Economia / Hinterland
Giovedì 10 Ottobre 2024
Avviata la raccolta delle olive, «s’annuncia una buona annata»
OLIO. Sia nel Sebino che in pianura previsioni per una qualità soddisfacente. Frantoi in apertura: sono centinaia i conferitori tra agricoltori e hobbisti.
Sul Sebino si preannuncia un’annata di buon raccolto delle olive e una produzione soddisfacente. «Non eccezionale, ma buona rispetto allo scorso anno. Le drupe sono belle e sane e il temuto insetto, la mosca dell’olivo capace di minare i frutti, per fortuna non ha fatto danni», dice il presidente dell’Associazione olivicoltori del Sebino bergamasco, Valentino Ghirardelli, che raggruppa oltre 250 iscritti di cui l’85% hobbisti. Ma ci sono altri olivicoltori indipendenti che si dedicano alla coltivazione di uliveti.
Le aziende agricole che commercializzano l’olio evo sono poco più di una decina tra il basso e l’alto lago d’Iseo. Dai primi anni ‘90, quando nacque l’associazione, sono state messe a dimora circa 25 mila piante di olivo con una capacità produttiva media di 3 mila quintali di cui 300 quintali di olio evo. Mentre la produzione bresciana, lago e Franciacorta, copre il 70% rispetto al 30% del territorio bergamasco.
Ma le politiche di coltivazione dell’ulivo e della sua diffusione oltre ad essere finalizzate a fornire un prodotto di qualità ai consumatori, contribuiscono in maniera incisiva al mantenimento e alla salvaguardia dei territori.
A metà ottobre inizierà la raccolta dei tre cultivar più diffusi in questo bacino: leccino, pendolino, frantoio e sbresa, quest’ultima una varietà locale
«Nella bottiglia d’olio evo del Sebino c’è anche questo valore aggiunto - sottolinea il vicepresidente Silvestro Danesi. - A metà ottobre inizierà la raccolta dei tre cultivar più diffusi in questo bacino: leccino, pendolino, frantoio e sbresa, quest’ultima una varietà locale. La molitura viene eseguita da diversi frantoi, di Sulzano, Marone, Capriolo, Scanzorosciate e Franciacorta, in grado di soddisfare le richieste degli olivicoltori con i quali vengono programmate le giornate di conferimento delle olive che devono essere frante entro 24 ore dopo essere state raccolte. Gli olivicoltori di Montisola,, che ha un patrimonio olivicolo di 18 mila piante, dal 2021 dispongono di un modernissimo frantoio acquistato grazie ad un contributo della Regione Lombardia integrato da fondi comunali».
A Scanzorosciate
E a proposito di frantoi, lunedì prossimo 14 ottobre ripartirà anche l’attività di quello storico bergamasco a Scanzorosciate, presso l’azienda agricola l Castelletto. Il frantoio, gestito dalla cooperativa «Olivicoltori bergamaschi» che è composta di 74 soci tra agricoltori e hobbisti, è l’unico riferimento nella nostra provincia per la molitura e serve perlopiù hobbisti e produttori di medie dimensioni. La frangitura, ormai da qualche anno, avviene con una macchina tecnologicamente avanzata che da questa stagione è certificata anche per la lavorazione di olive biologiche. L’attività del frantoio è gestita dai tre giovani soci: Marco Pedrinola, Luca Ferretti, Matteo Ghilardi. «È importante prenotare la molitura, prima della raccolta delle proprie olive, – spiega il presidente della cooperativa, Vittorio Capitanio -; il servizio si attiva previo appuntamento per garantire la qualità del prodotto. Le olive dovranno pervenire al frantoio in cassette di plastica, sane e defogliate; diversamente, gli operatori si riservano la facoltà di non procedere alla lavorazione delle stesse, per garantire elevati standard qualitativi.
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