Con il sistema di riciclo dell’acqua la Pieco di Terno vola nello Spazio

LA STORIA. Arrivano da Terno d’Isola alcuni componenti montati sulla Stazione spaziale internazionale (Iss). Sono quelli della Pieco srl dei fratelli Medolago Albani che, fondata nel 1996 da papà Pietro, oggi conta 18 dipendenti.

Una realtà nata come azienda familiare, gestita da Alessandro, Federico e Giovanni, che si occupa di analisi ambientali, ma anche progettazione e realizzazione d’impianti per il trattamento e il riciclo delle acque nei processi industriali, che si sta facendo strada in tutto il mondo, con collaborazioni in Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Turchia, Egitto, Canada, Stati Uniti, Cina, Giappone e Nigeria. Grazie alla collaborazione con la multinazionale Thales Alenia Space, un impianto Pieco è stato installato sulla Stazione spaziale dedicata agli esperimenti - che per 170 giorni ha ospitato anche l’astronauta Samantha Cristoforetti.

Si tratta di un sistema che permette il recupero dell’acqua di condensazione, ossia l’umidità del respiro degli astronauti che si accumula sulle pareti fredde della navicella. L’umidità, condensando, raccoglie molte impurità. Tra queste anche i metalli pesanti e il carico organico. Grazie alla tecnologia messa a punto dall’azienda bergamasca,la condensa viene raccolta e poi restituita come acqua ultra pura a un altro sottosistema di airbus che ne ricava ossigeno (utile alla respirazione degli astronauti) e idrogeno. ‹‹La collaborazione con Thales è iniziata circa 20 anni fa - spiega Alessandro Medolago Albani -. Ci avevano conosciuto tramite internet e mi hanno invitato da loro a Torino. Mi sono trovato in mezzo a numerosi scienziati. Gli ho fornito alcuni suggerimenti e da lì è nato un rapporto di fiducia reciproca. Abbiamo cominciato a fornire componenti per esperimenti interni e prove di laboratorio per il trattamento delle acque e 8 anni fa ci hanno chiesto di fornire loro anche dei componenti per il volo. È stata una grande sfida per una piccola azienda come la nostra. I nostri componenti non erano pensati per volare. Abbiamo dovuto ripensare al modo in cui li progettiamo per resistere ad accelerazioni e temperature estreme e permetterne il funzionamento in assenza di gravità››.

Più recentemente, sempre con Thales Alenia Space, l’azienda di Terno ha anche iniziato a lavorare a progetti per il trattamento delle acque in ottica del futuro viaggio Terra-Luna-Marte, depositando nel 2020 anche un brevetto per la depurazione delle acque reflue nello spazio, non ancora utilizzato, ma che sfrutterà la tecnologia di separazione ciclonica. In questo contesto anche lo studio affidato a Pieco, per la filtrazione della polvere lunare: ‹‹Thales è a capo di un programma che riunisce 15 società per sviluppare studi per il Programma Artemis, dedicato al ritorno dell’uomo sulla Luna – continua Medolago Albani -. A noi è stato chiesto di studiare un sistema di filtrazione della polvere lunare per quella che dovrebbe diventare la base permanente sulla luna dal 2029. La polvere lunare è altamente abrasiva e radioattiva. Da qui la necessità di filtrarla sull’unità abitativa, un po’ come se si trattasse della polvere di casa. Quando saliranno sulla base, gli astronauti entreranno in un primo modulo di sopravvivenza dove dei getti d’aria li ripuliranno dalla polvere lunare evitando di contaminare anche gli altri ambienti››.

Sistemi avanzati che stanno alla base dell’azienda, che nel 2023 supererà un fatturato di 10 milioni di euro, con un incremento del 40% rispetto all’anno precedente. Merito soprattutto della tecnologia, brevettata da Pieco, per il trattamento e il recupero delle acque reflue nei processi industriali senza l’utilizzo di prodotti chimici, che nei 14 stabilimenti che l’hanno adottata in tutto il mondo, permette complessivamente di recuperare 600.000 metri cubi di acqua ogni anno paragonabili a 600 milioni di bottiglie d’acqua dal litro e 240 piscine olimpioniche. Di questi ben 40mila metri cubi solo nello stabilimento l’Oréal di Settimo Torinese. Risultato, quest’ultimo, che l’azienda di Terno, su invito della società cosmetica, ha presentato nei giorni scorsi al Greentech festival in Germania «Per la nostra azienda – conclude Medolago Albani – è motivo di grande soddisfazione fornire prodotti e tecnologia che dalla provincia di Bergamo arrivano in tutto il mondo e perfino oltre. Il risultato è possibile grazie a una continua innovazione messa in campo grazie alla collaborazione di tutti, collaboratori, dipendenti e fornitori››.

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