Auto, il ritorno delle vendite con le Km zero: l’usato avanza

Immatricolazioni. Agosto in crescita dopo oltre un anno di cali consecutivi. Elettrico fermo e prospettive difficili.

Dopo oltre un anno di cali consecutivi, torna un po’ di sereno per il mercato dell’auto: a Bergamo e provincia è stato del 2,9% l’incremento di agosto rispetto allo stesso mese del 2021. Più alta la crescita a livello nazionale (+9,9%), supportata però dalle immatricolazioni dei noleggiatori.

Gli aumenti del costo dell’energia pesano. Se prima si risparmiava ora il rifornimento costa quasi come la benzina. E poi c’è il problema delle infrastrutture di ricarica, ancora inadeguate. Se a questo si aggiunge che un’elettrica costa più o meno il doppio di una a motore termico, si spiega il freno all’acquisto

«La variazione in aumento del mese scorso – precisa Paolo Ghinzani, presidente del gruppo Concessionari Ascom Bergamo e direttore di Ghinzani Group – è dovuta all’incremento delle immatricolazioni dei noleggiatori e ai kilometro zero. Per i privati la situazione non è cambiata molto rispetto all’anno scorso. In particolare, l’elettrico è fermo. Gli aumenti del costo dell’energia pesano. Se prima si risparmiava ora il rifornimento costa quasi come la benzina. E poi c’è il problema delle infrastrutture di ricarica, ancora inadeguate. Se a questo si aggiunge che un’elettrica costa più o meno il doppio di una a motore termico, si spiega il freno all’acquisto. L’aumento dell’inflazione fa la sua parte e la gente deve fare delle scelte».

«Retromarcia per l’elettrico»

Il quadro resta quindi incerto e le vendite, pur migliorate in agosto, da inizio dell’anno sono inferiori allo stesso periodo 2021 in Bergamasca e preoccupa questa retromarcia delle auto elettriche. Ad agosto ne sono infatti state immatricolate a Bergamo 42 contro le 86 dell’anno scorso (-51,2%). Neanche le ibride elettriche plug-in se la sono passata bene: da 50 sono scese a 28 (-44%). Buono il risultato delle ibride elettriche (Hev, senza spina di ricarica), che crescono da 324 a 390 (+20,4%). Respirano le benzina (+14,3%), in pari le diesel (+0,8%).

«L’usato invece sta andando molto bene - sottolinea invece Loreno Epis, presidente degli Autosalonisti di Ascom Bergamo e titolare dell’omonima rivendita di auto di Scanzorosciate -. Ad agosto 2021 a livello nazionale ci sono stati 200mila passaggi di proprietà, quest’anno nello stesso mese 283mila. E nei primi 8 mesi le auto usate passate di mano sono state 3 milioni (contro i 2,2 del 2021, dato Aci). Il rapporto è ormai di una vettura nuova contro 4 usate. Giocano a favore dell’auto di seconda mano l’immediata disponibilità e i prezzi più bassi».

Sul proseguo della stagione però Epis la vede «molto male. In questi giorni c’è poca affluenza negli autosaloni, ma il periodo pre-elezioni è sempre stato fiacco. Poi la gente si scontra con il rincaro delle bollette e l’aumento dell’inflazione; le spese dell’auto vengono rinviate».

Cambiamenti difficili nel breve

«Da qui a fine anno – conferma Ghinzani – non credo che la situazione potrà cambiare. Le Case automobilistiche hanno necessità di abbassare il tetto delle emissioni per non superare il livello di CO2, con valori entro i 95 g/Km, pena l’irrogazione di pesanti penali. Pertanto, è ipotizzabile che imporranno ai concessionari di targare auto che poi verranno immesse sul mercato come Km zero». I costruttori hanno anche aumentato i prezzi delle auto dotate di motore termico, per coprire maggiormente gli investimenti necessari per implementare le fabbriche per le vetture elettriche. «Un’auto a benzina o diesel che prima poteva costare 15mila euro – conclude il presidente dei concessionari Ascom - ora viene venduta a 20mila euro. Le Case automobilistiche costruiscono meno e vogliono aumentare i margini di vendita. E i concessionari vanno in difficoltà».

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