Dal contratto 200 euro in più per pubblici esercizi e mense

L’ACCORDO. Rinnovo dopo lunga trattativa: interessa 25mila bergamaschi. Riguarda anche una parte del turismo: rafforzata l’assistenza sanitaria.

Dopo mesi di trattative, intervallati da rotture del negoziato, mobilitazioni e scioperi (il più imponente lo scorso 22 dicembre 2023), è arrivata l’ipotesi d’accordo il rinnovo del contratto nazionale per i dipendenti dei settori pubblici esercizi, ristorazione collettiva (in particolare le mense aziendali) e una parte del turismo: era scaduto da fine 2021 e a livello nazionale interessa oltre 300mila imprese e si applica a più di un milione di lavoratori. Nella nostra provincia sono interessati, in base ai dati Fipe Confcommercio, 25.861 dipendenti , che fanno della Bergamasca la seconda provincia lombarda dopo Milano. Quanto alle imprese attive interessate nel territorio se ne contano 5.758, cifra che sale a 7.105 considerate le unità locali.

Tra le principali novità, l’aumento in busta paga di 200 euro a regime, il rafforzamento dell’assistenza sanitaria integrativa e una durata di tre anni e mezzo, con scadenza il 31 dicembre del 2027. L’ipotesi di accordo è stata siglata dalle associazioni datoriali da una parte (Fipe Confcommercio, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Servizi) e dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs dall’altra.

«Mesi di mobilitazione»

«La trattativa arriva dopo mesi difficili e iniziative di mobilitazione e avrebbe anche potuto concludersi prima, se non vi fossero state delle prese di posizione ideologiche da parte di qualche sindacato - commenta il presidente Confcommercio Bergamo, Giovanni Zambonelli -. Un risultato importante in vista dell’imminente avvio della stagione estiva, che evidenzia il grande senso di responsabilità verso tutti gli addetti del settore, che svolgono un lavoro impegnativo e che da tempo chiedevano un aggiornamento contrattuale. Con questo contratto, che prevede un aumento salariale doppio rispetto al precedente rinnovo del 2018, le imprese intendono dare slancio a un settore portante come quello dell’ospitalità, orgoglio del made in Italy. Ora contiamo che lo stesso risultato possa verificarsi in tempi brevi anche per il contratto che riguarda la parte alberghiera».

L’intesa, con vigenza dal 1° giugno 2024 fino al 31 dicembre 2027, definisce, come detto, un aumento contrattuale a regime di 200 euro al 4° livello, da riparametrare per gli altri. La prima tranche di aumento salariale di 50 euro sarà corrisposta con la retribuzione del mese di giugno 2024; seguiranno altre 4 tranche per complessivi 150 euro ( 40, 40, 30 e 40 euro).

Altra novità importante è legata l’aumento di 3 euro del contributo per l’assistenza sanitaria integrativa Fondo EST a carico delle aziende a partire dal 1° gennaio 2027. Sulla classificazione del personale è stato inoltre rivisto l’impianto esistente- fermo agli anni Novanta- per renderlo più rispondente alle mutate esigenze del mercato e alle nuove tipologie di offerta della ristorazione, aggiornando le figure professionali.

Politiche di genere, passi avanti

Significativi gli interventi sulle politiche di genere: sono state inserite per la prima volta nell’articolato normativo le misure di contrasto alle molestie e violenze nei luoghi di lavoro, prevedendo percorsi di formazione e informazione, tra i quali un’ora di assemblea retribuita dedicata e aggiuntiva.

Previsti, poi, ulteriori 90 giorni di Congedo retribuito al 100% per le donne vittime di violenza di genere, in aggiunta ai novanta previsti dalla Legge, definita la possibilità di trasferimento in altre sedi di lavoro ed esonero da turni disagiati. Rivisitati aggiornandoli alle norme di legge, gli articolati riferiti ai congedi di maternità e paternità obbligatori e facoltativi, migliorando l’accordo esistente, anche in riferimento alle pari opportunità e alla parità di genere.

Per le lavoratrici e i lavoratori part time è stato invece confermato un esame congiunto volto al consolidamento del lavoro supplementare svolto in maniera continuativa. Definito anche l’automatismo del passaggio per le addette mense dal sesto livello al sesto super, rivedendone le tempistiche.

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