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Martedì 11 Marzo 2025
Codici Ateco, dal 1° aprile si cambia: largo ai nuovi mestieri dei giovani
LA RIORGANIZZAZIONE. La transizione sarà graduale e verrà governata dal sistema camerale. «Per circa il 50% delle imprese orobiche nessuna modifica, nel commercio molte unificazioni».
Dall’influencer, all’esperto di marketing digitale, all’organizzatore di tornei di videogiochi, passando per le energie rinnovabili e l’artigiano esperto di stampa in 3D: le nuove professioni legate soprattutto al mondo digitale e alle tecnologie trovano ora un riconoscimento ufficiale con i nuovi codici Ateco 2025.
Al netto delle new entry, a partire dal 1° aprile 2025, l’aggiornamento coinvolgerà la quasi totalità delle imprese, comprese le circa 90mila bergamasche, con l’obiettivo di rendere la classificazione economica più aderente alle nuove dinamiche di mercato
L’aggiornamento, promosso da Eurostat ed entrato in vigore il 1° gennaio 2025, ha infatti comportato la riorganizzazione della classificazione esistente e l’introduzione di nuovi codici dedicati ad attività emergenti e innovazioni settoriali. Ogni codice (composto da una sequenza alfanumerica), classifica le attività economiche e descrive un settore specifico ed è fondamentale ai fini statistici, fiscali e amministrativi. Nel 2025, l’Istat ha aggiornato la classificazione per riflettere meglio i cambiamenti del mercato, introducendo nuovi settori legati ad innovazione, digitalizzazione e sostenibilità che sono ormai attori importanti del tessuto economico Italiano. Al netto delle new entry, a partire dal 1° aprile 2025, l’aggiornamento coinvolgerà la quasi totalità delle imprese, comprese le circa 90mila bergamasche, con l’obiettivo di rendere la classificazione economica più aderente alle nuove dinamiche di mercato.
Nuova classificazione
«Le modifiche ai codici Ateco riguarderanno quasi tutte le imprese, circa 5,5 milioni di imprese su scala nazionale, in quanto si tratta di un rifacimento completo della classificazione, che avviene 18 anni dopo l’ultima revisione significativa del 2007» spiega Andrea Vendramin, conservatore del Registro imprese della Camera di Commercio di Bergamo. «È un processo pensato per adeguarsi alle nuove esigenze del mercato e dei cambiamenti intervenuti in questi vent’anni nel sistema economico e produttivo italiano riconoscendo anche le attività emergenti come quella dell’influencer o di chi si occupa di turismo esperienziale».
La transizione sarà graduale e verrà governata dal sistema camerale che gestirà in automatico l’attribuzione dei nuovi codici
La transizione sarà graduale e verrà governata dal sistema camerale che gestirà in automatico l’attribuzione dei nuovi codici. «Per le imprese, il processo sarà semplice e automatizzato. Stiamo informando tutte le aziende interessate, e ad aprile avverrà l’assegnazione del nuovo codice», spiega Vendramin. «Nella maggior parte dei casi, per circa il 50% delle imprese presenti sul territorio provinciale, si tratta di una corrispondenza diretta tra vecchio e nuovo codice. In questi casi, le imprese non dovranno fare nulla».
Tuttavia, circa il 30% delle imprese si troverà in una situazione più articolata, in cui un singolo codice attuale sarà suddiviso in più codici nuovi. «Ad esempio, attività come gelaterie e pasticcerie, che in precedenza avevano un unico codice, saranno differenziate in base al servizio offerto, come la presenza o meno di servizio al tavolo. Per queste imprese abbiamo già analizzato le dichiarazioni di attività e attribuito il codice che ci sembra più adeguato» precisa Vendramin.
La procedura
In questi casi, le aziende riceveranno una comunicazione specifica e avranno a disposizione una funzione gratuita, accessibile dal sistema camerale a partire da aprile. «Le imprese potranno confermare il codice attribuito, richiedere una modifica o aggiungere altri codici per descrivere al meglio la loro attività» aggiunge Vendramin.
La revisione dei codici Ateco mira a rendere più dettagliata la rappresentazione delle attività economiche, anche se ci sono state alcune semplificazioni. «Ad esempio, nel settore del commercio, molte distinzioni tra forme di vendita sono state uniformate. Sebbene la tendenza generale sia quella di rendere sempre più specifico il riconoscimento delle attività vi è evidenzia della perdita di dettaglio che il nuovo Ateco 2025 comporterà per molti settori. Sarà pertanto necessario dare meno importanza al Codice Ateco - che perderà parte del proprio carattere distintivo - per concentrarsi sulla descrizione letterale dell’attività svolta che sarà presente nella visura del Registro delle Imprese» conclude Vendramin.
L’aggiornamento ha un impatto significativo sia per le imprese alle quali la creazione di codici specifici facilita l’accesso a incentivi fiscali e finanziamenti pubblici
Così incentivi più facili
L’aggiornamento ha un impatto significativo sia per le imprese alle quali la creazione di codici specifici facilita l’accesso a incentivi fiscali e finanziamenti pubblici, che per il sistema statistico, che potrà fare un monitoraggio più accurato delle nuove dinamiche economiche, supportando decisioni politiche mirate. Infine, ne giova anche la sostenibilità poiché i nuovi codici promuovono attività legate alla transizione ecologica, rendendo più semplice identificare e sostenere imprese green.
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