Assegno unico, rallentamenti per l’Isee. «Scadenza vicina: disagi per le famiglie»

INPS. Ritardi legati ad aggiornamenti software. Entro fine mese il rinnovo o si scende al minimo. I Caf: gli arretrati si recuperano, ma per molti nuclei si tratta di cifre rilevanti che servono subito.

La scadenza era nota, l’inghippo no. Quest’anno, le tempistiche per ottenere l’Isee sono più lunghe: questioni legate all’aggiornamento di alcuni software e al flusso dei dati dell’Inps, con qualche preoccupazione per chi deve ancora ottenere la nuova attestazione legata alle procedure per il rinnovo dell’assegno unico.

La presentazione dell’Isee entro il 28 febbraio

Entro il 28 febbraio, infatti, le famiglie che ricevono questo sussidio – oltre 120mila nuclei in provincia di Bergamo – devono presentare un Isee aggiornato: se non lo si fa, si scende automaticamente alla quota minima (57,50 euro per figlio); se però entro il 30 giugno si rimedia, scatta l’adeguamento e vengono riconosciuti anche gli arretrati. Anche i Caf bergamaschi fanno i conti col rallentamento del sistema: se negli anni passati passavano in media 3-4 giorni dall’invio della Dsu (la dichiarazione sostitutiva unica con i dati del nucleo, compilata nel Caf) all’ottenimento dell’Isee, ora servono 10-15 giorni per ricevere la certificazione rilasciata dall’Inps.

Il rilascio della certificazione Inps rallentato

«Il rilascio della certificazione da parte dell’Inps è rallentato – spiega Monica Gardana, responsabile dei Caf della Cisl Bergamo –. La situazione diventa ancora più complessa qualora dopo la prima compilazione emergano delle difformità che richiedono di essere sanate per tempo. Se non si aggiorna per tempo l’Isee entro il 28 febbraio, si rischia anche il dimezzamento momentaneo dell’assegno unico: è vero che poi c’è il recupero degli arretrati, ma per molte famiglie la situazione non sarebbe semplice».

«Effettivamente i ritardi sono confermati – rimarca Orazio Amboni, del Dipartimento Welfare della Cgil Bergamo –. Il vero problema non è tanto la conseguenza economica, ma le tensioni con gli utenti insoddisfatti, a cui bisogna spiegare come stanno le cose». Per quanto riguarda il bonus sociale bollette, altro sussidio legato all’Isee, aggiunge Amboni, «non occorre più fare specifica domanda, ma l’Inps trasmette automaticamente ai gestori l’informazione e questi applicano d’ufficio la tariffa agevolata».

«È un problema che riscontriamo anche noi, non si capisce perché i tempi di lavorazione da parte dell’Inps si siano allungati – rileva Catia Ravasio, responsabile dei Caf della Uil Bergamo –. È vero che comunque si recuperano gli arretrati anche se l’Isee viene rilasciato dopo il 28 febbraio, ma per alcune famiglie si tratta di cifre importanti, che servono immediatamente». «È da gennaio che si osserva questo allungamento delle tempistiche – spiega Simone Caccia, responsabile Caf delle Acli Bergamo –: in questo momento stanno arrivando le attestazioni Isee per le pratiche elaborate 10-15 giorni fa». L’Inps ha specificato che viene garantito il rispetto del termine di legge fissato in 10 giorni lavorativi per ottenere la certificazione finale e ricorda anche che «l’Isee può essere ottenuto in tempi celeri in modalità precompilata tramite l’apposito servizio online».

Nota a margine, si è ancora in attesa della pubblicazione del Dpcm di riforma dell’Isee, che prevede l’esclusione dei titoli di Stato (e degli altri «prodotti» analoghi) dal calcolo dell’Isee fino a un valore massimo di 50mila euro. Ma quanto impatta questa nuova norma? Secondo i primi dati elaborati dalla Cgil Bergamo sulla base degli Isee presentati nel 2024, il 37,4% ha dichiarato il possesso di buoni fruttiferi e titoli azionari; e tra chi dichiarava titoli di Stato, circa l’84% restava al di sotto della soglia dei 50mila euro di Isee.

Le maggiorazioni per l’assegno unico

Nei giorni scorsi, intanto, l’Inps ha ufficializzato le maggiorazioni previste per l’assegno unico nel 2025: oltre a un aumento dello 0,8% legato all’indicizzazione all’inflazione, per i genitori con figli sotto l’anno di età c’è un aumento del 50% fino al compimento del primo anno; per le famiglie con almeno tre figli e Isee fino a 45.939 euro c’è l’aumento del 50% per l’importo legato ai figli tra 1 e 3 anni; per le famiglie con almeno 4 figli, aumento fisso di 150 euro al mese.

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