Bassista dei Rolling Stones «stregato» dai capi Back Label: nasce un’alleanza

L’INCONTRO. Darryl Jones ha conosciuto i prodotti super sostenibili dell’azienda di Bergamo. Partnership per creare un’edizione limitata di magliette che ripercorrono la sua carriera.

Tutto è cominciato al Beverly Wilshire, dove è stato girato «Pretty Woman». È in questo hotel californiano della catena Four Seasons che Darryl Jones, il bassista dei Rolling Stones (che ha preso il posto di Bill Wyman, ritiratosi dalla band), ha scoperto i prodotti di Back Label, impresa bergamasca specializzata in abbigliamento sportivo e per il tempo libero in fibre naturali (cotone biologico, lana, cashmere, ma anche bambù, proteine del latte, alghe ed eucalipto) venduti in tutto il mondo nelle boutique di spa e alberghi a cinque stelle.

Un colpo di fulmine per Jones, che qualche tempo dopo ha ritrovato anche in un resort Mandarin e in un Aman il marchio che lo aveva stregato. È stato allora che il musicista ha deciso di contattare l’azienda di vicolo San Giovanni che firma co-brand anche con Chenot, Villa d’Este e Villa Passalaqua di Moltrasio, sul lago di Como, miglior albergo al mondo 2023 per la classifica del The World’s 50 Best Hotels.

Nel piccolo atelier fra la ex caserma Montelungo e il parco Marenzi, nel pieno centro di Bergamo, lavorano undici dipendenti su una linea produttiva con quattro operatrici, taglio automatico e dipartimenti di stampa e ricerca e sviluppo, con un risultato di fatturato aggregato 2023 di circa 1,7 milioni di euro e margini di tutto rispetto. Dopo un primo incontro con l’azienda nel 2022, in questi giorni Darryl Jones è di nuovo a Bergamo per dare corpo a una partnership con Back Label, che tre anni fa ha anche ottenuto l’ambita certificazione B Corp, rilasciata solo ad aziende che rispondono ad alti standard di responsabilità sociale e ambientale.

Una carriera da star

«L’idea è realizzare un’edizione limitata e numerata di magliette in cotone Supima con immagini che ripercorrono la brillante carriera di Darryl», racconta il fondatore di Back Label, Filippo Perricone. E in effetti Jones, classe 1961, originario di Chicago, nel 1983 si è unito al gruppo di Miles Davis, ha poi collaborato con jazzisti del calibro di Herbie Hancock, Mike Stern, John Scofield, ma anche con stelle del pop e del rock come Peter Gabriel, Madonna, Cher, Eric Clapton e Sting, con il quale ha inciso il primo disco da solista dopo l’addio ai Police.

Quando Bill Wyman ha deciso di lasciare gli Stones nel 1992, pochi mesi dopo Jones è stato ingaggiato da Mick Jagger & Co. Questa di Back Label con Darryl Jones segue un’altra collaborazione di successo con Nelson Makamo, artista sudafricano di grande talento che ha saputo attrarre l’attenzione di Jay Z e Oprah Winfrey, per il quale l’impresa bergamasca ha realizzato una serie limitata di 1.250 t-shirt distribuite nelle gallerie d’arte e numerate come litografie. «Con Jones creeremo anche una serie di sciarpe in cachemire con stampa jacquard», aggiunge Perricone, orgoglioso di guidare «una realtà di nicchia che però ha la grande forza di riuscire a legarsi sia a stelle del mondo dell’ospitalità sia ad artisti di grande valore».

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