Cgil: «No di Amazon all’assemblea sindacale». L’azienda replica: «Avevamo segnalato i Prime days»

IL CASO. Convocata per il 16 luglio, la Cgil fa sapere che nell’azienda di Cividate si terrà comunque. E si discuterà di sciopero. L’azienda spiga: «Di fatto l’unica ragione è la concomitanza con la settimana del Prime Day, la cui data era stata già comunicata il 22 maggio».

«Non siamo in grado di riscontrare positivamente la vostra comunicazione per esigenze produttive derivanti dall’aumento di volumi che si attesterà nella settimana dal 14 al 20 luglio (…) a seguito della campagna sconti ”prime days”». Questa la comunicazione di Amazon in merito alla richiesta dei sindacati di un’assemblea . Una mail dell’azienda che lascia sconcerta la Cgil: «Un atto grave, anzi gravissimo: “Amazon sta cercando di impedire il legittimo svolgimento di un’assemblea sindacale regolarmente convocata”» ha detto Pierluigi Costelli della segreteria Filt-Cgil di Bergamo.

La convocazione di un’ora di assemblea per ciascuno dei tre turni nella giornata di martedì 16 luglio era stata inviata dalla Filt-Cgil l’8 luglio scorso: «Nel Contratto nazionale del lavoro è stabilito un preavviso di almeno 24 ore - prosegue Costelli -. Non ci è mai successo di ricevere una comunicazione del genere da un’azienda. Il diritto di riunirsi in assemblea è sancito dallo Statuto dei lavoratori. Il rispetto della legge di un Paese è obbligo anche per le multinazionali. Non ci faremo intimidire e siamo certi che nemmeno i lavoratori cederanno a questo ricatto».

Programmate tre assemblee

Sono tre le fasce orarie delle assemblee programmate: il 16 luglio dalle 13.30 alle 14.30, poi per i lavoratori del turno pomeridiano dalle 21.30 alle 22.30 e per quelli del turno notturno dalle 3.15 alle 4 15 del mattino del 17 luglio. «Terremo, come previsto, tutte e tre le assemblee, sia nel caso che l’azienda ci faccia entrare nel magazzino come nel caso che ci lasci per la strada - aggiunge Costelli -. E a questo punto discuteremo con i lavoratori la proclamazione di uno sciopero».

«Terremo, come previsto, tutte e tre le assemblee, sia nel caso che l’azienda ci faccia entrare nel magazzino come nel caso che ci lasci per la strada»

La situazione a Cividate - dove lavorano oltre mille persone, più molte con contratto di somministrazione -, secondo la Cgil, è negli ultimi tempi delicata con anche l’avvio di uno stato di agitazione a seguito della denuncia da parte della Filt-Cgil di «una serie di irregolarità riscontrate nel sito di Cividate. Si tratta di criticità tutte legate al controllo che Amazon esercita – con particolare severità in questo magazzino – sui singoli lavoratori, tramite telecamere e login, modalità che la Filt ha definito come “pratiche contrarie alle prescrizioni dell’Ispettorato del Lavoro”» fa sapere il sindacato.

La replica di Amazon al comunicato di Cgil

Ciò che dichiara Filt-Cgil non corrisponde a verità: non c’è alcuna volontà di impedire lo svolgimento dell’assemblea. In Amazon rispettiamo l’esercizio dei diritti sindacali da parte dei lavoratori e da parte delle rappresentanze, mantenendo altresì un dialogo assiduo e regolare con le organizzazioni sindacali. Già dalla scorsa settimana abbiamo richiesto alla Filt Cgil di rinviare alla prossima settimana l’assembla. Di fatto l’unica ragione è la concomitanza con la settimana del Prime Day, la cui data era stata già comunicata il 22 maggio nel corso di un incontro con le organizzazioni sindacali svoltosi presso il centro di distribuzione di Cividate al Piano lo scorso 22 maggio 2024.

«Riguardo agli altri punti riportati nel comunicato di Filt-Cgil, riteniamo doveroso ribadire quanto segue - continua la comunicazione di Amazon-. Siamo orgogliosi delle condizioni di lavoro che offriamo nei nostri magazzini e manteniamo un dialogo aperto con le organizzazioni sindacali stipulanti il Ccnl applicato, per raccogliere per il loro tramite le istanze dei lavoratori e migliorare ulteriormente le condizioni di lavoro».

«Già dalla scorsa settimana abbiamo richiesto alla Filt Cgil di rinviare alla prossima settimana l’assembla. Di fatto l’unica ragione è la concomitanza con la settimana del Prime Day, la cui data era stata già comunicata il 22 maggio nel corso di un incontro con le organizzazioni sindacali svoltosi presso il centro di distribuzione di Cividate al Piano lo scorso 22 maggio 2024»

«Amazon non supporta la creazione di alcuna classifica tra i dipendenti in base alla velocità - continua l’azienda -. Gli strumenti di gestione della produzione e organizzazione del lavoro presenti nel sito di Cividate al Piano sono stati autorizzati dall’Ispettorato del Lavoro, in quanto necessari per gestire l’operatività del sito, e vengono utilizzati nel pieno rispetto di tali autorizzazioni. Qualsiasi dato generato in questo processo viene utilizzato per garantire che ogni dipendente possa svolgere il proprio lavoro e che i nostri clienti ricevano consegne precise e puntuali».

Il riferimento alle telecamere

«I sistemi in uso, tra cui “Nike”, sono oggetto di autorizzazione e consentono di verificare, come da autorizzazione dell’Ispettorato del Lavoro: “i bilanciamenti e i rispettivi flussi delle singole stazioni di lavoro in funzione dei tempi di produzione delle linee”. Amazon è un’azienda e come tutte le aziende di produzione, e di logistica in particolare, si basa sui dati: è uno dei modi principali in cui ci assicuriamo di fornire un servizio eccellente ai nostri clienti, garantendo che ogni dipendente possa svolgere il proprio lavoro al meglio. Come la maggior parte delle aziende, abbiamo determinate aspettative riguardo alle prestazioni dei collaboratori queste aspettative sono perseguite fissando obiettivi di produttività in modo oggettivo - e specifica -. Tutte le telecamere presenti nel magazzino di Cividate sono state approvate dall’ispettorato territoriale di Bergamo».

Il magazzino di Cividate ha una superficie di oltre 180mila mq, le 437 telecamere interne coprono le aree a maggiore rischio di furti o danneggiamenti, cioè aree in cui vengono stoccati e movimentati i prodotti.

Il riferimento ai «singoli lavoratori»

«Le attività vengono assegnate ai lavoratori sulla base di un sistema di rotazione delle mansioni che tiene in considerazione l’esperienza lavorativa, le abilitazioni ottenute e le attività svolte in un determinato arco di tempo, al fine di bilanciare al meglio i carichi di lavoro - spiegano -. All’uscita dei nostri magazzini sono previsti controlli a tutela dei prodotti custoditi all’interno mediante metal detector, come avviene nella maggior parte degli esercizi commerciali. I controlli vengono effettuati esclusivamente sugli oggetti, non viene effettuata alcun tipo di perquisizione personale. Inoltre Amazon comunica ai propri dipendenti regole e raccomandazioni circa gli oggetti che è consentito portare all’interno del magazzino; per i lavoratori che rispettano tali regole, i controlli in uscita non superano in totale il tempo massimo di un minuto».

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