Arriva il bonus colonnine per ricaricare l’auto a casa

MOBILITÀ ELETTRICA. Destinato a privati e condomini, il contributo è pari all’80 per cento del prezzo di acquisto e posa. A disposizione 20 milioni.

Il ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) con un decreto ad hoc ha definito le procedure e dato il via libera al contributo destinato a privati e condomini per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica (cosiddetto bonus colonnine domestiche).

Come fare

Le date di apertura (e di chiusura) dello sportello per la prenotazione dei contributi saranno rese note con una successiva comunicazione sul sito del Ministero (www.mimit.gov.it/it), ma per i tanti interessati al bonus è bene cominciare ad informarsi e prendere nota sin d’ora, dato che il contributo complessivo fissato per l’anno in corso è pari a 20 milioni di euro (la metà di quanto messo a disposizione nei due anni precedenti) e in caso di insufficienza delle risorse, le domande presentate saranno ammesse all’istruttoria secondo l’ordine cronologico di presentazione. Il contributo è pari all’80 per cento del prezzo di acquisto e posa, nel limite massimo di 1.500 euro per persona fisica richiedente; il limite massimo sale a 8mila in caso di posa in opera sulle parti comuni degli edifici condominiali. Il contributo (erogato in un’unica soluzione) non è cumulabile con altre agevolazioni di carattere nazionale, regionale o dell’Unione Europea previste per la medesima spesa. Nel caso siano già state erogate agevolazioni in tal senso, di qualsiasi natura, concesse da enti o istituzioni pubbliche, verrà disposta la revoca.

Il contributo è pari all’80 per cento del prezzo di acquisto e posa, nel limite massimo di 1.500 euro per persona fisica richiedente; il limite massimo sale a 8mila in caso di posa in opera sulle parti comuni degli edifici condominiali

Cosa comprende il bonus

Sono ammissibili al contributo le spese sostenute dai soggetti beneficiari dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno in corso, per l’acquisto dell’infrastruttura di ricarica e la relativa posa in opera, da effettuarsi a regola d’arte. Tali spese possono comprendere: a) l’acquisto e la messa in opera di infrastrutture di ricarica, ivi comprese (ove necessario) le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio; b) spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi; c) costi per la connessione alla rete elettrica, tramite attivazione di un nuovo Pod (point of delivery).

Le spese devono essere ‘tracciabili’ (es. bonifici, carta di credito/debito). La domanda va presentata dai soggetti beneficiari esclusivamente per via telematica

Le spese devono essere ‘tracciabili’ (es. bonifici, carta di credito/debito). La domanda va presentata dai soggetti beneficiari esclusivamente per via telematica, utilizzando la propria identità digitale tramite le credenziali del Sistema Pubblico di Identità Digitale (Spid), la carta d’identità elettronica (Cie) o la carta nazionale dei servizi (Cns). Una volta effettuato l’accesso si può procedere alla compilazione del modulo elettronico seguendo la procedura guidata.

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