Bonus mobili anche per chi acquista l’arredo all’estero

LA MISURA. Proroga fino a fine anno: concesso a chi sostituisce la caldaia. Prevista la detrazione Irpef del 50% pure per i grandi elettrodomestici.

Il bonus mobili (prorogato in misura ridotta fino a fine anno) è concesso anche per chi ha sostituito la caldaia o ha acquistato l’arredamento all’estero. Il chiarimento arriva dall’Agenzia Entrate, che specifica come nel primo caso la sostituzione della caldaia, così come l’installazione o l’integrazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore, rientra tra gli interventi di manutenzione straordinaria, restando comunque ben inteso che la sostituzione deve produrre un risparmio energetico rispetto alla situazione preesistente. Per quanto concerne invece l’acquisto di mobili fuori dai confini italiani, si ha comunque diritto alla detrazione documentando la spesa con fattura, pagando (come in tutti i casi) con carta di credito o di debito e producendo la stessa documentazione prevista per gli acquisti effettuati in Italia.

Detrazione che non passa agli eredi

Non è invece previsto il trasferimento agli eredi della detrazione non utilizzata (in tutto o in parte) delle spese sostenute da un contribuente deceduto per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La data di pagamento con le carte è individuata nel giorno di utilizzo delle stesse (indicato nella ricevuta di transazione) e non nel giorno di addebito sul conto corrente. L’utilizzo del bonus non è invece possibile se si paga con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.

In cosa consiste il bonus

Il bonus consiste in una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto (ad oggi entro il 31 dicembre 2024) di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio, sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali. L’intervento deve essere iniziato a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici. Pur scesa a 5mila euro rispetto ai tetti degli scorsi anni (8mila nel 2023, 10mila nel 2022), la spesa massima su cui utilizzare l’agevolazione per l’anno in corso rimane comunque significativa nel bilancio economico familiare. La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche) e spetta unicamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio. Nel caso quindi le spese per ristrutturare l’immobile siano state sostenute soltanto da uno dei coniugi e quelle per l’arredo dall’altro, il bonus non spetta a nessuno dei due. Si ha invece diritto al bonus quando il contribuente ha scelto di cedere il credito.

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