Economia / Bergamo Città
Lunedì 27 Giugno 2022
Assegno unico, all’appello mancano
70mila famiglie - Ecco come fare
La scadenza Circa il 30% dei potenziali beneficiari non ha ancora inoltrato la pratica: va fatta entro il 30 giugno o si perdono gli arretrati. Carnevali: cogliere l’occasione.
Oltre 181mila famiglie bergamasche hanno presentato domanda per ottenere l’assegno unico e universale per i figli a carico, il sostegno economico che spetta a tutti i nuclei familiari indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori e senza limiti di reddito.
Un dato considerevole (72,4%) su una platea potenziale di 250mila nuclei familiari, certificato dai numeri dell’Inps: nella Bergamasca il 94% delle richieste è stato istruito e approvato; su 181.234 domande pervenute, 165.933 sono state inoltrate dalle famiglie entro il 30 aprile; sono state erogate 610.565 rate relative ai mesi da marzo a giugno e sono state già pagate 31.562 rate per gli assegni chiesti a maggio; sono 1.618 le domande respinte e 4.628 le rinunce sopravvenute dei richiedenti per diversi fattori.
Ma si avvicina una scadenza: c’è tempo infatti fino a giovedì, 30 giugno, per beneficiare anche degli arretrati, ma nella Bergamasca mancano ancora all’appello circa 70mila famiglie, che non hanno presentato domanda. I dati provinciali dell’Inps, con riferimento agli assegni richiesti entro il 30 aprile, offrono altri spunti: sono 1.088 (0,64% di quelle non rinunciate/respinte) le domande in cui sono stati riscontrati problemi con la verifica della titolarità delle coordinate bancarie del richiedente (necessità di aggiornamenti), 5.332 (3,2%) in giacenza all’Inps per ulteriori verifiche (in gran parte legate ai permessi di soggiorno dell’altro genitore), 1.382 (0,8%) in cui si chiedono integrazioni ai richiedenti (sentenze di affido, tutore), 698 (0,4%) sospese per una concomitante domanda di reddito di cittadinanza, 2.868 (1,7%) in istruttoria per casi complessi.
Ma si avvicina una scadenza: c’è tempo infatti fino a giovedì, 30 giugno, per beneficiare anche degli arretrati, ma nella Bergamasca mancano ancora all’appello circa 70mila famiglie, che non hanno presentato domanda
«Le oltre 180mila richieste di assegni nella Bergamasca rappresentano un dato importante ma non ancora sufficiente – sottolinea l’onorevole Elena Carnevali, capogruppo del Pd nella Commissione Affari Sociali della Camera –. È molto importante presentare la domanda entro il 30 giugno per vedersi riconosciuti anche gli arretrati del 2022, sarebbe davvero un peccato sprecare un’occasione di sostegno economico reale e riconosciuto dal 1° gennaio. Il trend della Bergamasca sembra simile a quello nazionale dove ancora il 30% degli aventi diritto non ha fatto richiesta. Dopo il 30 giugno sarà sempre possibile presentare domanda all’Inps, ma senza poter ricevere gli arretrati. L’altro dato interessante è il 94% delle richieste approvate – aggiunge Carnevali –, segno di una gestione efficiente dell’Inps, con oltre 610mila assegni unici a supporto delle famiglie. Un’attenzione particolare meritano anche i bambini di famiglie affidatarie o esercenti la potestà genitoriale (0,8%) ai quali non è ancora stato riconosciuto l’assegno unico, risorse che sarebbero importanti per accompagnare il loro difficile percorso. Inoltre la rinuncia di quasi 4.700 richiedenti è dovuta, nella quasi totalità dei casi, alla concomitanza delle domande dei genitori, spesso separati o divorziati. Gli effetti positivi dell’assegno unico sono riconosciuti, con l’estensione anche ai liberi professionisti, autonomi, artigiani e commercianti di cui la nostra provincia è ricca. Ma c’è ancora bisogno di qualche mese per portare a regime la misura».
Il trend della Bergamasca sembra simile a quello nazionale dove ancora il 30% degli aventi diritto non ha fatto richiesta. Dopo il 30 giugno sarà sempre possibile presentare domanda all’Inps, ma senza poter ricevere gli arretrati
Per le famiglie con figli disabili maggiorenni l’Inps ha riconosciuto un maggiore importo con efficacia retroattiva dal 1° marzo 2022. «Per il futuro serve un percorso di revisione delle procedure che, con l’Isee precompilato, renda automatico l’accesso all’assegno – precisa il senatore del Pd, Antonio Misiani –. Questo strumento supera la frammentazione delle misure preesistenti, ora dobbiamo farlo funzionare».
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