
Economia / Bergamo Città
Mercoledì 22 Gennaio 2025
Blue tongue, al via le vaccinazioni: in Lombardia in arrivo 155mila dosi
ZOOTECNIA. In Lombardia sono in arrivo 155mila dosi per vaccinare contro la «Blue tongue» (lingua blu) il maggior numero di capi ovicaprini e bovini in tutta la regione.
Sarà una vera corsa contro il tempo per non farsi trovare impreparati in vista della prossima stagione estiva, visto che lo scorso agosto i casi della malattia avevano bloccato il calendario delle mostre zootecniche.
Dopo che lunedì l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Beduschi, ha annunciato la novità durante un incontro sul territorio lecchese, da fonti regionali trapela che si è conclusa la gara di acquisto delle dosi vaccinali. Ora l’inizio del piano vaccinale è subordinato all’approvazione dello stesso da parte del ministero competente, tenendo presente che i tempi sono abbastanza stretti in vista della stagione estiva, nella quale gli animali sono soggetti a spostamenti.
Lo scorso agosto i casi della malattia avevano bloccato il calendario delle mostre zootecniche
I 155mila vaccini serviranno innanzitutto per proteggere obbligatoriamente i capi ovini dalla febbre catarrale, a cui seguiranno caprini e bovini su base facoltativa. Ad oggi in Bergamasca i numeri indicano una popolazione bovina intorno ai 122mila animali, che si sommano a 65.500 ovicaprini (46mila ovini e 19.500 caprini).
«La vaccinazione contro la Blue Tongue è un passo fondamentale per tutelare il nostro patrimonio zootecnico e salvaguardare il lavoro dei nostri allevatori»
«La vaccinazione contro la Blue Tongue – sottolinea il presidente di Coldiretti Bergamo, Gabriele Borella – è un passo fondamentale per tutelare il nostro patrimonio zootecnico e salvaguardare il lavoro dei nostri allevatori. Si tratta di un risultato importante, che arriva dopo un intenso dialogo tra Coldiretti e Regione Lombardia per mettere al riparo il comparto dalla diffusione delle epidemie. L’attività vaccinale – evidenzia Coldiretti Bergamo – ha un’importanza strategica per prevenire l’infezione e mette al riparo le aziende agricole dai danni economici che deriverebbero se la malattia dovesse dilagare sul territorio. Anche in questo caso – afferma Borella – è centrale il ruolo svolto dai nostri servizi veterinari, non solo per quanto riguarda la somministrazione dei vaccini, ma anche per l’azione di sorveglianza sanitaria che svolgono».
La lingua blu non colpisce l’uomo e non infetta latte e carne, semmai un calo della produzione fino alla morte degli animali con danni significativi per le aziende
«Non colpisce l’uomo»
Le associazioni ribadiscono peraltro che la lingua blu non colpisce l’uomo e non infetta latte e carne, semmai un calo della produzione fino alla morte degli animali con danni significativi per le aziende. Anche Confagricoltura Bergamo esprime il suo apprezzamento per la campagna vaccinale contro la Blue Tongue. «Riconosciamo l’importanza di questa iniziativa per la protezione del patrimonio zootecnico provinciale – fa presente il vicedirettore Francesco Tassetti -. La vaccinazione rappresenta uno strumento essenziale per salvaguardare la salute degli animali, ridurre le perdite economiche e garantire la sostenibilità delle aziende agricole. Confagricoltura invita gli allevatori a partecipare attivamente alla campagna, contribuendo così al controllo efficace della malattia, auspicando che il costo non gravi sulle tasche degli agricoltori».
© RIPRODUZIONE RISERVATA