Misure anti Covid, tutte le nuove regole da sapere

Si attende la pubblicazione, probabilmente il 31 dicembre, sulla Gazzetta ufficiale per l’ingresso in vigore. Importante: niente isolamento per chi ha ricevuto la terza dose, dal 10 gennaio green pass rafforzato sul trasporto locale.

Quando entreranno in vigore le nuove regole per arginare il Covid e l’ondata di Omicron? Appena il decreto sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, probabilmente oggi. Nell’attesa, facciamo il punto della situazione alla luce delle nuove (e qualcuna anche più datata) regole, fermo restando che si tratta di anticipazioni in attesa della pubblicazione del testo del governo che chiarirà in modo incontrovertibile i dubbi, in verità non pochi soprattutto sul fronte della quarantena e provvedimenti annessi.

1 . Quarantena , isolamento e contatti stretti

Chi è vaccinato con due dosi (da meno di 120 giorni, 4 mesi in pratica) o ha già ricevuto la terza e avuto un contatto stretto con un positivo è esonerato dalla quarantena ma dovrà portare la mascherina Ffp2 per 10 giorni. Nel caso insorgano sintomi dovrà effettuare un test antigenico rapido o molecolare al quinto giorno. In sostanza non ci sono limitazioni di movimento, ma si entra in una sorta di autosorveglianza che termina con l’effettuazione di un test rapido dopo 10 giorni il cui esito andrebbe inoltrato all’Ats di competenza. Ma il condizionale è d’obbligo in attesa del decreto che stabilirà con esattezza le modalità di questa procedura. Per chi invece ha ricevuto la seconda dose (o è guarito) da oltre 4 mesi la quarantena in seguito a un contatto con un positivo dovrebbe passare dagli attuali 7 a 5 giorni: al termine servirà un tampone negativo per tornare in società. Ma anche in questo caso si attende la certezza del decreto.

Soffermiamoci però sul concetto di contatto stretto che, a dispetto del nome, appare abbastanza ampio e comprende (tra gli altri) i conviventi, un contatto fisico diretto, l’essere rimasti per oltre un quarto d’ora senza protezione a meno di 2 metri di distanza in un ambiente chiuso con un positivo, il passeggero in treno o in aereo nell’ambito dei due posti di distanza, ma anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla parte dell’aereo (o del treno) dove il positivo era seduto e il personale sanitario che non indossi dispositivi di protezione adeguati alla situazione.

E per chi non è vaccinato? Restano le regole consolidate. Quindi 10 giorni di quarantena (senza possibilità di uscire di casa) dopo un contatto con un positivo, e poi un tampone negativo. I positivi (anche se vaccinati), se asintomatici, dopo 10 giorni di isolamento a far data dal tampone che ne ha certificato lo stato e un esito negativo del test molecolare o antigenico possono tornare alle normali attività. Se invece si è di fronte a un positivo sintomatico, il rientro è fissato dopo i canonici 10 giorni d’isolamento più un test molecolare o antigenico negativo da effettuarsi almeno 3 giorni dopo che i sintomi sono cessati. In sostanza, anche in questo caso, non cambia nulla rispetto alle regole già in vigore.

2. Green pass rafforzato, ecco dove servirà

La prima data chiave è il 10 gennaio quando il green pass rafforzato, quello cioè rilasciato solo ai vaccinati e ai guariti, diventerà obbligatorio per tutti i mezzi di trasporto, anche quelli locali, quindi autobus e treni regionali. Finora l’uso di questi ultimi era concesso con il green pass base, quello che si poteva ottenere anche con un tampone negativo molecolare effettuato nelle 72 ore prima, o antigenico nelle 48: in sostanza si potrà salire a bordo dei mezzi pubblici solo se vaccinati o guariti.

Dal 10 gennaio il green pass rafforzato sarà obbligatorio per alberghi e ristoranti e bar anche all’aperto, centri congressi, fiere, cerimonie civili e religiose, piscine, centri culturali, sociali e ricreativi per le attività all’aperto, competizioni sportive anche all’aperto, «impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici» come recita il comunicato stampa di Palazzo Chigi. Sarà così fino alla scadenza dello stato d’emergenza, attualmente fissata per il 31 marzo.

