Cronaca
Venerdì 27 Novembre 2020
Si viaggerà «green», su treni a idrogeno
Sebino e Valle Camonica primi in Italia
I primi sei convogli inizieranno a circolare tra 2022 e 2023 sulla ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo. L’annuncio di Regione e Fnm: maxi investimento da 300 milioni, per quella che sarà la «Hydrogen Valley».
Il gruppo Fnm che fa capo a Regione Lombardia ha scelto il Sebino e la Valle Camonica per introdurre i primi treni a idrogeno d’Italia: entro il 2026 sulla linea Brescia-Iseo-Edolo circoleranno 14 convogli ferroviari alimentati dalla forza pulita di questo gas. I primi sei inizieranno a circolare tra il 2022 e il 2023 e il programma sarà completato nell’anno delle Olimpiadi invernali di Milano e Cortina, evento di rilevanza mondiale per il quale Governo e Regione hanno stanziato ingenti somme da cui provengono anche i fondi utilizzati da Fnm per finanziare l’investimento.
Complessivamente sono previsti quasi 300 milioni di euro, destinati all’acquisto dei nuovi convogli prodotti da Alstom per Trenord, all’adeguamento della linea non elettrificata gestita da Ferrovienord, alla realizzazione di impianti per la produzione di idrogeno. Nell’insieme, il progetto è stato battezzato «H2iseO» e ha l’ambizione di creare la prima «Hydrogen Valley» italiana in modo da sviluppare una filiera industriale nazionale in grado di sfruttare l’energia dell’idrogeno.
Gibelli: zero impatto ambientale
«Vogliamo mettere a disposizione degli utenti – ha spiegato ieri a Milano Andrea Gibelli, presidente di Fnm, nel corso di una conferenza stampa on line con più di cento giornalisti di tutta Italia collegati – una mobilità a zero impatto ambientale che si inserisce in una visione strategiche orientata a una totale decarbonizzazione. La tecnologia basata sullo sfruttamento dell’idrogeno prevede un forte coinvolgimento del territorio di riferimento: il Sebino e la Valle Camonica compiranno un salto «quantico» verso l’economia circolare, l’autosufficienza energetica e il miglioramento della qualità della vita grazie alla completa esclusione degli idrocarburi».
La scelta di puntare sulla Brescia – Iseo – Edolo è stata condivisa con il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ed è stata sostenuta da diversi elementi. Il primo, è che sulla linea circolano soltanto treni diesel: elettrificarla avrebbe comportato un ingente sforzo economico. Il secondo è che Ferrovienord è già proprietaria a Iseo dell’area dove sorgerà il primo impianto di produzione dell’idrogeno. Il terzo è che le centrali idroelettriche della Valle Camonica, sfruttando la loro acqua, potrebbero produrre idrogeno in altre due località, si parla di Edolo e Pisogne, oltre Brescia con il suo termoutilizzatore.
«Da diversi anni – ha sottolineato Marco Piuri, ad delegato di Trenord – siamo impegnati per rinnovare la nostra flotta acquistando treni con un impatto ambientale minore: in questa direzione abbiamo già investito un miliardo e 600 milioni di euro. Sulla linea Brescia-Iseo-Edolo circolano attualmente 14 treni diesel che trasportano mediamente in un anno 50 milioni di passeggeri (dato pre Covid, ndr).
La sostituzione di questi convogli con i treni a idrogeno avverrà attraverso tre fasi: la prima prevede la costruzione dell’impianto di Iseo capace di produrre 800 chili di idrogeno al giorno: a regime ne serviranno 2 mila. Sempre nella prima fase, tra il 2022 e il 2023, è prevista l’introduzione dei primi sei treni. Nella seconda fase, tra il 2024 e il 2025, ci sarà l’acquisto di altri otto treni. Nella terza, infine, la sostituzione degli autobus con nuovi mezzi su gomma sempre alimentati a idrogeno».
Fontana: un passo verso il futuro
«Questa è una delle tante iniziative in programma per iniziare a immaginare la Lombardia post Covid», è il commento del presidente della Regione Attilio Fontana in conferenza stampa. «Un progetto che risponde -ha continuato- a principi di innovazione, tecnologia e ricerca che stanno alla base del “green new deal” voluto dall’Europa». Sulla stessa linea l’assessore alle Infrastrutture Claudia Terzi, anche lei collegata ieri, secondo la quale «realizzare la mobilità sostenibile significa supportare progetti concreti capaci di progettare nuove soluzioni per un trasporto a zero impatto ambientale, caratteristica importante in una Regione densamente popolata come la Lombardia».
«Un programma come quello annunciato da Fnm – ha aggiunto ieri Dario Violi, consigliere regionale del M5S originario di Costa Volpino –porta il Sebino e la Valle Camonica alla ribalta internazionale».
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