Controversie con il fisco: aperto nuovo canale online

La novità. Inaugurata una via telematica specifica per l’invio di domande per la definizione agevolata di pendenze in cui è coinvolta l’Agenzia Entrate.

Per i contribuenti che intendono chiudere le controversie con il fisco è stato aperto sul sito delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it) un canale telematico specifico per l’invio delle domande di definizione agevolata delle liti pendenti in cui è parte l’Agenzia.

Il modello della domanda (Pdf) e le relative istruzioni per la compilazione sono messi a disposizione gratuitamente dalle Entrate in formato elettronico nella sezione Modelli del sito. La presentazione della domanda via Pec, introdotta a febbraio, ora viene quindi sostituita in modo definitivo dalla nuova trasmissione via Web. In base all’ultima legge di Bilancio, i contribuenti possono definire le controversie attribuite alla giurisdizione tributaria, in cui è parte l’Agenzia delle Entrate, pendenti al primo gennaio 2023, in ogni stato e grado del giudizio, compreso quello in Cassazione e anche a seguito di rinvio.

La presentazione della domanda (esente dall’imposta di bollo) e il versamento dell’importo netto dovuto, o della prima rata (fino ad un massimo di 20 rate trimestrali di pari importo) devono essere fatti on line alle Entrate direttamente dal contribuente o tramite un soggetto incaricato, entro il prossimo 30 giugno. Nel caso non vi siano importi da versare, la definizione si perfeziona con la sola presentazione della domanda. Il versamento va effettuato mediante modello F24. Il termine per il pagamento delle rate successive alla prima scade il 30 settembre, il 20 dicembre e il 31 marzo di ciascun anno.

Per le rate successive sono dovuti gli interessi legali a decorrere dal versamento della prima rata. Il pagamento rateale non è consentito nel caso in cui gli importi non superino i mille euro. Qualora non ci siano importi da versare, la definizione si perfeziona con la sola presentazione della domanda. È necessario presentare una distinta domanda di definizione per ciascuna controversia tributaria autonoma (relativa cioè al singolo atto impugnato). Con la definizione agevolata i contribuenti possono chiudere le vertenze fiscali attraverso il pagamento di determinati importi correlati al valore della controversia, ossia all’importo del tributo al netto degli interessi ed eventuali sanzioni. In caso di liti relative alla sola irrogazione di sanzioni, il valore è costituito dalla somma di queste ultime. Al valore della lite andrà applicata una percentuale variabile in funzione dello stato e del grado in cui pende la controversia. Info al numero verde 800.909696 (telefono fisso), al 06.96668907 (cellulare) o 06.96668933 (dall’estero).

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