Cronaca / Isola e Valle San Martino
Venerdì 05 Aprile 2019
Calolziocorte, va in pensione poi torna
in Comune (gratis) per dare una mano
In tempi dove l’agognata pensione è un traguardo ambitissimo, succede anche di poter raccontare, invece, di persone che si rimettono dietro la scrivania, per dare una mano a gestire una situazione di emergenza.
Succede in questi giorni al Comune di Calolziocorte, dove a far ritorno negli uffici, collaborando in modo gratuito, è stata la dottoressa Elisabetta Gandolfi, ex funzionaria responsabile dei Servizi alla persona.
Gandolfi era andata in pensione, dopo 40 anni di servizio e di evidente passione per il proprio lavoro, a giugno dello scorso anno - con tanto di saluto ufficiale in Consiglio comunale - sostituita da Lisa Amicarella. Che purtroppo è stata però portata via da un malore poche settimane fa, a soli 48 anni: una vicenda che ha causato profondo cordoglio in municipio.
Oltre al dolore per la perdita improvvisa di una persona «di grande capacità», come la ricorda il primo cittadino Marco Ghezzi, per il Comune c’è stato da fare i conti con la necessità di trovare una nuova figura per un settore delicato e strategico, che abbraccia il sociale, la scuola, i servizi per la prima infanzia. «Abbiamo avviato l’iter per individuare la persona adatta, ma è complesso e richiede tempo», spiega il sindaco. Nel frattempo il pensiero corre immediatamente a Elisabetta Gandolfi e alla sua lunga esperienza in municipio: «Le abbiamo chiesto di dare una mano in questa fase di transizione. Ci ha dato subito la sua disponibilità, gratuitamente».
La richiesta avrà magari scombussolato un po’ i piani anche a lei, ma Gandolfi non si è tirata indietro: «L’ho ritenuto doveroso - dice -: conoscendo i meccanismi ho potuto essere operativa in fretta. Do una mano quando serve, supporto l’assessore, non è un impegno stabile». I consigli e il sostegno sono senza dubbio apprezzati, soprattutto in un momento in cui «tutti, a partire dai colleghi, stanno facendo anche un po’ più di quel che devono, per affrontare questa fase», racconta Gandolfi.Per il cui ritorno, con una collaborazione gratuita, è stata adottata una specifica delibera da parte della Giunta: l’impegno previsto è di un anno al massimo. Una storia certo triste, che nasce da un lutto, ma che racconta anche di una passione vera al servizio della comunità.
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