Conad rilancia: sei nuove aperture nella Bergamasca

Piano di sviluppo . Previsti 71 milioni d’investimenti. Entro il 2025 taglio del nastro a Treviglio e Dalmine. Ferrarini: il calo dell’inflazione su alcuni prodotti non c’è.

L’apertura di 6 nuovi supermercati e un ambizioso piano d’investimento da 71 milioni. Conad Centro Nord rilancia sulla Bergamasca dove oggi è presente con 43 punti vendita per un totale di 1.020 dipendenti. Uno sviluppo deciso a fronte di un 2023 considerato «positivo malgrado un’inflazione persistente e a tratti in doppia cifra che ha messo alla prova noi e i nostri clienti» commenta Ivano Ferrarini, riconfermato giovedì 13 giugno nel ruolo di amministratore delegato dall’assemblea della cooperativa con sede a Campegine (Reggio Emilia). Il bilancio finale, approvato dai soci, al capitolo Bergamo registra un fatturato

complessivo di 309,4 milioni di euro in crescita del 4,9% rispetto al 2022. A livello generale, Conad Centro Nord ha chiuso l’esercizio 2023 in crescita del 6,7% raggiungendo un fatturato di 2,086 miliardi. In aumento anche il patrimonio netto consolidato, pari a 383 milioni (+28,1 milioni sul 2022). Stabile la quota di mercato della cooperativa al 7,5% nei territori dove è presente: in particolare, è leader di mercato nelle province di Reggio Emilia (33,5%) e di Parma (29,2%), e ha quote di mercato a doppia cifra nelle province di Piacenza (17,7%), Brescia (13,1%), Bergamo (12,3%) e Lodi (11,2%).

La crescita

Le previsioni per il 2024 segnano un ulteriore consolidamento della dinamica di crescita, grazie a nuovi investimenti per oltre 37 milioni con 6 nuove aperture di supermercati, 4 pet store, una parafarmacia, un distributore di carburanti e 2 bar. Gli investimenti rientrano all’interno del piano triennale 2024-2026 che ha messo a budget 261 milioni di euro per lo sviluppo dell’insegna italiana della Gdo che prevede nuove opportunità occupazionali per circa 845 persone.

Il personale

In questo contesto s’inserisce il piano di sviluppo sulla provincia di Bergamo che prevede, tra l’altro, un ampliamento dell’organico dei collaboratori di oltre 230 unità. Si parte da Treviglio e Dalmine: nel 2025 nel capoluogo della pianura bergamasca prevista l’apertura di un ipermercato con un’area di vendita di 2.500 mq (dimensione che dovrebbero avere anche gli altri), con annesso un distributore di carburanti. A Dalmine, invece, oltre allo store l’apertura di una parafarmacia. Niente anticipazioni, invece, sulle altre location su cui è puntata l’attenzione. «Prematuro parlarne, siamo in fase avanzata di trattativa e la concorrenza è forte» ammette Ivano Ferrarini. Confermato il forte interesse «per un rafforzamento delle insegne Conad in centro Bergamo».

I prezzi

Aperture a parte, oggi il tema di fondo oggi è quello dei prezzi dei beni alimentari. Il raffreddamento dell’inflazione sulla spesa, quasi, non si avverte. «Ne siamo consapevoli, così come siamo consapevoli che ci sono prodotti, come l’olio, le conserve di pomodoro, in alcuni casi frutta e verdura che hanno subito oltremodo le tensioni inflattive e che ancora non hanno assestato i prezzi e non dipende da noi». La conseguenza più evidente, ammette, è un cambio di abitudini dei consumatori. Lo scontrino medio non è cresciuto, ma si fa la spesa più spesso e il consumatore, anche chi ha capacità di spesa, è indirizzato a scegliere il prodotto con il valore più basso». Non a caso oggi la sfida, per i big della Gdo, è con l’agguerrito mondo dei discount. «Come Conad - aggiunge Ferrarini - stiamo cercando in tutti i modi di contenere i rincari con un grande lavoro sui prodotti col nostro marchio senza però venir meno alla qualità che per noi resta importante». «La presenza sui nostri scaffali di oltre mille i prodotti “Bassi & fissi”, con uno sconto medio sul prezzo del 20%, va in questa direzione così come le iniziative di sostegno al potere d’acquisto degli italiani, sia sull’alimentare sia su altri comparti del largo consumo su cui investiamo da anni, come parafarmacie, ottici, pet store e distribuzione di carburanti» conclude.

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