Da Vittorio, bilancio «stellato»: a Brusaporto un altro locale e in Città Alta nuove camere

I PROGETT I. La famiglia Cerea in testa alla classifica dell’alta ristorazione con ricavi a 87 milioni. Nel 2025 l’inaugurazione di «DaV Cantalupa».

Il gruppo Da Vittorio si conferma in testa alla classifica italiana dell’alta ristorazione e, per il 2025, mette in campo nuovi progetti. La pluripremiata famiglia Cerea ha chiuso il 2023 con un fatturato che si attesta a 87 milioni di euro, registrando un’importante crescita (pari al 30%) rispetto ai 67 milioni del 2022. Per dare un’idea del distacco con il resto delle posizioni in classifica, basta scendere al secondo posto, dove troviamo il gruppo Cannavacciuolo, «fermo» a 24 milioni, seguito dalla famiglia Alajmo (19 milioni) e da Massimo Bottura (18,7 milioni).

Da Vittorio ha saputo cogliere ogni tipo di opportunità per crescer senza snaturarsi e oggi è conosciuto in tutto il mondo non solo per la sua cucina stellata nei ristoranti presenti nei diversi continenti, ma anche per il livello di accoglienza, con il luxury hotel 5 stelle Relais&Cahateau «La Dimora» di Brusaporto

Negli ultimi anni il comparto è diventato multisettoriale, affiancando ai ristoranti stellati altre attività come hotellerie, catering gourmet per cerimonie ed eventi e consulenze. Da questo punto di vista il gruppo Da Vittorio ha saputo cogliere ogni tipo di opportunità per crescer senza snaturarsi e oggi è conosciuto in tutto il mondo non solo per la sua cucina stellata nei ristoranti presenti nei diversi continenti, ma anche per il livello di accoglienza, con il luxury hotel 5 stelle Relais&Cahateau «La Dimora» di Brusaporto.

Qualità e competenza pagano anche nel catering tristellato, capace di soddisfare le esigenze dei clienti ben oltre i confini provinciali e nazionali. Elementi a cui si aggiungono anche le consulenze di settore, mentre per scelta i fratelli Cerea non si sono mai esposti mediaticamente, cavalcando ospitate e programmi in televisione, ma badando semmai con coerenza al sodo, in maniera «bergamasco style».

Un’attività iniziata nel 1966

La creatura aperta nel 1966 in viale Papa Giovanni XXIII a Bergamo dall’indimenticabile papà Vittorio, mancato esattamente 19 anni fa, il 31 ottobre 2005, viene gestita oggi dalla famiglia, capitanata dalla moglie Bruna, seguendo le sue orme con altri numeri, ma con la stessa filosofia, fatta di attenzione alla qualità e cura del cliente.

Due novità per il 2025

Per l’anno prossimo la famiglia Cerea annuncia due importanti novità che riguarderanno proprio la Bergamasca. La prima è l’apertura di un nuovo ristorante più informale all’interno della tenuta di Brusaporto, che si chiamerà «DaV Cantalupa». «Entro l’estate inaugureremo una nuova formula nell’area della piscina con 90 posti a sedere con una formula più “easy” che proporrà pesce a carne alla brace ma anche pizza – anticipa Rossella Cerea, general manager del gruppo Da Vittorio -. Grazie a questo nuovo concept il cliente si ritroverà in un giardino con vetrata, dove proporremo un’offerta diversa rispetto al “fine dining”, anche a coloro, soprattutto stranieri, che arrivano da New York e Shanghai e si fermano per più notti». Già, perché la ricettività è un altro capitolo in crescita, tanto che la famiglia Cerea amplierà l’offerta con altre cinque camere in Città Alta.

La famiglia Cerea amplierà l’offerta in Città Alta con altre cinque camere

In Città Alta nuovi investimenti

«La locanda che abbiamo aperto sopra la pasticceria Cavour è sempre piena, di conseguenza abbiamo deciso di creare nuovi alloggi – prosegue Rossella Cerea -. Abbiamo acquistato una porzione di immobile che si trova dietro il locale di via Gombito, in modo da ampliare anche l’offerta della pasticceria con qualche piatto caldo e un piccolo dehor esterno. D’altronde Città Alta manifesta da sempre un grande fascino e abbiamo notato che anche in mesi meno turistici per le città d’arte, come lo scorso agosto, a Bergamo c’era veramente tantissima gente in visita proveniente da diversi Paesi stranieri». I progetti insomma non mancano e l’obiettivo resta quello di consolidare l’attività del gruppo anche in vista dei prossimi anni.

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