Economia / Valle Cavallina
Domenica 12 Dicembre 2021
Caro materie prime: vino, il conto più salato ma il Natale è salvo
Il prezzo medio, complice una vendemmia scarsa, potrebbe salire fino al 40% rispetto al 2020. Rota (Ascom): ma i rincari ora sarebbero ingiustificati.
Brindisi a rischio rincari a causa degli aumenti delle materie prime e dell’energia, che colpiscono anche il settore vitivinicolo. L’allarme è stato lanciato dall’Unione Italiana Vini, che sostiene come «i produttori siano costretti a rivedere i listini, a causa del boom di rincari, che influiscono per il 30% sul prodotto finito». Per il comparto si parla di una bolletta superiore al miliardo di euro. Sentite le aziende orobiche, i brindisi delle festività dovrebbero essere però extra rincari nella Bergamasca. Produttori, enoteche e distributori non nascondono la necessità di apportare aumenti a partire da gennaio, nell’ordine del 10 o 15%, ma Natale e Capodanno si salvano grazie alle annate già imbottigliate in cantina.
«I costi alle stelle riguardano tutto, dal vetro alle etichette, dai cartoni alle capsule, dai trasporti all’energia elettrica - rileva Paolo Castelletti, segretario generale dell’Uiv, che rappresenta l’85% dell’export italiano di vino -. Il prezzo medio, complice una vendemmia a bassi volumi sale in diversi casi a +40% rispetto allo scorso anno, con una bolletta supplementare per il settore superiore al miliardo di euro, cui si sommano le difficoltà nelle consegne. Per evitare una spirale al ribasso – conclude Castelletti - chiediamo massima attenzione da parte del governo nei prossimi su tassazione del lavoro, energia e costi fissi».
Sul fronte orobico dicembre non ha per ora riservato aumenti significativi. «Siamo in linea con i listini dello scorso anno – commenta Emanuele Medolago Albani, presidente del Consorzio di Tutela del Valcalepio -. Il nostro è un sistema virtuoso e anche durante la pandemia le aziende si sono attivate per servire i clienti privati grazie al commercio online e alle consegne a domicilio. Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad una ripresa dei consumi nella ristorazione e il vino rappresenta sempre di più l’ambasciatore del nostro territorio. Certo è, che la coperta è sempre più corta e assistiamo quotidianamente ad aumenti anomali delle materie prime e di tutto ciò che serve per il confezionamento del vino».
Anche il mondo della distribuzione conferma che per le prossime festività non sono stati applicati rincari «che per certi versi apparirebbero come ingiustificati – chiosa Giampietro Rota, presidente della 4R Group di Torre de’ Roveri e presidente del gruppo grossisti vino e bevande di Ascom Confcommercio Bergamo -. Il vino che vendiamo oggi, tranne rari casi, è stato infatti imbottigliato nei mesi scorsi, nel caso degli ultimi bianchi, o addirittura anni fa se parliamo di rossi strutturati. I costi aziendali sono cresciuti praticamente in tutti i settori e per il 2022 andremo probabilmente incontro ad aumenti tra il 10 e il 15 per cento».
Le preoccupazioni sono legate anche alle consegne. «I prezzi dei vini in vendita non sono aumentati – rileva Luca Castelletti della storica Enoteca Al Ponte di Ponte San Pietro -. I problemi arrivano invece da logistica e approvvigionamento, tanto che spesso andiamo a recuperare il prodotto direttamente in deposito, in modo da accelerare la fornitura».
Nel frattempo le aziende vitivinicole bergamasche hanno registrato un incremento di ordini rispetto allo scorso anno. «Siamo contenti perché abbiamo iniziato già da ottobre, con un ottimo lavoro per la regalistica di Natale – commenta Angelica Cuni del Cipresso di Scanzorosciate -. Per i prossimi mesi occorre tenere sotto controllo i costi dell’attività, programmando per tempo gli acquisti».
«Non abbiamo applicato aumenti in vista delle feste, anche per andare incontro ai nostri clienti – afferma Franco Plebani dell’azienda Il Calepino di Castelli Calepio -. Per il 2022 prevediamo invece un adeguamento attorno al 10%».
Per le festività non mancano le promozioni. «Dopo la pandemia abbiamo deciso di agevolare i nostri clienti – conferma Angelo Tallarini dell’omonima azienda vitivinicola di Gandosso -. Applichiamo scontistiche sull’asporto e consegna omaggiata, anche per agevolare festività che molti trascorreranno a casa».
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