Dichiarazione dei redditi, ecco come regolare la posizione

COMPLIANCE FISCALE. Avvisi anche a imprese e partite Iva bergamasche. Va presentata una dichiarazione integrativa solo per via telematica.

Cosa fare se si riceve una comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate riguardante possibili anomalie relative al reddito dichiarato, e se poi, dall’esame della dichiarazione, non si riscontrano inesattezze? La risposta del Fisco è molto chiara: assolutamente nulla. La comunicazione riguardante il tema della cosiddetta compliance fiscale - per sostenere il corretto adempimento fiscale e favorire la trasparenza con l’amministrazione finanziaria - ricevuta nei giorni scorsi anche da molte imprese e lavoratori autonomi del nostro territorio, ha un valore puramente informativo, non anticipa un’attività di controllo e non richiede di attivarsi per fornire un riscontro alle Entrate.

La richiesta del Fisco riguarderebbe un’anomalia direttamente correlata al nuovo indicatore individuato dalla nota tecnica e metodologica attuativa del concordato preventivo biennale, contenuta nell’allegato 1 al decreto ministeriale dello scorso 4 giugno. Ma nel caso in cui, invece, si fosse effettivamente commesso un errore (spesso in buona fede) la posizione può essere regolarizzata con una delle tre modalità: presentando una dichiarazione integrativa o una prima dichiarazione (nel caso di dichiarazione tardiva); versando le maggiori imposte dovute e gli interessi, calcolati al tasso legale annuo dal giorno in cui il versamento avrebbe dovuto essere effettuato a quello in cui viene effettivamente effettuato; versando, in misura ridotta, le sanzioni specifiche delle violazioni oggetto di comunicazione.

I link per le integrazioni

Nella dichiarazione integrativa, da presentare esclusivamente per via telematica (direttamente o tramite intermediario abilitato) tramite il servizio online della home delle Entrate «Cassetto fiscale» (necessari Spid, Cie o Cns) va barrata l’apposita casella «dichiarazione integrativa» presente nel frontespizio del modello e devono essere indicati: i redditi o gli imponibili non dichiarati, come segnalato nella lettera ricevuta; tutti gli altri dati già esposti nella dichiarazione originaria e che non richiedono alcuna modifica. All’interno del «cassetto fiscale» sono disponibili tre link (scarica la dichiarazione da integrare; scarica il software di compilazione e presentazione della dichiarazione integrativa) per la predisposizione e l’invio della dichiarazione.

Da sapere

Il Fisco consiglia di consultare sempre le istruzioni per la compilazione dello specifico modello dichiarativo per l’anno di imposta in cui sono state commesse le violazioni, disponibili nella home page del sito dell’Agenzia (www.agenziaentrate.gov.it) nella sezione dedicata ai Modelli di dichiarazione.

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