Dallo scorso 6 dicembre il green pass rafforzato era necessario per entrare in ristoranti e bar al chiuso (anche per consumazioni al banco), teatri, cinema, sale concerto, stadi, feste e cerimonie pubbliche, e discoteche. Poi alla vigilia di Natale era stato esteso anche a musei, piscine, palestre e centri benessere (al chiuso), centri termali e parchi divertimento, centri culturali e ricreativi al chiuso, sale gioco, bingo e casinò. Con il nuovo decreto le attività per i non vaccinati si riducono ai minimi termini e per tutte quelle dove bastava il green pass base servirà quello rafforzato: di fatto un lockdown nemmeno tanto mascherato per i non vaccinati.
Chi resta tagliato fuori da tutto sono le discoteche (e locali assimilati) e le feste, anche all’aperto, di fatto vietate fino al 31 gennaio, non senza polemiche. Per quelle nelle case private non sono state introdotte restrizioni, ma c’è la raccomandazione di evitare un numero eccessivo di persone e usare la mascherina.

3. Ma quanto dura il green pass rafforzato?

Dal 1° febbraio il cosiddetto green pass rafforzato avrà una durata di 6 mesi e non 9 come quelli rilasciati attualmente dopo la terza dose. Questo spostamento temporale ha come obiettivo l’ampliamento della platea di chi si è finora vaccinato con due dosi e non ha effettuato quella di richiamo, o «booster» che dir si voglia. Per chi non intenda farla, alla scadenza naturale dei termini, è prevista la sospensione del green pass.

4. Mascherine obbligatorie, ma quale tipo?

Attualmente vige l’obbligo di indossarle anche all’aperto senza distinzione di colore di zona. Ma è già in vigore l’obbligo di mettere le Ffp2 (il cui prezzo verrà calmierato) a bordo di treni e autobus - anche del trasporto pubblico locale- , aerei, metropolitane, in spettacoli al chiuso e anche all’aperto, cinema, teatri, sale da concerto, locali d’intrattenimento, eventi sportivi al chiuso e all’aperto, quindi palasport e stadi.

Capitolo scuole: il ministero ha avviato uno screening sulla necessità di Ffp2 per il personale docente impegnato laddove vi siano degli alunni (di ogni ordine e grado scolastico, quindi dalle scuole dell’infanzia in su) che risultino esonerati dall’obbligo di indossare mascherine in aula per motivi vari.

5. Stadi e palasport con capienza ridotta

Per quanto riguarda gli impianti sportivi, l’ultimo decreto ha introdotto un giro di vite sulla capienza. Per gli impianti all’aperto, in primis gli stadi, potrà accedere un numero di spettatori pari al 50% della capienza massima consentita, con posti numerati, disposizione a scacchiera e meccanismi tali da evitare assembramenti e diversificare i percorsi di entrata e uscita.

Nel caso di impianti al chiuso, palestre e palasport, la percentuale scende invece al 35. In entrambe le fattispecie, come già ricordato prima, per accedere sarà necessario esibire il green pass rafforzato, indossare la mascherina Ffp2 ed evitare il consumo di cibo e bevande, la cui vendita è vietata all’interno degli impianti.

6. Sì, viaggiare, ma se arrivi dall’estero...

Dallo scorso 16 dicembre è in vigore una (discussa) ordinanza che pone limiti precisi a chi fa rientro in Italia dopo aver soggiornato o transitato nei 15 giorni antecedenti negli Stati dell’Unione Europea. Per gli altri la normativa varia caso per caso. Al momento dell’imbarco nello scalo di partenza andrà esibito il Plf, il Passenger locator form che permette di rintracciare il passeggero una volta arrivato in Italia e fornisce informazioni sul suo viaggio. Insieme va esibito un green pass riconosciuto dagli Stati europei o una certificazione di uguale valore giuridico-sanitario, ma soprattutto un test molecolare ovviamente negativo.

Quest’ultimo va effettuato nelle 48 ore prima dell’ingresso in Italia se molecolare, 24 se antigenico. Questo per i vaccinati: chi non lo fosse, oltre al test negativo prima dell’imbarco, dovrà osservare un periodo d’isolamento fiduciario di 5 giorni una volta rientrato in Italia, da concludersi con un ulteriore test negativo.

7. Il rebus del mondo del lavoro

Per quanto riguarda l’obbligo vaccinale nel mondo del lavoro, per il momento viene applicato solo per il personale scolastico, quello sanitario, le forze dell’ordine e i lavoratori dei servizi (esterni) delle Rsa.

Per tutte le altre categorie per il momento basta esibire il green pass base, quello ottenibile con un tampone molecolare o antigenico, fermo restando che la sua mancata presentazione per un periodo superiore ai 5 giorni comporta la sospensione dallo stipendio e dalle funzioni. Ma nel prossimo Consiglio dei ministri convocato per i primi giorni dell’anno non è escluso che l’obbligo vaccinale venga esteso a tutto il mondo del lavoro.

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