Dalmine, accordo sull’integrativo. Anche ai giovani il premio al 100%
GRUPPO TENARIS. L’intesa per il rinnovo dopo oltre un anno di trattativa e una maratona di 20 ore. Per i turnisti importo medio di 1.500 euro. Il 16 novembre le assemblee poi il voto dei lavoratori.
Dopo una trattativa di un anno e una maratona finale di 20 ore che si è conclusa all’alba di giovedì, è arrivato il via libera all’intesa per il rinnovo del contratto integrativo per i 2.100 lavoratori Tenaris-Dalmine valido per il triennio 2023-2025. L’ultimo rinnovo nel 2019, poi l’anno scorso, a novembre, l’accordo ponte, per un importo complessivo di 1.400 euro. Nel testo sottoscritto ieri, conteggiando le diverse voci che compongono il premio, si parla di un importo medio di 1.500 euro per chi lavora sui turni e la domenica.
I dettagli dell’integrativo
Previsto l’aumento di alcune indennità già esistenti legate a determinate mansioni specifiche, quelle per le prestazioni lavorative del sabato, della domenica e dei recuperi produttivi. Le maggiorazioni per il turno notturno, dalle 22 alle 6 vengono incrementate del 3% con decorrenza a partire dalle 24. Da gennaio anche il premio feriale per operai e impiegati, aumenterà di 300 euro. Viene inoltre superata la differenziazione per i lavoratori con anzianità di servizio inferiore a 36 mesi. Anche ai neo assunti, infatti, sarà riconosciuto il 100% di ogni premio, e non solo l’80 come accade ora. Nell’ipotesi di accordo, anche l’incremento dello 0,4% rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale, della percentuale a carico dell’azienda per il fondo Cometa. Per effetto di alcune voci che non possono essere conteggiate con il meccanismo della retroattività, in caso di approvazione dell’intesa da parte dei lavoratori, a dicembre verrà erogata una «una tantum» di 500 euro: 200 euro sotto forma di buoni benzina, 50 euro di flexible benefits e 250 euro che potranno a discrezione dei singoli lavoratori essere convertiti in welfare.
Ora le assemblee con i lavoratori
Il testo sottoscritto da azienda e sindacati verrà illustrato nei prossimi giorni nel corso delle assemblee che si svolgeranno negli stabilimenti di Dalmine e Sabbio, Costa Volpino, Arcore e Piombino e, successivamente, sottoposto al voto dei lavoratori. A Dalmine le assemblee sono previste per giovedì 16 novembre.
Le reazioni dei sindacati
«Grazie a questo accordo - commenta Paolo Benzi, senior director Risorse umane di Tenaris Dalmine - le nostre persone beneficeranno di un ulteriore miglioramento delle proprie condizioni economiche». «Inoltre - aggiunge Benzi - pur nel solco della tradizionale e positiva impostazione del nostro sistema premiante, l’accordo evolve in modo da semplificare e rendere più facilmente immediate e comprensibili le modalità di raggiungimento dei premi».
Positivo anche il giudizio dei sindacati che hanno partecipato alla complessa trattativa. «Siamo soddisfatti del testo raggiunto, sia per gli aspetti economici che per quelli normativi» il commento di Andrea Agazzi, segretario generale della Fiom Cgil di Bergamo. «Un risultato - aggiunge - raggiunto anche grazie alla mobilitazione dei lavoratori con lo sciopero di 8 ore lo scorso settembre». Agazzi sottolinea, poi, «il considerevole incremento del premio fisso, fermo da oltre trent’anni». «Al capitolo dei premi variabili - aggiunge - a fronte di un’iniziale volontà aziendale di revisione a nostro giudizio peggiorativa, siamo giunti invece a definire un generale mantenimento del sistema, aumentandone i valori». Simone Frigeni della Fim Cisl, pone l’accento sui giovani «che ottengono importanti riconoscimenti economici e la consapevolezza di un’attenzione prima non concessa». «Con questo integrativo, inoltre, un centinaio di operai potrà arrivare al “vecchio” sesto livello contrattuale, cosa prima non prevista» conclude il sindacalista. «Partivamo già da un buon contratto integrative, siamo comunque riusciti a migliorare elementi economici che da anni non venivano toccati» rimarca Emilio Lollio, segretario della Uilm Uil. «Si tratta - aggiunge - di un altro passo importante per una contrattazione che, per quanto riguarda i lavoratori di Tenaris Dalmine aiuta a ridurre gli effetti della perdita e del potere d’acquisto a causa dell’inflazione».
In attesa dell’esito del referendum, lunedì i lavoratori con lo stipendio di ottobre riceveranno anche la prima tranche (70%) del Premio di redditività aziendale (Pra) 2023. Premio che quest’anno risulta particolarmente ricco grazie ai buoni risultati del gruppo guidato da Paolo Rocca: si va da un importo minimo (al lordo delle tasse, al 5% per chi ne ha i requisiti) di 5.442 euro ad un massimo di 7.946.
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