Aeroporto, + 10% di passeggeri: avanti così si abbatte il record

PRIMI SEI MESI DEL 2024. Oltre 8,4 milioni, in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Sanga: «Estate di cantieri, scalo sempre più funzionale».

L’aeroporto di Orio al Serio «vola» ancora di più verso l’alto, macinando altri record. Al giro di boa del 2024, i passeggeri transitati dal «Caravaggio» segnano un +10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A certificarlo è il report semestrale gennaio-giugno 2024 diffuso ieri dall’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, che conferma la crescita e consolida Orio al Serio al terzo posto tra gli scali italiani.

Tutti i numeri

Nei primi sei mesi di quest’anno Orio al Serio ha infatti contato 8.416.153 passeggeri, in aumento del 10% tondo rispetto ai 7.648.802 passeggeri dello stesso periodo del 2023 (767.351 passeggeri in più): proiettando i risultati sull’intero anno, potenzialmente a fine 2024 si supererebbero abbondantemente i 16 milioni di passeggeri, andando così oltre il record di passeggeri registrati nell’intero 2023 (15.968.946, stando al report dell’Enac di fine 2023).

Anche nella prima parte di quest’anno l’aeroporto di Bergamo si è confermato al terzo posto in Italia, sempre dopo Roma Fiumicino (22.482.285 passeggeri nel primo semestre 2024, +26,1% rispetti ai 17.819.601 di un anno fa) e Milano Malpensa (13.044.255 passeggeri, +10,8% rispetto agli 11.774.025 di un anno fa). Un bilancio, quello tracciato dall’Enac, che arriva in giorni ancor più intensi sul fronte dei movimenti, quelli che possono trascinare ancor più verso l’alto i numeri. «Siamo nel boom dell’attività estiva – commenta Giovanni Sanga, presidente di Sacbo, la società di gestione dell’aeroporto di Orio al Serio –: in particolare, i voli verso il Sud e le isole fanno il pieno». È dunque una traiettoria di crescita che mira ulteriormente verso l’alto, secondo una «mappa» ampia: «Contiamo 154 destinazioni in circa 50 Paesi del mondo – ricorda Sanga –. In Italia, in questo periodo le mete più gettonate sono Cagliari e Olbia per la Sardegna, Palermo e Catania per la Sicilia, Bari e Brindisi per la Puglia, e poi Napoli. Quanto all’estero, c’è molta richiesta per le isole greche, poi per Londra, Barcellona e l’Irlanda».

Fuori dall’Europa

L’orizzonte di Orio guarda anche fuori dall’Europa: «Sono stati raddoppiati i collegamenti con Dubai, ora a due voli al giorno – aggiunge Sanga –: questo significa avere una proiezione con l’Est del mondo, perché da Dubai ci si collega con 230 aeroporti al mondo». Allargando lo sguardo al sistema-Paese, l’Enac ha calcolato un aumento del 12% dei passeggeri nei primi sei mesi di quest’anno: tra servizi di linea e charter, i passeggeri transitati dai 42 aeroporti italiani aperti al traffico commerciale sono arrivati a quota 100.136.127: Bergamo «vale» circa l’8% di tutti i movimenti-passeggeri.

Nei dettagli del report l’Enac si sofferma anche sui passeggeri low-cost, che sono stati 8,2 milioni a Orio: in questo mercato la quota del «Caravaggio» sale al 13,1% di tutti i passeggeri low-cost in Italia; lo scalo bergamasco è superato da Fiumicino, che nei primi sei mesi di quest’anno ha visto transitare 8.774.244 passeggeri low-cost, con una crescita del 21% rispetto all’analogo periodo del 2023.

Alle spalle c’è stato un fine settimana complicato, prima – venerdì – per il crash informatico globale originato da Microsoft e poi – domenica pomeriggio – per lo sciopero di quattro ore dei controllori di volo di Orio indetto dai sindacati. Se i passeggeri e la «domanda di volo» crescono, anche l’infrastruttura aeroportuale continua a rafforzarsi: «È un’estate segnata da tanti cantieri aperti – conclude Sanga –: tanti lavori in corso che tenderanno a un aeroporto sempre più funzionale nei prossimi anni, guardando anche con attenzione all’appuntamento delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026».

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