Cronaca
Sabato 22 Febbraio 2020
A4, camion tampona un’autocisterna
Muore sub volontario di Cassano d’Adda
L’incidente nei pressi di Villafranca, nel Veronese: il camion della vittima, 59 anni, è finito contro il mezzo che lo precedeva durante un rallentamento. La salma è stata composta all’istituto di medicina legale «Borgo Roma» di Verona.
Uno scontro terribile fra il suo camion furgonato e un’autocisterna. È morto così, venerdì 21 febbraio sull’autostrada A4, nei pressi di Dossobuono, una frazione di Villafranca di Verona, Daniele Cagna, cinquantanovenne autotrasportatore di Cassano d’Adda ma originario di Rivolta d’Adda.
L’incidente poco dopo le 11. Cagna era alla guida di un Iveco Daily e stava percorrendo l’autostrada in direzione di Milano quando, a un certo punto, c’è stato un rallentamento e il suo furgone ha tamponato l’autocisterna che lo precedeva. L’impatto è stato tremendo. Sul posto, per i primi soccorsi, sono giunte due pattuglie della polizia stradale di Verona, un’ambulanza della Croce verde cittadina, i Vigili del fuoco e il Nucleo Infortunistica della sottosezione di Verona Sud della polizia locale della città scaligera. Daniele, rimasto incastrato fra le lamiere della cabina, è stato estratto dai Vigili del fuoco, arrivati sul posto con due mezzi e sette uomini, ma nonostante i tentativi di rianimarlo per lui non c’è stato nulla da fare.
La cause del sinistro sono in via di accertamento da parte della polizia stradale. Durante i rilievi, gli agenti non hanno trovato segni di frenata, come se l’autista cassanese non avesse visto il grosso ostacolo davanti a sé o avesse avuto problemi nel controllo del mezzo. La polizia stradale ha effettuato un controllo sulla cisterna dell’altro mezzo coinvolto, il cui conducente non ha riportato ferite, per scongiurare che vi fossero perdite di carburante. La cisterna del carburante è rimasta intatta e per fortuna nell’impatto non ci sono state esplosioni. Per tutto il tempo delle operazioni il traffico in autostrada ha subito rallentamenti e sono stati registrati fino a sette chilometri di coda. La salma di Daniele Cagna è stata composta all’istituto di medicina legale «Borgo Roma» di Verona, dove si trova ora in attesa delle procedure di rito prima di essere restituita ai famigliari.
Nato a Rivolta il 23 novembre 1960, Cagna abitava da circa quattro anni a Cassano d’Adda con la sua compagna e con la figlia di lei. Era padre di tre figli, due maschi e una femmina. Da qualche anno faceva l’autotrasportatore, attività che aveva intrapreso dopo aver cessato quella di piastrellista. Per lavoro, alla guida del suo camion furgonato, percorreva migliaia di chilometri, dal Nord-Ovest al Nord-Est fino alla Toscana. Per anni è stato volontario del gruppo di Protezione civile comunale «La Torre» di Rivolta. In riva all’Adda chi lo conosceva, ed erano in tanti, lo descrive come una persona amica di tutti, sempre disponibile, sia nell’ambito del volontariato che nella vita quotidiana in generale. Daniele era un esperto sommozzatore. E da buon sommozzatore era membro anche del «Panda Sub», l’associazione con sede a Pandino che tiene numerosi corsi di formazione e che raggruppa gli appassionati di immersioni della zona.
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