Economia / Val Calepio e Sebino
Giovedì 30 Gennaio 2025
Argomm e Gapi uniscono le forze: nasce un gruppo da 220 milioni di ricavi
L’OPERAZIONE. Aggregazione fra due aziende storiche del distretto della gomma-plastica, fondate dai fratelli Galizzi. Sarà una realtà presente in 11 Paesi con 20 siti produttivi. «Obiettivo rafforzare la presenza globale sul mercato».
Per quanto si tratti di due società «imparentate» tra loro - fondate da due fratelli, oggi sono guidate da due cugini - un’aggregazione non era affatto scontata. Tanto che - è la riflessione di chi ha seguito da vicino l’operazione - di realtà parigrado che si aggregano non se ne vedono tante: è più facile assistere a compravendite o all’ingresso di fondi di investimento.
E invece la Argomm di Villongo e la Gapi di Castelli Calepio hanno deciso - per crescere - di procedere con un’aggregazione. Nello specifico, le firme sulle carte prevedono la costituzione di una newco in cui conferire le diverse partecipazioni delle due società entro giugno, mese in cui la nuova entità diventerà operativa.
Un percorso lungo
Non è stato un percorso rapido: ieri l’operazione è stata annunciata ai dipendenti (in Argomm attraverso un video messaggio), ma era da due anni che la discussione procedeva. E ora che si è conclusa, ci sono i presupposti per cui la realtà che si verrà a creare diventi «un player di primo piano nel settore», con «un fatturato consolidato di oltre 220 milioni di euro, un organico di 1.745 addetti che operano in 20 siti produttivi e in cinque centri logistici, distribuiti in 11 Paesi tra Italia ed estero», come si legge in una nota congiunta.
Nel cuore della «Rubber Valley»
Il tutto in un territorio che è quella «Rubber Valley» (il distretto della gomma-plastica) bergamasca caratterizzata da una forte frammentazione: circa 250 aziende, 4.600 addetti per un fatturato aggregato superiore ai 2 miliardi all’anno. A separare le due aziende ci sono poco più di cinque chilometri; a unirle c’è l’attività. Argomm produce componenti custom in materiale elastomerico, termoplastico, siliconico liquido e solido e in soluzioni multicomponente destinati per oltre il 95% al settore automotive, mentre Gapi è presente in più comparti, a cui fornisce soluzioni di tenuta realizzate con mescole di propria produzione ad alte prestazioni in materiali elastomerici, Ptfe e termoplastici.
«Ottimizzare le sinergie»
Proprio «la complementarità dei due gruppi permetterà di ampliare la gamma di prodotti e servizi, ottimizzare le sinergie operative, migliorare l’efficienza e rafforzare la presenza globale». «Abbiamo deciso di unire le forze in un momento di solidità per crescere e potenziare la nostra presenza sul mercato - spiega Ercole Galizzi, presidente e amministratore delegato di Argomm -. Questa aggregazione nasce dalla volontà di costruire un gruppo industriale capace di affrontare al meglio le sfide globali in una visione di sostenibilità a lungo termine». «Con questa operazione vogliamo guardare al futuro creando nuove opportunità per le nostre imprese e i nostri dipendenti - afferma Roberto Galizzi, presidente e amministratore delegato di Gapi -. È una scelta strategica che guarda lontano, costruita su basi solide e su una visione comune».
Due fratelli, due aziende
Argomm è stata fondata nel 1981 da Gianluigi Galizzi insieme alla moglie Chiara Elisa Argenti, mentre la nascita di Gapi è antecedente, risale infatti al 1962 per volontà di Pierino Galizzi. Il closing dell’operazione è previsto per giugno. E nei prossimi mesi i due gruppi collaboreranno per strutturare il percorso di integrazione. I professionisti che hanno assistito Argomm sono il partner Giorgio Berta e Enzo Colleoni dello Studio Bnc e il partner Emanuele Cortesi e Matteo Ghilardi dello studio legale Cma. Gapi è stata assistita da Corrado Molgora dello Studio Molgora e da Davide Pachera con il suo team dello Studio Pachera&Partners.
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