Bonus di 60 euro ai 134 dipendenti contro il caro energia
L’iniziativa. La Technix, azienda di Grassobbio, ha deciso di contribuire con un gesto concreto per aiutare le famiglie dei suoi dipendenti in un momento difficile.
L’assunto non fa una piega: «Impattano meno 8 mila euro sui conti dell’azienda che 60 euro sui bilanci familiari». Da qui la decisione di erogare 60 euro netti in busta paga a ciascuno dei suoi 134 dipendenti, come bonus una tantum contro il caro energia.
Aniello Aliberti, presidente della Technix di Grassobbio, ha compiuto un lavoro certosino in vista di questa misura. Bollette dei propri lavoratori alla mano, ha constatato l’entità degli aumenti della luce, che, confrontando l’ultimo bimestre disponibile di quest’anno con quello dello stesso periodo del 2021, «mediamente oscillano tra i 50 e gli 80 euro», spiega Aliberti. Una volta chiusa questa fase, ha deciso di distribuire proprio in questi giorni un contributo di 60 euro ai dipendenti, per una somma totale, a carico dell’azienda, di circa 8 mila euro. Ad essere coinvolti non sono solo i lavoratori della Technix, realtà metalmeccanica attiva nel medicale (unità mobili per la radiografia e la fluoroscopia), ma anche quelli delle altre due società del gruppo: la Imd Generators (realizzazione della componente radiologica di sistemi medicali o di controllo industriale) e la Intermedical (apparecchiature mediche a raggi X), tutte con sede a Grassobbio.
Possibile replica
Aliberti non esclude che l’iniziativa possa ripetersi: «Se gli aumenti dovessero persistere, replicheremo l’erogazione anche nei bimestri successivi. A gennaio valuteremo la situazione e, nel caso, procederemo con un’altra tranche». Pur non trattandosi di imprese energivore, perché «non abbiamo macchine utensili o forni da far funzionare», le tre aziende hanno comunque risentito del balzo dei costi energetici, con un rincaro che si è attestato intorno al 70%.
Ma in questo caso l’obiettivo è «andare incontro ai dipendenti, così come abbiamo fatto con il bonus libri, erogando 100 euro per ogni figlio in età scolastica dei nostri collaboratori», precisa il presidente Aliberti.
In vista, per il gruppo bergamasco c’è un traguardo ambizioso, ovvero lo sbarco in Borsa. «Stiamo proseguendo il discorso quotazione - afferma Aliberti -: abbiamo completato il team di advisor per l’Ipo e stiamo procedendo per presentarci a marzo all’Ega Euronext (l’ex segmento Aim, che offre un percorso di quotazione calibrato sulla struttura delle piccole e medie imprese, basandosi sulla figura centrale di un consulente, ndr)». Aliberti aggiunge: «Presentiamo la domanda con l’obiettivo di quotarci per arrivare al suono della campanella a giugno dell’anno prossimo».
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