Bcc, Azzi boccia la fusione Treviglio - Carate Brianza

CASSA RURALE. Il presidente della Federazione Lombarda Bcc boccia la fusione: «Dobbiamo preservare la nostra biodiversità, l’unicità del nostro modello profondamente legato ai territori e alle comunità di riferimento». «Il risultato finale? L’incorporazione della Treviglio, che ha 21 mila soci».

Dal presidente della Federazione Lombarda Bcc Alessandro Azzi, arriva la «bocciatura» al progetto di fusione tra la Cassa rurale di Treviglio e la Bcc di Carate Brianza che dovrebbe arrivare a compimento entro fine anno. «Lo dico con dispiacere – sono le parole del presidente durante la conferenza stampa di venerdì 13 settembre – perché ad entrambe le banche sono molto legato, ma ritengo che è un’operazione di cui non ravvedo la necessità anche alla luce dei buoni risultati delle semestrali appena presentati: si verrebbe a creare un’aggregazione rilevante che va a incidere su due territori molto differenti dove operano altre banche di credito».

«Il risultato finale – rivela Alessandro Azzi (Federcasse Lombardia) – prevede l’incorporazione della Treviglio, oltre 21 mila soci, nella Bcc brianzola (6.500 soci)».

«Noi dobbiamo preservare la nostra biodiversità, l’unicità del nostro modello profondamente legato ai territori e alle comunità di riferimento» prosegue Azzi. Il risultato finale, rivela poi Azzi, prevede «l’incorporazione della Treviglio, oltre 21 mila soci, nella Bcc brianzola (6.500 soci)». Si riproporrebbe, in sostanza, per il modello recentemente sperimentato con la Bcc Milano che ha incorporato la Bergamo e Valli. O quello più famoso di Intesa Sanpaolo e Ubi. Il presidente Azzi poi aggiunge: «Non faccio una battaglia antistorica, non sono pregiudizialmente contrario alle aggregazioni, ma rispetto al passato, quando abbiamo assistito a operazioni un po’ troppo “estemporanee” è arrivato il momento di una maggiore riflessione sul nostro modello e il nostro futuro».

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