siti di RadiciGroup e vapore allo stabilimento di Radici Chimica, è stata ammodernata con un investimento di 15 milioni di euro.

Gli interventi attuati hanno permesso di abbattere le emissioni di anidride carbonica fino ad arrivare alla classificazione di cogenerazione ad alto rendimento e di tagliare del 40% quelle di ossidi di azoto. La centrale Novel combina due sistemi per la produzione di energia elettrica, un ciclo a gas e uno vapore, il che consente di ottenere energia termica ed elettrica partendo da un unico combustibile, il gas naturale. L’impianto ha una potenza elettrica complessiva di 104 megawatt e produce ogni anno 650 gigawattora di energia elettrica e 600mila tonnellate di vapore, con un risparmio del 30% di CO2.

«Nelle nostre attività industriali da sempre poniamo attenzione all’ambiente, alle persone, alle comunità locali - sottolinea Maurizio Radici, vicepresidente di Novel -. Grazie alla sinergia in Novel e alla comunione di visioni e valori, siamo riusciti a portare avanti un processo all’avanguardia, utilizzando tecnologie avanzate grazie al confronto su modelli efficienti di sviluppo sostenibili e a lungo termine. In questi vent’anni, con gli interventi di ammodernamento della centrale, abbiamo ottimizzato il processo produttivo di Radici Chimica e ridotto drasticamente l’impatto ambientale, portando valore a tutto il territorio».

La caldaia a recupero di calore è in grado di produrre fino a 120 tonnellate di vapore l’ora, di cui circa il 70% viene messo a disposizione di Radici Chimica, mentre il restante produce energia elettrica per un ciclo virtuoso che massimizza l’impiego di risorse.

«Ad oggi l’impianto di cogenerazione ha prodotto 12 miliardi di kilowattora di energia elettrica e 12 milioni di tonnellate di vapore - rimarca il presidente Novel, Massimiliano Bignami -. Rispetto a un sistema convenzionale, la cogenerazione ci ha permesso di risparmiare notevoli quantità di combustibili fossili e di ridurre l’impatto ambientale, contribuendo a un ambiente più pulito per le future generazioni».

«Riferimento per la comunità»

Per Bignami, Novel «non è solo una struttura industriale, ma un punto di riferimento per la nostra comunità. Abbiamo lavorato con autorità locali e imprese del territorio per creare sinergie che hanno contribuito allo sviluppo economico e sociale della regione. La produzione di energia e calore ha sostenuto le attività locali e contribuito a creare posti di lavoro. Questo impegno per il territorio continuerà a essere la priorità anche nei prossimi anni». Alla cerimonia per i vent’anni di Novel, hanno partecipato anche il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, e l’assessore regionale all’Energia Matteo Marnati. Ora Novel è pronta a raccogliere nuove sfide. «Guardiamo con positività al futuro - dichiara Bignami -. Fin dall’inizio abbiamo fatto scelte coraggiose che hanno superato le aspettative, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico grazie all’impianto di nuova cogenerazione, un sistema flessibile ed altamente efficiente. Oggi siamo pronti per nuove sfide, in primis fornire calore alla città di Novara, se la città decidesse di affidarci la gestione del teleriscaldamento cittadino».

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