Stroncato da un male incurabile a 51 anni: l’addio a Mauro Medici, sub col cuore in Madagascar

Dolore a Castro per la scomparsa del 51enne Mauro Medici: partito per il Madagascar lascia moglie e due figli.

Profondo cordoglio nella comunità di Castro per la scomparsa all’età di 51 anni di Mauro Medici, vittima di un male incurabile che lo ha strappato alla vita dopo una breve battaglia. Tanti i messaggi commossi sui social, tra gratitudine e ricordi che sembravano sbiadire ma che adesso riaffiorano nella memoria di chi lo ha conosciuto. Mauro aveva salutato Castro verso la fine degli Anni Novanta per trasferirsi a Nosy Be, un’isola poco a largo della costa nord occidentale del Madagascar. Si era innamorato di quei posti dopo una vacanza passata a fare immersioni nella barriera corallina e aveva capito che quella era la vita che avrebbe voluto fare.

L’amore per le immersioni

Aveva preso il brevetto da sub in Italia, faceva immersioni nel lago d’Iseo, nel lago di Endine e dove capitava, laghi alpini e mare. Amava vedere il mondo da un’altra prospettiva e in Madagascar aveva iniziato a lavorare proprio come guida per i turisti a fare immersioni.

«Sei andato a Nosy Be molti anni fa inseguendo un sogno. Qui hai costruito la tua famiglia e trovato nuovi amici. Hai navigato e ti sei tuffato nell’oceano, libero e felice. Qui hai guidato il tuo motocross respirando polvere e mangiando fango ma, ancora una volta, libero e felice. Qui hai perso anche degli amici. Ti ricorderemo libero e felice nel tuo ultimo viaggio, come al solito, a vele spiegate», ricorda il cugino, Diego Medici.

La moglie Rasoa

Dopo aver fatto avanti e indietro tra l’Italia e il Madagascar alcuni anni per risparmiarsi il periodo monsonico, con tasso di umidità alle stelle e piogge torrenziali, Mauro conobbe Rasoa, una ragazza di Nosy Be che nel 2002 divenne sua moglie e dalla quale ha avuto due figli, Mario, stesso nome del nonno, e Alex.

Il ricordo degli amici

Sempre spinto dalle passioni, negli anni cambiò alcuni lavori. Si occupò di riparare e rivendere motori marini, barche a vela e catamarani, di portare i turisti a fare escursioni con motocross e quad e anche di trasferire barche a vela da un porto all’altro, tra Nosy Be, Comoros, Mayotte e Seychelles.

«Partito giovane da Castro con sogni concreti in tasca, è sbarcato in un mondo nuovo, ha lavorato sodo, si è sposato ed è diventato padre – scrive su Facebook l’amica Germana Bonetti –. Grazie ai social lo abbiamo ritrovato e ci siamo ripromessi grande amicizia, noi di Castro con lui, mandando spesso foto del lago per farlo sentire sempre un castrense».

Mauro lascia la moglie e i figli, i genitori Anna Rosa e Luigi, la sorella Silvia e nipoti. Lunedì sera (27 settembre) si celebrerà una Messa in sua memoria nella chiesa di Castro.

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