![Turisti in un bar di Città Alta. Il centro storico di Bergamo non risente della crisi del settore della ristorazione vista l’alta affluenza di visitatori Turisti in un bar di Città Alta. Il centro storico di Bergamo non risente della crisi del settore della ristorazione vista l’alta affluenza di visitatori](https://storage.ecodibergamo.it/media/photologue/2024/2/28/photos/cache/bar-in-crisi-il-format-classico-nel-2023-spente-90-insegne-_bzz2qZe_v3_large_libera.webp)
Economia / Bergamo Città
Giovedì 29 Febbraio 2024
Bar, in crisi il format classico: nel 2023 spente 90 insegne, 362 dal 2019
IL REPORT. Sono 7.105 le imprese bergamasche nel mondo della ristorazione. Soffrono i bar tradizionali, frena l’avanzata dei ristoranti, crescono i locali multitasking o specializzati. In aumento catering e mense: +5,5%. È quanto emerge dallo studio di Confcommercio Bergamo.
![Turisti in un bar di Città Alta. Il centro storico di Bergamo non risente della crisi del settore della ristorazione vista l’alta affluenza di visitatori Turisti in un bar di Città Alta. Il centro storico di Bergamo non risente della crisi del settore della ristorazione vista l’alta affluenza di visitatori](https://storage.ecodibergamo.it/media/photologue/2024/2/28/photos/cache/bar-in-crisi-il-format-classico-nel-2023-spente-90-insegne-_bzz2qZe_v3_large_libera.webp)
I servizi di ristorazione presenti in provincia di Bergamo al 31 dicembre 2023 sono 7.105. In un anno – da fine 2022 a fine 2023 – si sono persi 90 bar (-2,8%) e 42 ristoranti (-1,1%) mentre sono cresciuti di 19 unità (+ 5,5%) i servizi di preparazione pasti (mense, catering, banqueting e dark kitchen, cucine che fanno solo asporto). Dal 2019 al 2023 i bar hanno perso 362 imprese (-10,5%), i ristoranti hanno guadagnato 88 insegne (+2,5%) e i servizi di fornitura pasti 79 aziende (+27,5%). Sono i principali dati emersi dall’ultimo Osservatorio Cruscotto Dataviz (al IV trimestre 2023) su elaborazione dati Infocamere Fipe-Confcommercio Bergamo.
La crisi dei bar
Numeri che indicano un cambiamento in atto. Il bar tradizionale è da anni in difficoltà non solo nei piccoli paesi, dove il rischio è la desertificazione dopo la chiusura anche dei negozi, ma anche nei centri più grandi e in città. Funzionano bene, invece, ibridazioni e contaminazioni: panifici con bar e bar ristoranti, ristoranti- pasticcerie, pasticcerie- catering. Vince il modello flessibile e multitasking che sa diversificare l’offerta a seconda della fascia oraria o della clientela per soddisfare una domanda quanto più ampia possibile.
Crescono locali etnici e da asporto
Negli ultimi anni si è definitivamente affermata la cucina e i ristoranti fusion, da poke e kebab per la somministrazione e asporto, ai sushi bar e ristoranti, ai locali etnici. Se il trend dei bar è lineare e sempre negativo, i ristoranti sono cresciuti negli ultimi anni, ma da due a questa parte (con particolare accentuazione nel 2023) stanno subendo un calo dovuto alla crisi economica e finanziaria (prima con l’energia poi il caro mutui) che sta portando a un inevitabile crollo dei consumi. L’unico segmento che cresce – a seguito della esternalizzazione del servizio dalle imprese pubbliche e private e della tendenza a produrre piatti pronti – è quello legato alle mense, catering e banqueting che aumenta anno dopo anno.
Imprese femminili in aumento
Le imprese femminili dei servizi della ristorazione a Bergamo sono 1.845, pari al 32%, e sono in percentuale più alte del totale della Lombardia, 27% e dell’Italia 28%. Le imprese straniere, 1.085, sono il 18% del totale, dato inferiore al dato lombardo 23% e superiore al dato nazionale 13%. I bar sono nella maggior parte di piccola dimensione, oltre il 70% rientra nella categoria delle microimprese (fino a 3 addetti). I ristoranti hanno per quasi il 50% tra i 4 e i 9 dipendenti. Il 20% ha fino a 3 addetti e un altro 20% ha più di 10 dipendenti.
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