Aumento di capitale
di Intesa per l’Ops Ubi

Deciso dal Cda: era un passaggio obbligato. Attesa per il verdetto Ivass, giovedì 18 giugno audizioni Antitrust.

Un passo scontato ma che andava confermato: ieri il Cda di Intesa Sanpaolo ha deliberato, in esecuzione della delega conferita dall’assemblea straordinaria del 27 aprile, l’aumento di capitale legato all’Offerta pubblica di scambio preventiva avente ad oggetto la totalità delle azioni ordinarie di Ubi Banca.

In relazione alla delibera di aumento del capitale, spiega una nota della banca, il Cda di Intesa ha anche provveduto a fornire, in conformità alla vigente normativa, la descrizione dei beni oggetto di conferimento per i quali non si è fatto luogo alla relazione; il valore ad essi attribuito, la fonte di tale valutazione e il metodo di valutazione; la dichiarazione che tale valore è almeno pari a quello attribuito ai beni al fine della determinazione di capitale sociale e dell’eventuale sovrapprezzo. L’aumento prevede l’emissione di massime 1.945.284.755 azioni ordinarie di Intesa, sulla base del rapporto di scambio di 1,7 azioni ordinarie di Intesa di nuova emissione per ciascuna azione Ubi conferita, per un ammontare di capitale sociale pari a 0,52 euro per ogni azione di nuova emissione e quindi per un ammontare massimo di capitale sociale di 1,01 miliardi di euro. Il Cda dovrà procedere alla determinazione del sovrapprezzo.

La delibera segue l’autorizzazione della Bce rilasciata il 2 giugno in merito alle modifiche statutarie di Intesa connesse al suddetto aumento di capitale, nonché alla computabilità delle azioni da emettersi in tale contesto tra i fondi propri di Intesa quale capitale primario di classe 1.

Calendario fitto di eventi

Forse già oggi intanto è atteso il «verdetto» emesso dall’Ivass, l’Autorità che vigila sul mercato assicurativo e che ha ormai ultimato la sua analisi, mentre all’inizio della prossima settimana potrebbe arrivare anche il pronunciamento della Consob.

Infine, dopo che le parti hanno presentato nuove memorie e documentazioni all’Antitrust, già domani dovrebbero tenersi le audizioni finali dei soggetti che ne faranno richiesta con tanto di contraddittorio, step al termine dei quali l’Authority di Roberto Rustichelli che vigila sulla concorrenza si prenderà circa un mese per la decisione definitiva. A questo punto diventa sempre più probabile che Intesa possa rinviare il lancio sul mercato della propria Offerta di scambio a settembre, dopo tutte le autorizzazioni e un periodo volatile in Borsa come agosto.

A proposito di Piazza Affari, ieri a Milano sia Ubi che Intesa hanno chiuso con forti rialzi, un po’ come tutto il comparto bancario. Ubi ha chiuso con un +4,96% a 2,88 euro, mentre Intesa è finita appena più sotto, con un +4,46% a 1,6992 euro.

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