Tutte le mense aperte per non restare soli

ECOLOGIA INTEGRALE. Per le feste si immaginano tavole imbandite circondate da familiari, parenti e amici. Non è così per tutti. Ci sono persone, infatti, che non hanno la fortuna di poter contare sulle proprie finanze per assicurarsi un pasto caldo. Molti sono senza tetto, non solo immigrati in cerca di fortuna ma anche vittime di tracolli economici e lavorativi. In loro soccorso sono nate, nel corso del tempo, diverse iniziative per fornire assistenza alimentare e, insieme ad essa, comprensione nei confronti delle situazioni più difficili.

Per le feste si immaginano tavole imbandite circondate da familiari, parenti e amici. Non è così per tutti. Ci sono persone, infatti, che non hanno la fortuna di poter contare sulle proprie finanze per assicurarsi un pasto caldo. Molti sono senza tetto, non solo immigrati in cerca di fortuna ma anche vittime di tracolli economici e lavorativi. In loro soccorso sono nate, nel corso del tempo, diverse iniziative per fornire assistenza alimentare e, insieme ad essa, comprensione nei confronti delle situazioni più difficili.

Continuità del servizio durante le festività

Le mense per i più bisognosi garantiscono la continuità del servizio anche durante le festività natalizie: se ne parla su eco.bergamo, il supplemento di 52 pagine di ambiente, ecologia, green economy in edicola domenica 8 dicembre gratis con L’Eco (resta poi disponibile in edizione digitale su questo sito). L’inserto centrale di 8 pagine è dedicato a regali, pranzi e cene, luminarie con meno scarti e più solidarietà.

Posto Caldo, Patronato, Cappuccini

Un servizio, in particolare, si focalizza sull’accoglienza offerta, in città, dal Posto Caldo alle Autolinee, dal Patronato San Vincenzo in via Gavazzeni, dai Cappuccini in Borgo Palazzo. «Il nostro compito è, prima di tutto, cercare di portare la calma», spiega Fabio Defendi, responsabile della mensa Posto Caldo gestita dal Servizio Esodo per la Comunità don Lorenzo Milani presso la Stazione Autolinee in città. Fu il compianto don Fausto Resmini ad intuire l’importanza di esserci in quel luogo. «Persone tristi o stizzite capitano non di rado. Dobbiamo capire che si tratta di sfoghi dovuti a una vita difficile o a una giornata difficile». Il cardine dell’assistenza alimentare è proprio la comprensione del prossimo, per niente secondaria nell’ambito di una mensa per i più bisognosi.

Accoglienza calorosa, ospitalità autentica

Lo conferma Emanuela Ritota del Comitato di Bergamo della Croce Rossa Italiana e responsabile del servizio nella mensa del Patronato San Vincenzo in via Gavazzeni 3. «La gestione del servizio è caratterizzata da un’accoglienza calorosa per tutti, indipendentemente dall’etnia o dalla religione. L’idea è quella di offrire un’ospitalità autentica a persone che, nel corso del tempo, abbiamo imparato a conoscere».

Tenere accesa la fiamma della speranza

Dello stesso parere è fra Andrea Poerio, responsabile della mensa dell’Opera padre Alberto Beretta situata all’interno del convento dei frati Cappuccini, in Borgo Palazzo in città. «L’accoglienza è importante, perché quando una persona si sente accolta in un luogo dov’è riconosciuta come essere umano comincia un percorso che porta a vivere meglio. Aiutiamo gli ospiti a tenere accesa la fiamma della speranza per qualcosa di migliore e ci accorgiamo che loro aiutano noi a tenere accesa la stessa fiamma. La collettività della mensa aiuta tutti i propri protagonisti a conferire il giusto valore alla vita».

I giorni e gli orari di apertura

La mensa del convento dei Cappuccini si dedica, dalle 11 alle 12 e 15, a colazioni e pranzi, escluso di domenica, mentre negli altri giorni festivi è aperta: serve dalle 170 alle 180 persone. La mensa del Patronato apre tutte le sere, dalle 18 alle 19 e 30, rispondendo alle esigenze alimentari di oltre 300 persone, con picchi di 400 durante il sabato. La mensa «Posto Caldo» apre la sera dalle 18 e 30 alle 20 e 30 e la domenica, ma non negli altri giorni di festa, anche dalle 11 e 30 alle 13 e 30: serve al tavolo dalle 120 alle 150 persone e offre la possibilità del ritiro del cibo in appositi sacchetti per tutte le persone che, per qualsiasi ragione, non desiderano consumare i pasti all’interno.

Regali, pranzi e cenoni più sostenibili

Nell’inserto centrale di eco.bergamo si parla anche di come si possano rendere più sostenibili i regali, diminuendo il consumo di plastica e la produzione di rifiuti. Un servizio si concentra sui prodotti biologici e a km zero: la mappa curata da «Bergamo Green» riporta 452 attività disseminate per la provincia, gruppi di acquisto solidale, mercati, produttori a filiera corta, green shops, orti urbani e sociali. Tra queste attività, la rete del vino biologico, coordinata da Giulio Mauri: «Siamo partiti dalla cooperativa Oikos e ora siamo nove aziende. I nostri prodotti sono buoni, sostenibili e accessibili». Infine, le banche per donare ore al prossimo e riceverne in cambio per servizi vari: un circolo virtuoso di disponibilità utili, come a Redona con «Scambiatempo». Perché è il tempo il regalo più bello.

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