Tram, benefici per 73 milioni dalla linea per Villa d’Almè

La sostenibilità. La sostenibilità ambientale, ma anche sociale, è nel Dna della Teb. Niente di impalpabile o aleatorio, ma qualcosa che Teb, la società tranviaria elettrica bergamasca promotrice della linea T2, ha scritto nero su bianco nel corso dell’iter progettuale, in una precisa analisi dei costi-benefici.

La sostenibilità ambientale, ma anche sociale, è nel Dna della Teb. Niente di impalpabile o aleatorio, ma qualcosa che Teb, la società tranviaria elettrica bergamasca promotrice della linea T2, ha scritto nero su bianco nel corso dell’iter progettuale, in una precisa analisi dei costi-benefici.

Il documento è stilato secondo la metodologia del Mit per i progetti di trasporto pubblico locale, diventato oggi, sotto la guida di Enrico Giovannini, Mims, ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili. Il documento ha lo scopo di misurare i costi e i benefici sociali, compresi quelli non monetari come il tempo risparmiato, un beneficio che, a livello europeo, costituisce spesso la quota di gran lunga più rilevante dei benefici dei progetti di trasporto. Misura anche le esternalità ambientali, come il grado di esposizione della popolazione alle emissioni inquinanti.

La nuova tranvia abbatte traffico, emissioni, incidenti, rumore. Un patrimonio di vantaggi sociali, ambientali ed economici

L’obiettivo della sostenibilità è in linea con gli impegni internazionali per la riduzione dell’inquinamento, dei gas climalteranti, di transizione ecologica, di tutela della biodiversità e del paesaggio. Un concetto ribadito nel dossier di presentazione della linea T2, che collegherà la stazione di Bergamo con la Val Brembana attraversando cinque Comuni e interessando una popolazione di oltre 240 mila abitanti. Le fermate sono 17, di cui le prime quattro in comune con la T1: nove a Bergamo, due a Ponteranica, due a Sorisole, due ad Almè, due a Villa d’Almè.

Mitigherà la congestione

Una direttrice nota per il traffico che si alleggerirà grazie alla nuova infrastruttura. I benefici per i cittadini sono stati calcolati alla virgola di euro, una sfida verso il trasporto collettivo, per abbandonare, dove possibile, quello privato. Non solo meno inquinamento, questo è un dato quasi ovvio, ma anche meno tempo passato nell’abitacolo e quindi meno stress, meno incidenti. Voci valutate una ad una, convertite in specifici valori. La riduzione della congestione stradale dovrebbe impattare per 50 milioni di euro, la riduzione delle emissioni di gas che concorrono al riscaldamento globale per 11 milioni di euro. C’è poi, si accennava, la riduzione dell’incidentalità stradale per 3,3 milioni di euro e, tornando a temi prettamente ambientali, la riduzione delle emissioni inquinanti per 3,3 milioni di euro e di quelle acustiche per 4,8 milioni di euro. Per un totale di 72,8 milioni.

Così il trasporto collettivo incentiva l’abbandono di quello privato. Verso la Val Brembana con 17 fermate attraversando cinque Comuni

I risultati dell’analisi costi benefici (tecnicamente ACB) sono positivi, perché il rapporto, come richiede il Ministero, è maggiore di 1, ergo i risvolti sociali sono maggiori dei costi sostenuti per l’opera (circa 180 milioni di euro). Per stabilirlo, i tecnici hanno sviluppato degli scenari di riferimento. In caso di crescita della popolazione al 2025, l’opera risulta vantaggiosa con un valore attuale netto economico (VANe) di circa 20,9 milioni di euro e un rapporto benefici/costi di 1,86. Nel caso in cui, allo scenario di crescita della popolazione, si sommi la ristrutturazione della linea 9 di Atb, il risultato è inferiore (VANe di circa 2 milioni di euro), con il rapporto benefici/costi uguale a 1.

La società costituita nel 2000

La Teb, Tramvie Elettriche Bergamasche, è una società per azioni costituita nel 2000 dal Comune e dalla Provincia di Bergamo. Oggi è partecipata per il 55% da Atb Mobilità (interamente controllata dal Comune), per il 40% dalla Provincia e per il 5% dalla Camera di Commercio.

Il percorso sul sedime dismesso del treno

La Linea T2 si sviluppa sul sedime della ex Ferrovia della Valle Brembana. La tramvia attraversa cinque Comuni e interessa una popolazione di oltre 240 mila abitanti. Le fermate previste sono 17, di cui le prime quattro in comune con la T1, la tranvia della Valle Seriana che, inaugurata nel 2009, da Bergamo raggiunge Albino.

Il beneficio maggiore: meno congestione

La riduzione della congestione sulla rete stradale è una voce calcolata in 50.224.547,07 di euro all’anno, l’effetto maggiore stimato tra tutte le voci analizzate. Il lato dei benefici include i risparmi di tempo e la riduzione delle esternalità.

Meno smog e gas, più qualità dell’aria

L’arrivo della Teb 2 consentirà una riduzione delle emissioni inquinanti da traffico stradale corrispondente a un risparmio di 3.322.849,12 euro ogni anno. Si aggiunge la riduzione di gas che alterano il clima per 11.078.430,50 euro.

Riduzione degli incidenti, strade più sicure

La riduzione dell’incidentalità stradale si traduce in 3.321.131,37 di euro risparmiati all’anno. Il calcolo si basa sui livelli di pericolosità medi per modo di trasporto, su un costo medio per veicolo-km o per passeggero-km.

Giù le emissioni acustiche, meno rumore

La riduzione delle emissioni acustiche è un beneficio stimato in 4.858.395,88 di euro all’anno, il terzo effetto in ordine di importanza tra le voci che sono state prese in considerazione nell’analisi costi e benefici.

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