Economia / Bergamo Città
Martedì 13 Febbraio 2024
Bergamo, crescono gli incidenti mortali sul lavoro: da 17 a 22
PATRONATO ACLI. I dati relativi al 2023 e resi noti dall’Inail dimostrano come nella nostra provincia sia in controtendenza rispetto alla media nazionale e crescano non solo gli incidenti mortali, ma anche infortuni e malattie professionali.
I dati complessivi del 2023 forniti in questi giorni dall’Inail, seppur provvisori, evidenziano per la nostra provincia un lieve aumento sia delle denunce di infortunio (13.450, con un incremento dello 0,7% rispetto al 2022) sia delle denunce di malattia professionale, che nell’anno 2023 sono state 1004, circa un 6% in più rispetto allo stesso periodo del 2022.
Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, del sistema nervoso e dell’orecchio rimangono le prime tre malattie professionali denunciate, anche nel 2023. La situazione diventa ancor più preoccupante considerando le segnalazioni provenienti dai nostri sportelli a livello territoriale.
Gli incidenti mortali in crescita
Nel corso del 2023, 22 persone hanno perso la vita sul luogo di lavoro in provincia di Bergamo, registrando anche in questo caso un aumento rispetto al periodo gennaio-dicembre 2022, dove si erano registrati 17 casi mortali (+29,5%).
Dati, per quanto riguarda gli infortuni e gli infortuni mortali, in controtendenza rispetto a quelli a livello nazionale, dove si registra un lieve miglioramento (rispettivamente -16,1% rispetto al 2022 per gli infortuni e -4,5% per i casi mortali).
«Nonostante una significativa percentuale di lavoratori sia consapevole che ogni attività lavorativa possa comportare rischi e potenzialmente causare infortuni o malattie professionali, sono davvero pochi coloro che dimostrano conoscenza dei propri diritti e delle opportunità di tutela offerte dall’assicurazione Inail, - dichiara il direttore provinciale del Patronato Acli di Bergamo, Massimiliano Bragaglio -. In alcuni casi, questa mancanza di consapevolezza può portare a nascondere e quindi a non segnalare al medico o al pronto soccorso eventi minori che, seppur non generanti conseguenze significative, comportano comunque giorni di assenza dall’attività lavorativa. Inoltre, notiamo che, nella maggior parte dei casi, il lavoratore possiede una conoscenza appena sufficiente del fatto che, nell’ambito dell’inail siano previsti indennizzi economici a titolo risarcitorio per gli eventi lesivi».
È sempre utile ricordare che l’assicurazione obbligatoria Inail, oltre alle prestazioni economiche come l’indennità giornaliera per i giorni di assenza dal posto di lavoro, oppure la rendita diretta mensile, come anche ulteriori tipologie di prestazioni economiche, comprende anche altri ambiti di intervento. Questi includono prestazioni sanitarie, protesiche, riabilitative, nonché una gamma di interventi finalizzati al reinserimento nella vita lavorativa e sociale, e anche nella sfera familiare.
«È proprio partendo da queste considerazioni - aggiunge il Direttore Bragaglio - che il Patronato ACLI ha identificato nella diffusione della conoscenza della tutela INAIL uno degli asset strategici per l’anno 2024, con un particolare focus a partire dai sui nostri sportelli locali e la sua estensione ai canali web e social. L’obiettivo è promuovere una maggiore consapevolezza dei potenziali rischi generati dall’attività lavorativa, con un approccio volto alla protezione, anche in un’ottica preventiva. La nostra azione di sensibilizzazione sociale, dalla comunicazione alla tutela dei diritti, sarà rivolta a tutti, con una particolare cura ai lavoratori infortunati e tecnopatici, compresi quelli già riconosciuti dall’INAIL».
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