Commercialisti-Caritas, alleanza per combattere il sovraindebitamento

L’ INIZIATIVA. Percorso di formazione per i volontari che cercheranno di individuare chi è in difficoltà: «Orgoglio e vergogna frenano le richieste di aiuto».

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«L’obiettivo è fornire un supporto a chi fa fatica a vivere perché si è sovraindebitato e rischia di scivolare nella povertà. Grazie alla sensibilità dell’Ordine dei commercialisti possiamo attivare un’attività di supporto e consulenza a sostegno di soggetti in difficoltà, che per orgoglio e vergogna non riescono a chiedere aiuto». Don Roberto Trussardi, direttore della Caritas bergamasca, spiega in questi termini le ragioni che hanno portato la Fondazione Diakonia onlus e l’Ordine dei commercialisti di Bergamo (tramite l’Occ, l’Organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento) a sottoscrivere una convenzione che «regola una collaborazione finalizzata al supporto delle persone in crisi e/o insolventi e sovraindebitate nei procedimenti di composizione della crisi da sovraindebitamento e di gestione della procedura di esdebitazione prevista dal Codice della crisi».

Il progetto

«Si tratta di un momento molto importante, non solo per l’Ordine e le parti coinvolte – afferma Francesco Geneletti, presidente dei commercialisti bergamaschi, all’atto della firma della convenzione – ma anche per la comunità. La nostra organizzazione mette a disposizione competenza, professionalità ed esperienza degli iscritti, con spirito di collaborazione e di sostegno per chi si trova in difficoltà economico-finanziarie. La collaborazione con Fondazione Diakonia onlus-Caritas permetterà di far conoscere la normativa a un numero molto ampio di potenziali interessati, aiutando la comunità in maniera più incisiva».

Il protocollo sottoscritto, che avrà validità di un anno con possibilità di proroga, prevede un percorso di formazione per i gestori-volontari della Caritas che cercheranno di individuare i soggetti in difficoltà. «Spesso, soprattutto tra gli italiani bergamaschi – sottolinea don Trussardi - prevale il sentimento di vergogna e non ci si espone a raccontare la propria situazione di difficoltà finanziaria. Che magari può essere affrontata e risolta, se si interviene non troppo tardi». Nei prossimi mesi il progetto sarà proprio avviato con l’attività di formazione gratuita dei volontari delle Caritas parrocchiali della Diocesi di Bergamo fornita dall’Ordine dei commercialisti, per rispondere alle esigenze di famiglie, consumatori, professionisti e piccoli imprenditori e intervenire tempestivamente. Il programma di supporto è sostenuto anche dalla Provincia di Bergamo, attiva nella costruzione di reti e alleanze territoriali funzionali e sinergiche. In proposito «soddisfazione per l’importante alleanza», è stata espressa in un messaggio da Damiano Amaglio, consigliere provinciale delegato a Famiglia e associazionismo.

«Abbiamo lavorato tanto per arrivare a questo primo passo – ha detto Carlo Scalvedi, referente dell’Organismo di composizione della crisi dell’Ordine commercialisti – e speriamo che si possa arrivare a supportare le persone in difficoltà e in situazione di extra indebitamento. Le persone verranno accompagnate nel percorso di gestione della crisi e poi il giudice stabilirà tempi e modi per l’esdebitamento».

La partecipazione degli studenti

Protagonisti dell’incontro di presentazione della convenzione anche gli studenti della classe 5AS dell’Istituto Caniana, ideatori del progetto di comunicazione sul sovraindebitamento, intitolato «Risolviamo, ripartiamo: insieme verso un futuro senza debiti», vincitori del concorso promosso dalla Commissione Crisi dell’Ordine. Fondazione Diakonia potrà avere anche il supporto della Fondazione San Bernardino onlus, organismo antiusura promosso dalle Diocesi lombarde, per assistere e sostenere chiunque versi in stato di bisogno e di indebitamento e per prevenire il ricorso all’usura.

I dati forniti dall’Organismo di composizione dimostrano che nel nostro territorio persiste una scarsa conoscenza degli strumenti messi a disposizione dalla legge. Nel 2023 sono state 95 le domande di accesso alle procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento (nel 2022 e 2021 sono state rispettivamente 90 e 80). Numeri che si ipotizza sottostimino il fenomeno e che rendono necessaria un’attività coordinata con tutte le forze sociali ed economiche per sostenere le famiglie in difficoltà.

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