
Economia / Bergamo Città
Mercoledì 26 Marzo 2025
Casa, spesso tariffe salatissime
per chi fa «pronto intervento»
IL CASO. In aumento le segnalazioni di chi ha pagato cifre molto alte per riparazioni semplici. Busi (Adiconsum): «Cercare professionisti seri».

In linea con molte altre sedi Adiconsum italiane, anche l’associazione consumatori della Cisl di Bergamo lancia l’allarme sugli alti costi applicati da tante realtà operanti nel settore «casa» che rispondono alla voce «Pronto intervento». Detto subito che non si può fare di ogni erba un fascio (nella maggioranza dei casi, fortunatamente, il tecnico legato ad una associazione fa un buon lavoro, richiedendo un compenso corretto), è altrettanto vero che, spiega Mina Busi, recentemente riconfermata presidente di Adiconsum Bergamo, «sono in aumento le segnalazioni da parte di persone che lamentano di aver pagato a prezzi molto elevati e spesso ingiustificati, anche delle semplici riparazioni che riguardano, per citare solo gli esempi più comuni, perdite di acqua da un rubinetto o lo scarico del water che non funziona, la serratura della porta blindata per poter rientrare in casa, il cambio di una semplice guarnizione (a detta dell’operatore, quasi sempre introvabile), una tapparella rimasta incastrata, il condizionatore che smette di funzionare, così come capita per la lavatrice o la lavastoviglie, spesso nei momenti meno opportuni (ma l’elenco dei guasti potrebbe continuare all’infinito).
Una serratura pagata 14 volte il suo valore
L’ultima segnalazione, ad esempio, ha riguardato la sostituzione di una serratura, pagata addirittura 14 volte il suo valore. E davanti a cifre da capogiro rispetto all’intervento o alla sostituzione, diventa un’impresa anche farsi rilasciare la fattura». Per carità, gli imprevisti, per definizione, sono completamente improvvisi ed impossibili prevenire, e quindi un pronto intervento, soprattutto quando il tecnico di fiducia è impossibilitato ad intervenire, aiuta a risolvere un brutto problema: a patto però che abbia un costo corretto. Nessuno non vuole pagare il giusto compenso a chi interviene (a maggior ragione se ciò accade nel weekend) «ma spesso questa tipologia di interventi ha costi molto elevati – prosegue Mina Busi -, pari a centinaia e centinaia di euro, che salgono a cifre folli (nell’ordine di oltre mille o migliaia di euro) per interventi certamente più impegnativi, ma che non giustificano assolutamente le richieste economiche dei tecnici intervenuti nella propria abitazione. Se da un lato stiamo assistendo (per diverse società e tecnici) ad una diminuzione del costo per l’uscita del tecnico, dall’altro il conto complessivo finale è sempre comunque più salato».
Consigli per evitare sorprese
La numero uno di Adiconsum Bergamo elenca i consigli principali: informarsi il più possibile sul problema per cercare di capire di cosa si tratta e cercare on line il costo di eventuali pezzi di ricambio; rivolgersi sempre a professionisti qualificati e certificati; chiedere sempre l’invio di un preventivo durante la chiamata di pronto intervento, per avere un’idea della spesa con anticipo: se il tecnico rifiuta o dà solo indicazioni generiche, meglio chiamare un’altra persona, disposta a fare un preventivo completo inviando testimonianza fotografica del problema sorto; informarsi sulla possibilità di effettuare pagamenti pienamente tracciabili e, soprattutto, richiedere il rilascio di fattura: è un accorgimento utile nel caso sia necessario fare reclamo e per far valere la garanzia sul lavoro svolto; valutare, infine, se l’intervento è davvero urgente e se rientra nella copertura (consigliata) Rc famiglia o in quella del condominio.
«Contestare un conto già pagato è davvero difficile. La cosa migliore da fare è prevenire come meglio si può eventuali conti gonfiati, chiedendo quindi preventivi chiari»
Bisogna tener presente che, oltre al preventivo di massima, il professionista chiamato a domicilio del consumatore per effettuare lavori urgenti, prima di eseguire la riparazione deve fornire su carta le informazioni essenziali: nome, indirizzo, mail e telefono, oltre al costo complessivo dell’intervento, e alla fine del lavoro deve rilasciare al cliente una fattura. Inoltre, se il professionista fornisce anche servizi ulteriori rispetto a quelli specificatamente richiesti (ad esempio, installando beni diversi dai pezzi di ricambi necessari per effettuare la riparazione), deve concedere al consumatore il diritto di recesso da esercitare entro quattordici giorni sui beni supplementari. Come contestare il pronto intervento e il relativo costo. «Contestare un conto già pagato è davvero difficile – rimarca la numero uno di Adiconsum Bergamo -. La cosa migliore da fare è prevenire come meglio si può eventuali conti gonfiati, chiedendo quindi preventivi chiari. Bisognerebbe pagare solo dopo il rilascio di una ricevuta o di una fattura e saldare solo la cifra che corrisponde alle voci indicate il preventivo e accettate dal cliente. In caso di disaccordo sulle somme da pagare potrebbe nascere una controversia da risolvere ricorrendo alla mediazione obbligatoria ed eventualmente in Tribunale.
Segnalare le scorrettezze
Ogni comportamento scorretto va segnalato all’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm), perché di fatto il consumatore può trovarsi di fronte a situazioni ben più gravi di quello che abbiamo descritto. Ci sono ad esempio – osserva Mina Busi - sedicenti professionisti che chiedono in anticipo grosse somme di denaro senza poi fare il lavoro o senza restituire la differenza al consumatore. Ci sono anche casi di consumatori costretti a pagare con minacce e atteggiamenti aggressivi. In tutte queste ipotesi bisogna chiamare la polizia e segnalare l’azienda all’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Info: Adiconsum Bergamo, presso la sede della Cisl, in via Carnovali 88/A. Tel: 035.324580; e-mail: [email protected].
© RIPRODUZIONE RISERVATA