Alberghi, crescono gli occupati grazie al lavoro più stabile e part time

IL REPORT. Crescono i dipendenti nella ricettività nei dati di Federalberghi: +11,1%. Gli alberghi in recupero: +14,9% di occupati nel 2023. Lavoro più stabile (69,5% indeterminato), in crescita il ricorso al part-time (+18,5%).

01:38

Il lavoro nel turismo bergamasco ha ripreso quota negli ultimi due anni, superando i livelli pre-pandemia del 2019. Se già nel 2022 il comparto della ristorazione aveva recuperato terreno, il 2023 ha visto una crescita importante anche nel settore ricettivo. Il solo settore alberghiero ha registrato un +14,9%, passando dagli 894 dipendenti del 2022 ai 1.027 nel 2023. È quanto emerge dall’Osservatorio sul mercato del lavoro, realizzato da Federalberghi in collaborazione con Fipe e l’Ente bilaterale nazionale del turismo, sulla base di dati Inps 2023. La provincia di Bergamo è ora al terzo posto in Lombardia per numero di addetti nel turismo, con 27.977 occupati (di cui 25.861 nei pubblici esercizi), dietro solo a Milano, che ne conta oltre 105.000, e Brescia con 35.000.

Si riduce il lavoro stagionale

«La crescita del turismo nella nostra provincia non è attestata solo dai dati positivi in termini di presenze di visitatori, ma anche dal numero degli addetti di un settore importante per la tenuta occupazionale – commenta Oscar Fusini, direttore Confcommercio Bergamo –. I dati evidenziano un nuovo buon recupero da parte delle strutture alberghiere. L’ulteriore riduzione del lavoro stagionale conferma una tendenza positiva verso una maggiore stabilità del lavoro».

Giovani e formazione

«Il numero di nove addetti in media a struttura evidenzia che il tessuto economico del settore è composto da strutture ricettive di piccole dimensioni, con alberghi piccoli a conduzione familiare – commenta Alessandro Capozzi, presidente Federalberghi Bergamo –. Il settore attira lavoratori giovani che hanno la possibilità di avere una formazione sul posto molto buona, perché affiancati da personale con più esperienza, fattore cruciale nel nostro settore, come evidenzia la distribuzione eterogenea dei lavoratori dai 20 ai 60 anni».

La destagionalizzazione sembra già realtà, in base ai dati dell’Osservatorio: «Il lavoro a contratto indeterminato è quasi il 70% , dato che conferma un settore che va verso un turismo per tutto l’anno, con un ulteriore calo del lavoro stagionale. La componente femminile nel settore è molto forte: impieghiamo oltre il 64% di lavoratrici, dato che indica un buon livello di compatibilità di conciliazione lavoro e famiglia. Il 30,5% di contratti è part-time, una scelta sempre più richiesta (+18,5%), anche per l’organizzazione sempre più su turni della giornata lavorativa».

La crescita delle imprese

Nel 2023, in provincia di Bergamo hanno operato in media 3.006 imprese con almeno un dipendente, con un picco di 3.070 imprese registrato tra giugno e settembre, e un minimo di 2.946. In media, le imprese turistiche bergamasche contano 9,3 dipendenti per azienda, un dato superiore alla media regionale di 8,8. La crescita degli occupati nel turismo bergamasco è stata del +9,1%, con il settore ricettivo che ha segnato un +11,1% e quello alberghiero un +14,9%.

Dinamiche dell’occupazione

Le aziende con dipendenti nel settore alberghiero sono cresciute del 9,3% (da 107 nel 2022 a 117 nel 2023). Tra le forme di lavoro, il part-time ha registrato un incremento del +18,1% (scelto da 313 addetti nel 2023, contro i 265 del 2022), dato che supera il +13,5% del full-time (con 714 addetti nel 2023, contro i 629 del 2022). L ’orario lavorativo ridotto o su turni è una soluzione sempre più adottata per conciliare lavoro e vita familiare. In parallelo, l’occupazione nelle fasce di età più elevate è cresciuta significativamente (+55,2% per gli over 40), evidenziando una maggiore apertura delle imprese al reclutamento di lavoratori esperti e disponibili.

Gli stagionali, già poco numerosi nella nostra provincia, sono diminuiti ulteriormente, sostituiti dai contratti a tempo determinato, che sono aumentati del +24,3%. La crescita dei contratti a tempo indeterminato, invece, si è attestata su un +13,1%.

Settore ricettivo a Bergamo

Nel 2023, il settore ricettivo a Bergamo ha impiegato in media 1.680 persone, pari al 6% del totale degli addetti al turismo. In Lombardia, i dipendenti dell’accoglienza rappresentano l’11,0% del totale, grazie alla forza di Milano e Brescia. Le aziende ricettive con dipendenti sono 198, equivalenti al 6,6% delle imprese turistiche bergamasche, mentre oltre il 90,6% delle imprese operano nei pubblici esercizi. Nel 2023, a Bergamo, il settore alberghiero ha visto l’operato di 117 imprese con dipendenti e una media di 1.027 addetti. I picchi occupazionali sono stati registrati ad agosto (1.187 addetti) e il minimo a marzo (918 addetti).

L’identikit di chi lavora negli hotel

Più della metà dei dipendenti ha meno di 40 anni (50,5%), con il 27,9% sotto i 30 anni. Il 64,1% della forza lavoro è costituito da donne, mentre il 27,8% è di origine straniera. La maggior parte dei dipendenti (70,7%) è impiegata a tempo pieno, con il 65% che gode di un contratto a tempo indeterminato. Il lavoro stagionale è ridotto al minimo (2%), sostituito dal tempo determinato che rappresenta il 33% dell’occupazione. Rispetto al 2019, il tempo indeterminato è cresciuto del +7,1%, mentre il lavoro stagionale è crollato del -40,6%, a favore del tempo determinato (+31,0%).

© RIPRODUZIONE RISERVATA