Il feretro di Papa Francesco è nella Basilica di San Pietro: l’omaggio di migliaia di fedeli - Foto e video

L’ADDIO. L’abbraccio a Roma: migliaia di fedeli in coda per una preghiera al Santo Padre. Venerdì alle 20 la chiusura della bara. Sabato 26 è il giorno delle esequie: la diretta su Bergamo Tv e sul sito de L’Eco.

Una cerimonia semplice ma commovente: la salma di Papa Francesco è stata traslata stamattina, mercoledì 23 aprile, da Casa Santa Marta nella basilica di San Pietro per l’omaggio dei fedeli. Tre giorni di preghiere, con orari di apertura straordinari, per consentire, a tutti coloro che vorranno, di portare l’ultimo saluto al Papa argentino.

La bara di Papa Francesco nella basilica vaticana è stata deposta davanti all’Altare della Confessione. E su una piccola pedana leggermente inclinata, posta su un tappeto a terra, e non sul catafalco come è sempre avvenuto nel passato. Sono state in questo senso rispettate le volontà del Papa. La salma è stata aspersa e incensata.

Il feretro di Papa Francesco, trasportato dai sediari e accompagnato dalla solenne processione, ha fatto ingresso nella basilica di San Pietro poco prima delle 10. Al termine di questo rito, tra i più solenni tra le celebrazioni vaticane, a partire dalle 11 ha avuto inizio - e continuerà per tre giorni - l’omaggio di tutti i fedeli al Pontefice. Si stima che siano circa 20 mila i fedeli in Piazza San Pietro: la stima è della gendarmeria.

80 cardinali presenti e 20 mila fedeli

La liturgia della Parola è stata al centro del rito della traslazione, oltre alle preghiere di intercessione e il canto dei salmi. Viene letto un passo del Vangelo di Giovanni. Sono almeno 80 i cardinali presenti al rito della traslazione della salma del Papa: da Pietro Parolin a Baldo Reina, da Reinhard Marx a Konrad Krajewski. Quindi Giovanni Battista Re, Luis Antonio Tagle, Fernando Filoni, Gianfranco Ravasi, Christobal Lopez Romero, Xavier Bustillo, Gualtiero Bassetti, e molti altri. Oltre ai cardinali di Curia, già presenti a Roma, ci sono gli italiani ma anche molti stranieri già arrivati dalle loro sedi, in vista dei funerali, e successivamente del conclave.

L’omaggio di Mattarella

Intanto martedì 22 aprile, in forma più privata, è cominciata la devozione a Santa Marta. Tra le persone che hanno voluto portare l’ultimo omaggio al Papa anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura.

Leggi anche

La lettera

Nei giorni del ricovero del presidente al Santo Spirito, Papa Francesco aveva voluto fare sentire la sua vicinanza con un biglietto: «Accomunati dalla fragilità che segna questa stagione della nostra vita, siamo invitati a non perdere la speranza», scriveva Bergoglio a Mattarella, come riferito dai media vaticani. A rendere omaggio a Francesco a Santa Marta anche la Comunità Ebraica di Roma, con Victor Fadlun e il Rabbino Capo Rav Riccardo Di Segni, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, e il sindaco Roberto Gualtieri.

Il lutto nazionale

Sono tanti i Paesi che hanno deciso, in onore di Bergoglio, il lutto nazionale. Ci sarà per cinque giorni anche in Italia, con l’invito a dieci minuti di raccoglimento, in uffici e scuole, in coincidenza con l’inizio dei funerali, sabato 26 aprile alle 10. Nella mattinata di mercoledì 23 aprile, al rientro dalle vacanze pasquali, alcuni istituti hanno osservato un minuto di silenzio e raccoglimento per ricordare Papa Francesco.

L’omaggio in San Pietro

In Vaticano tutto procede, dalla sicurezza alla logistica, per accogliere il lungo afflusso di fedeli che dalle 11, e fino a mezzanotte, mercoledì 23 aprile rende omaggio al Pontefice. Si proseguirà anche giovedì 24 (dalle 7 alle 24) e venerdì 25 aprile, dalle 7 alle 19. Prima dell’arrivo dei fedeli si è svolta la cerimonia con la processione che ha accompagnato la salma di Francesco percorrendo Piazza Santa Marta e Piazza dei Protomartiri Romani, all’interno del Vaticano. Poi il passaggio dall’Arco delle Campane, quello da dove il Papa entrava e usciva in papamobile; l’ultima volta è accaduto domenica. Poi la processione è entrata a Piazza San Pietro e quindi nella basilica vaticana attraverso la porta centrale. Presso l’altare della Confessione il cardinale Camerlengo Kevin Farrell ha presieduto la Liturgia della Parola, al termine della quale avranno inizio le visite della gente.

La chiusura della bara

Venerdì prossimo, 25 aprile, alle 20 nella Basilica di San Pietro, il cardinale Kevin Joseph Farrell, Camerlengo di Santa Romana Chiesa, presiederà il rito della chiusura della bara di papa Francesco. Lo annuncia il maestro delle Celebrazioni liturgiche monsignor Diego Ravelli.

I funerali: diretta su Bergamo Tv

Come già era stato informalmente preannunciato, i funerali di Papa Francesco si terranno sabato 26 aprile, alle 10, sul sagrato della basilica di San Pietro. Il funerale sarà trasmesso in diretta da Bergamo Tv e sul sito de L’Eco di Bergamo. La liturgia sarà presieduta dal cardinale decano Giovanni Battista Re. Sono oltre duecentomila le persone attese e si prevede l’arrivo almeno di cento delegazioni straniere. Sono infatti attesi capi di stato da tutto il mondo, da Trump a Zelensky, ma anche i leader religiosi di tutte le fedi. Tra i primi a confermare la sua presenza c’è il Patriarca ecumenico Bartolomeo, grande amico di Francesco, con il quale hanno condiviso viaggi e soprattutto battaglie: quelle per i migranti, i poveri, la cura della casa comune. Dovevano incontrarsi a fine maggio a Nicea, in Turchia, per i 1700 anni del Concilio ecumenico. Sarà invece il Patriarca ortodosso a salire su un volo da Istanbul per dare l’ultimo saluto al leader dei cattolici ma soprattutto al suo «amico fraterno».

Cardinali in viaggio verso Roma

Intanto i cardinali cominciano a conoscersi meglio in vista del Conclave. Oggi la prima congregazione: un’ora e mezzo per i dettagli organizzativi e per il giuramento di riservatezza.

Mercoledì 23 aprile torneranno a riunirsi alle 17 ma ci vorrà qualche giorno, almeno il tempo per fare arrivare tutti i cardinali a Roma, per entrare nel vivo del confronto. Lo ha detto con chiarezza il cardinale Gianfranco Ravasi: «Saranno le successive congregazioni, con l’arrivo dei cardinali da tutto il mondo, a dare indicazioni, come avvenuto nel 2013, in cui saranno date le scelte per il futuro Conclave». Solo allora si cercherà di disegnare insieme la Chiesa che si vuole per il futuro, e conseguentemente il nuovo Papa che la dovrà governare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA