Aeris, in Biennale l’impianto che sfida lo spreco d’acqua

INNOVAZIONE. L’azienda di Clusone ha contribuito all’installazione del Regno del Bahrein all’Arsenale di Venezia.

Una sfida allo spreco della risorsa idrica e l’idea di recupero e gestione dell’acqua di condensa prodotta dei condizionatori come soluzione è alla base del concept di «Sweating Assets», presentato dal Regno del Bahrein all’Arsenale di Venezia, grazie anche al supporto di Aeris Group. L’azienda di Clusone, da oltre 30 anni attiva nel settore del trattamento aria, ha infatti contribuito alla creazione del microclima richiesto nel padiglione, ideando un nuovo sistema di umidificazione creato su misura per esplorare le condizioni climatiche uniche del Regno del Barhein, rispecchiando gli obiettivi del progetto.

«Siamo molto felici di essere stati coinvolti in questo progetto e di aver contribuito, grazie alla nostra tecnologia, alla realizzazione del concept previsto», afferma Eros Nani, ceo di Aeris Group. «Sweating Assets significa utilizzare sistemi esistenti al meglio delle loro capacità, anziché cercarne di nuovi - spiega Nani -. Il costruito, le infrastrutture e le relazioni sono un paesaggio complesso e ricco di risorse spesso trascurate. In particolare, questa mostra fa luce sull’acqua generata dall’interazione dei sistemi meccanici di refrigerazione con il clima caldo e umido del Bahrein. Senza incoraggiare in alcun modo l’eccesso utilizzo di condizionatori, la ricerca ha voluto mostrare le possibilità e le soluzioni che emergono dal loro uso».

La pubblicazione «Sweating Assets» completa la mostra fornendo analisi numeriche, ricerche e scritti qualitativi. Un audit a livello nazionale studia l’infrastruttura di raffreddamento, le sue implicazioni ambientali e le offerte sotto forma di acqua.

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